Royal Opera House, l'Oman in musica


Il raffinato pianismo di Hélène Grimaud, il grande canto del tenore Jonas Kaufmann, l’esperienza di Christoph Eschenbach, il suono mitteleuropeo della Prague Philharmonic Orchestra sul "lato" colto. I Buena Vista Social Club, Natalie Cole, Cassandra Wilson e Anoushka Shankar su quello jazz e delle tradizioni. E poi tanta Opera italiana e ricche contaminazioni con il meglio della musicalità (e della danza) araba, africana, indiana... La Royal Opera House Muscat (ROHM) ha annunciato il programma dell’edizione 2015-2016: "A world  class quality season". La capitale del magico Oman, nella penisola arabica è, quindi, sempre più globale.  

Siamo al quinto anno della programmazione della ROHM e il suo tratto distintivo resta quello degli esordi: offrire una panoramica di produzioni di qualità dentro un viaggio senza confini tra generi e stili musicali. La nuova stagione avrà inizio il 16 settembre 2015 con un concerto del grande tenore svizzero-tedesco Jonas Kaufmann, impegnato insieme alla Czech National Symphony Orchestra diretta da Jochen Rieder. Si proseguirà, poi, per otto mesi con più di settanta serate di musica e spettacolo, sino a maggio 2016 con la chiusura affidata ai Golden Dragon Acrobats dalla Cina.


Jonas Kaufmann
Primo titolo d’opera a ottobre 2015, Turandot di Giacomo Puccini, nella stessa produzione realizzata per l'inaugurazione della Royal Opera House alla presenza di Sua Maestà il sultano Qaboos bin Said nel 2011 e firmata da Franco Zeffirelli. Questa ripresa sarà, ancora una volta, affidata ai complessi artistici dell'Arena di Verona. La stagione continuerà, poi, con una serie di lavori provenienti dai teatri italiani per tre opere di Gaetano Donizetti: "Lucia di Lammermoor" (Teatro Carlo Felice di Genova), "L’elisir d’amore" (Teatro La Fenice di Venezia) e "La fille du régiment" (Teatro Massimo di Palermo). 

Hélène Grimaud (Official site)
La rassegna vedrà coprotagonisti il baritono russo Dmitri Hvorostovsky insieme all'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, la pianista Hélène Grimaud con la Kammerorchester Basel, il soprano Sondra Radvanovsky con la Prague Philharmonic Orchestra e, ancora, Diana Damrau con l'Orchestra del Teatro Massimo di Palermo. Ma attenzione anche al pianista arabo Saleem Ashkar, che in Oman si esibirà con la Bamberg Symphony diretta da Christoph Eschenbach, e al concerto di gala per la fine dell’anno con la Belgrade Philharmonic Orchestra. Ricca la proposta di danza. Il Cuban National Ballet andrà in scena ad ottobre 2015 con un grande classico, il "Don Quixote", mentre il mese successivo sarà la volta della “Fontana di Bakhchisarai", spettacolo del Perm Opera & Ballet Theatre ispirato all'omonimo titolo di Alexander Puskin. Il 2016 inizierà con una innovativa e sofisticata produzione orientale, "The Silk Road" della Ornina Theatrical Dance. Il prestigioso English National Ballet porterà a Muscat la propria versione di "Le Corsaire"balletto d’avventura ispirato a sirene, pirati, rapimenti, intrighi e salvataggi.

La sempre più fortunata serie di spettacoli della ROHM comprende, inoltre, l’esibizione di cantanti e musicisti sia dall'Oman sia dal mondo arabo in generale: fra i momenti di spicco il canto Tarab col libanese Wael Jassar, un “assolo” del cantante egiziano Hani Shaker, la Omani Women’s Day Celebration e “Songs for Humanity” con la superstar araba Maher Zain. Senza dimenticare l'annuale kermesse di musica militare con oltre 900 musicisti coinvolti nello spazio antistante il teatro. 

La programmazione jazz e popolare punta sul Buena Vista Social Club e sue due star del calibro di Natalie Cole e Cassandra Wilson impegnata, quest’ultima, in un omaggio a Billy Holiday. Attesisimi la virtuosa di sitar Anoushka Shankar, figlia di Ravi Shankar, e il celebre cantante africano Salif Keïta. Il direttore artistico Umberto Fanni ha osservato: “La Royal Opera House… può essere fiera dei risultati già raggiunti, non solo per aver portato il mondo in Oman con alcune delle sue istituzioni musicali più prestigiose, ma anche per aver esportato l'Oman nel mondo come nuovo protagonista delle performing arts".
                                                                           
                                                                                   Daniele Vaninetti