St. Moritz Gourmet Festival British Edition

Una foto d' archivio del St. Moritz Gourmet Festival
Il St. Moritz Gourmet Festival 2015 (26-30 gennaio, ventunesima edizione) si tuffa nel passato e rende omaggio ai precursori del successo della vacanza in Engadina: gli inglesi e la loro terra. Lo fa chiamando a raccolta qui, dove i primi sciatori e appassionati dei viaggi invernali provenivano proprio dal Regno Unito e dal Nord d’Europa, alcuni dei migliori chef d'Oltremanica. I grandi nomi non mancano in questa che gli organizzatori hanno voluto chiamare "British Edition", tributo a 150 anni di "turismo bianco".  

D'altra parte, basta aggirarsi nella parte più antica dei migliori hotel della zona per avere una conferma del fatto che questa neve e queste valli furono, per così dire, scoperte e fatte conoscere per la prima volta al mondo dei vacanzieri d'Europa da questi "avamposti" del mondo anglosassone. Al Grand Hotel Kronenhof di Pontresina, ad esempio, la smooking room conserva tutt'oggi alcuni, "preziosi", ricordi e altre testimonianze di quell'epoca di oltre un secolo fa: vecchi sci e racchette rudimentali con i cartellini ingialliti dal tempo con i cartellini del singolo noleggiatore ancora attaccati alle punte, slitte e programmi delle escursioni di giornata, foto storiche e molto altro ancora. Un archivio speciale dove tutto rimanda al soggiorno del visitatore inglese, cioè al'avanguardia del turismo in territorio elvetico tra il Passo del Bernina e quello del Maloia.  

Martin Burge
Gli chef stellati e pluristellati in arrivo a St. Moritz e dintorni - secondo le prime anticipazioni degli organizzatori - sono Claude Bosi, Angela Hartnett, Chong Choi Fong, Virgilio Martinez, Jason Atherton, Nathan Outlaw, Isaac McHale, Atul Kocchar  Martin Burge. La poliedricità dei nomi di questi grandi cuochi, da sola, conferma il cosmopolitismo dell'attuale cucina inglese e di una Londra (e la sua Regione) ricca di contributi asiatici e sud-europei, terra d’immigrazione per eccellenza. Come è lo è un po’ tutto il mondo anglosassone di oggi.

Due gli appuntamenti da non perdere: con Claude Bosi e con Martin Burge (quattro stelle Michelin in due), Grand Chef Relais & Chateaux e una serie ininterrotta di riconoscimenti internazionali che li hanno proiettati da anni nel novero delle tavole (anzi Grand Tables) e delle cantine che contano. Bosi è il “regista” dei fornelli del Ristorante Hibiscus, indirizzo prediletto dai gastronomi londinesi che affollano il signorile quartiere di Maryfair. Candelabri in cristallo italiano e boiserie in rovere francesi “illuminano” l’arredamento moderno della reception e della sala. Tradizione e tecniche moderne sono, invece, alla base delle ricette proposte ogni giorno da Bosi e dalla sua équipe.

Claude Bosi
Bisogna uscire da Londra, a quasi due ore di macchina, per entrare nel mondo incantato dell’Hotel Ristorante Whatley Manor, perla della grand hotellerie del Cotswolds, zona collinare dai caratteristici edifici in pietra color miele. Questa è la casa di Martin Burge, il re dei fornelli di questo maniero di proprietà della famiglia Landolt. La più bella campagna inglese fa da sfondo alla preparazione dei piatti di Burge che lui stesso definisce come “cesellati ma al contempo di interpretazione moderna”. Proposte di “paese”, anzi di campagna, a sugellare il ritorno alle prime lezioni apprese in famiglia, sulle coste Nord-Ovest dell’Inghilterra.   

Il Festival proporrà come sempre, tra i vari eventi in programma, pranzi e cene in montagna a base di specialità tipiche dell'Engadina, degustazione di vini, cene gourmand e workshop, incontri a tema, vedendo coprotagonisti tutti gli hotels più blasonati di St.Moritz e zona (comprese Pontresina, Sils-Maria e Champfèr): dal Kulm al Palace, dal Kempinski Grand Hotel des Bains al Carlton, dal Suvretta House al Waldhaus. Bmw è title sponsor & Oficial car. Valser è main sponsor.


Daniele Vaninetti