I cinquant’anni del “Buon Ricordo”. Parma


In ogni campo il rispetto e la valorizzazione delle tradizioni più autentiche, alla lunga, vincono sempre. Da cinquant'anni oltre cento ristoranti italiani seguono fedelmente questa "rotta", lungo la “strada” del "Buon Ricordo" - il nome, quest'ultimo, dell'associazione a cui sono affiliati - e sempre nel segno della migliore cucina regionale. Un omaggio di gruppo a prodotti, materie prime, ricette e piatti (oltre ai vini) che hanno fatto grande, dall'offerta più semplice a quella raffinatissima, il cibo Made in Italy. Parma ospiterà e festeggerà il mezzo secolo di vita di questa alleanza il 9 settembre prossimo. 

Sarà una serata gastronomica davvero da Guinness dei Primati. L’appuntamento, come detto, è per martedì 9 settembre (ma bisogna prenotarsi fin da ora), quando una lunga, sorprendente e variopinta tavolata si snoderà, invitante, per tutto il centro della città del celebre Battistero proprio per ricordare in pompa magna i cinquant'anni di quella che è stata la prima associazione di ristoratori e cuochi a nascere con questo spirito in Italia, oramai nel lontano 1964. Trecento metri elegantemente apparecchiati e imbanditi nei luoghi più importanti (Piazza Garibaldi, i Portici del Grano e Strada Repubblica) di una delle città simbolo della qualità e della ricerca alimentare oltre che della cultura gastronomica nazionale. I cento - ma ora siamo già arrivati a 111 - ristoranti del "Buon Ricordo" collaboreranno in vario modo alla realizzazione di un menu davvero straordinario per un'occasione altrettanto unica, capace di evocare (e proporre) gli aromi e i sapori di un'arte (quella dei e ai fornelli) che il mondo tutto ci invidia.

Si comincerà con alcuni assaggi di prodotti tipici regionali e tutta la serata sarà accompagnata dalla musica. Come da tradizione, ai commensali sarà donato in ricordo della cena il piatto del 50° anniversario, dipinto a mano dai decoratori artigiani della Ceramica Solimene di Vietri sul Mare, appositamente realizzato per l’occasione in un'edizione speciale datata e numerata. "Festeggiamo il nostro compleanno facendo quello che sappiamo fare meglio e ricordando anche che la qualità dei prodotti della natura e i vari modi di cucinarli e di servirli è uno degli asset, non sempre adeguatamente promosso, del nostro Paese", afferma Ovidio Mugnai, il presidente dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo.

Il programma dettagliato della serata, e del "contorno" di eventi che la arricchirà, sta prendendo corpo, giorno dopo giorno, sul sito www.buonricordo.com dove si potranno trovare tutte le informazioni utili, comprese quelle relative alla modalità di sottoscrizione e ai pacchetti soggiorno. La quota di partecipazione è di 85 euro di cui una parte sarà destinata ad un'associazione benefica. Le prenotazioni devono pervenire entro il 20 agosto. 

Da questa primavera sono entrati a far parte del convivio del "Buon Ricordo" due nuovi associati: il Ristorante Acquadolce di San Felice del Benaco (Brescia) e il Ristorante Mantova del Lago di Posta Fibreno (Frosinone).  Specialità del primo sono i "Tagliolini al ragù di Coregone e olio del Garda", del secondo il "Baccalà perlato con supreme di mazzancolle". La pietanza-simbolo di ciascun locale, come è consuetudine del "Buon Ricordo", è effigiata su un piatto dipinto a mano dagli artisti di Vietri sul Mare. 

E così le new entry 2014 sono salite a sei. L’Acquadolce e il Mantova del Lago si affiancano, infatti, agli altri quattro indirizzi entrati in gennaio nell’associazione, ovvero la Locanda Al Castello di Cividale del Friuli (UD), il Caffè Arte e Mestieri di Reggio Emilia, il Ristorante Chalons d’Orange di Alvito (FR) e il Ristorante Lo Stuzzichino di S. Agata sui due Golfi (NA). E il conto torna: i centoundici membri del “Buon Ricordo” sono ancora tutti all'opera - come è nel vero spirito originario di questa proposta - per salvaguardare le tante ricchezze gastronomiche del Belpaese che, ad un certo punto, rischiavano di soccombere sotto il peso dell'omologazione del gusto, incapace di resistere al richiamo delle sirene della cucina internazionale in auge per anni. 

Ovidio Mugnai
Così non è avvenuto, fortunatamente, ed è giusto che proprio a Parma - laboratorio del rilancio della cucina italiana - si viva e si suggelli la bontà della scelta di tenere alti i valori (e i segreti) delle nostre tavole di terra e di mare, di città e di campagna, delle nostre valli e delle nostre montagne. Un mondo composito e "affollato" da centinaia di protagonisti del mangiar bene, piccoli e grandi, stellati e non, ma tutti pronti a tutelare la “cucina del loro territorio” e il meglio della gastronomia mediterranea, "non tanto per difendere le tradizioni che, come è naturale, si evolvono col trascorrere delle stagioni, ma per assicurarne e preservarne l’autenticità". 



 Daniele Vaninetti