"1862 Della Posta", cucina e arte a Sondrio

L'arte nel piatto a pranzo e a cena: doppio piacere per gli ospiti del Ristorante del Grand Hotel della Posta di Sondrio, significativamente datato "1862" a ricordarci non solo l'importanza delle sue origini ma anche il fascino della storia che continua nel segno della qualità e con "mille" vocazioni. I menu”, dunque, sono due: quello dei cibi e, l'altro, delle opere antiche e moderne che impreziosiscono sale ed esterni di questa tavola del grande palazzo-albergo del borgo più nobile della capitale della Valtellina. Quasi una mostra permanente accanto ai tavoli apparecchiati, alle bottiglie di vino e al gran lavorio di chef e camerieri. Il tutto a due passi dalla centralissima Piazza Garibaldi.

Piccoli orti e allevamenti del circondario alimentano la "cambusa" per la scelta e la preparazione di ricette e piatti. Accompagna tutti i cibi una collezione pressoché completa di etichette (oltre 70) della migliore produzione vinicola valtellinese che negli ultimi anni, mietendo premi su premi, ha saputo farsi largo tra quelle più blasonate delle altre regioni italiane: Rossi di Valtellina, Valtellina Superiore, Sassella, Inferno,  con la "palma d'oro" che potrebbe essere assegnata al Nebbiolo "Numero uno 2004" di Plozza. Nella carta dei vini anche champagne d'annata e una serie di nomi importanti delle cantine del Centro e del Nord d'Italia. 

Ma qui l'incontro - come detto - è anche con l'arte contemporanea che quasi ti viene incontro. Nel giardino spicca, dietro ai tavoli, l'ambiziosa e spiazzante "Ultima Cena" dell'artista rumeno Daniel Spoerri, tredici tavole in marmo di Carrara trattato con ossidi di ferro. Gli spazi interni - le sale Cavalieri, Azzurra e persino i corridoi - mettono in mostra tele e dipinti di varie epoche, a partire dal Cinquecento (tra cui l'”Andata al calvario di Pieter de Witte che fu stretto collaboratore di Giorgio Vasari). E poi i bronzi di Arturo Martini, collocati principalmente nelle sale del piano terra e nel giardino di questa dimora storica. 

Infine la reception impreziosita dalle opere di Paolo Punzo (1906-1979), il pittore bergamasco che nei suoi lunghi soggiorni a partire dagli anni Quaranta fece della Valfurva e della Valmalenco, nell'antica casina di caccia sulle rive del lago Pelù, o a Chiareggio, la sua seconda casa dove produrre dipinti per la clientela cittadina. Tele ispirate agli ambienti montani e a quegli orizzonti tanto amati con vista sulle vette dai profili inconfondibili. 

L'attività del "1862 Ristorante della Posta", con l'ingresso (come l'hotel) nel Gruppo Lungolivigno della famiglia Giacomelli, registra un salto di qualità con serate a tema e incursioni nei mondi più variegati del "food" e del lifestyle in generale. E così questa splendida maison torna in gran spolvero diventando punto di riferimento ancora più obbligato per una clientela business ma anche attenta alle cose belle e a un soggiorno che sa apprezzare i tesori e la cultura valligiani. D'altra parte le vette alpine e la Svizzera sono a due passi e questo comprensorio non manca certo di un suo fascino anche turistico. La montagna funge da splendida cornice ad una possibile sosta nel ristorante del Grand Hotel della Posta. Dipinti e sculture ci ricordano che il bello non ha confini.

                                                                                                     
                                                                                                 Daniele Vaninetti
                                                                                             

1862 Ristorante della Posta 
Piazza Garibaldi 19
23100 Sondrio
Tel. 0342 050644