Yacht Club de Monaco, leggenda Riva



Ferretti Group rende omaggio alla leggenda Riva, sinonimo dei motoscafi più belli e celebri del mondo. Il leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht di lusso – Ferretti Group, appunto - e Yacht Club de Monaco (YCM), dal 1984 sotto la presidenza di Alberto II, presentano un nuovo ambiente destinato a perpetuare questo mito nel tempo: l’esclusiva lounge “Riva Aquarama”. Uno spazio interamente dedicato al brand italiano e destinato ad accogliere gli oltre 1.300 membri dello YCM, situato all’ultimo piano dell’edificio-capolavoro di Sir Norman Foster, nuova sede dello Yacht Club de Monaco


Il progetto, nato da una partnership esclusiva tra Ferretti Group e lo YCM, ha realizzato il sogno di dare vita a uno spazio contemporaneo, disegnato con la stessa eleganza dello stile Riva Aquarama. La lounge, che verrà inaugurata il prossimo 20 giugno, è il tassello più prezioso di un mosaico che vede il marchio Riva, brand di Ferretti Group e icona della nautica mondiale, espandersi in nuovi spazi e territori, come quello dell’interior design, avviato con “searching light”, l’iconica lampada da tavolo presentata all’ultimo Salone del Mobile di Milano, ispirata alle imbarcazioni Riva degli anni Sessanta.

L’eleganza è la forma nobile, intrinseca della bellezza, che va oltre le mode e il gusto del momento. Proprio come Riva, sinonimo senza tempo e a ogni latitudine di eleganza sull’acqua. Questa lounge, progettata da uno dei grandi maestri dell’architettura contemporanea, conferisce un tratto di ulteriore esclusività alla nuova splendida sede del più prestigioso yacht club del mondo. Sono dunque particolarmente orgoglioso di poter inaugurare uno spazio così importante per il Gruppo Ferretti, per lo YCM e per la nautica mondiale. Una soddisfazione che voglio condividere con le donne e gli uomini, gli armatori e i talenti che hanno costruito il mito Riva negli anni, a cominciare dal suo fondatore, l’ingegner Carlo Riva”, commenta Alberto Galassi, ad di Ferretti Group. 

"Fin dagli anni Cinquanta le storie del Principato di Monaco e di Riva si intrecciano. Da sessant’anni la collaborazione continua in una sua, propria, naturale evoluzione: dal primo pontile galleggiante, opera di Carlo Riva, sostenuto dal Principe Ranieri III, alla creazione del tunnel scavato nella roccia e lungo 100 metri, per mantenere la temperatura delle barche costante, durante l’inverno, come si fa per i vini pregiati. Siamo veramente orgogliosi che le nostre due realtà si siano incontrate in questo nuovo scenario, condividendo la loro expertise per creare un’atmosfera accogliente e sofisticata. Riva è il simbolo de ‘l’art de vivre’ e del piacere di vivere il mare, che è la stessa filosofia che adottiamo quotidianamente", ha dichiarato Bernard D’Alessandri, sgretario generale dello Yacht Club de Monaco.

Come è noto, il cantiere Riva, nobile fucina artigianale di imbarcazioni celebri in tutto il mondo, trova la sua genesi, oramai nel lontano 1842, sul Lago d’Iseo, a Sarnico. Pietro Riva, appena arrivato nella cittadina del basso Sebino, vi apre il suo laboratorio dove vengono varate le prime creazioni che, sin da subito, sanno distinguersi per armonia, bellezza e personalità, rompendo con una tradizione sin troppo standardizzata. Alla fine della Grande Guerra è, poi, Serafino Riva che dà l’imprinting definitivo alle lavorazioni nei cantieri sul lago d’Iseo, trasformando l’arte di disegnare e costruire barche in un vero e proprio brand, consegnandolo al mondo della nautica come un must, poi celebrato anche dal mondo della celluloide, dello spettacolo e del jet set internazionali. 

Racconti di una famiglia e dei suoi maestri artigiani che nell’ingegno della creazione di imbarcazioni belle da vedere ma ricche di continue innovazioni sui materiali usati – il legno e le rifiniture prima di tutto – ha sempre puntato tutto sull’abilità dell’uomo, sulle sue conoscenze sulla sua esperienza. Negli anni Cinquanta Carlo Riva porta il marchio all’eccellenza assoluta, un mix di eleganza, status, perfezione. Materiali scelti solo tra quelli migliori, dettagli curati quasi in modo maniacale, scuola e classe artigianali ormai centenarie. E così, sino ad ora e sempre di più, “il catalogo” Riva diventa oggetto del desiderio di famiglie reali, attori e campioni dello sport, uomini d’affari e celebrità del cinema. Ancora oggi questi gioielli conservano intatto il fascino di quell’epoca, fatta di paparazzi, dive con foulard e occhiali da sole, amori da copertina, lusso ed eleganza senza tempo. L’epoca d’oro del prodotto per eccellenza del “Made in Sarnico”. Un gioiello del Made in Italy segnato dalla passione e dal lavoro di tante maestranze dall’altissima professionalità.

Nel novembre del 1962 nasce il capolavoro: il suo nome è Aquarama che attira la curiosità e l’interesse generali al terzo Salone Internazionale della Nautica di Milano, divenendo il simbolo stesso della storia di Riva, addirittura un marchio nel marchio. Il nome dell'imbarcazione si ispira ai "cinerama", i grandi schermi cinematografici sperimentali americani mentre i materiali in vetroresina stupiscono tutti. Lo slogan di presentazione scandisce le parole chiave: "Sole, mare, gioia di vivere!" Il prototipo è il mitico Lipicar n. 1, evoluzione del Tritone: 8,02 metri di lunghezza x 2,62 di larghezza, posti per otto persone, due cuccette a prua, due motori Chris-Craft a benzina di 185 hp ciascuno, velocità di 73 km/h. Prezzo al pubblico, 10 milioni e 800 mila lire di allora. E ora Monte-Carlo gli dedica uno dei suoi spazi più prestigiosi. Un giusto e doveroso tributo all’arte di costruire imbarcazioni. Un’arte fondata sulla capacità dell’uomo di fare sempre meglio. Il trionfo del lavoro artigiano.


Daniele Vaninetti