Parkhotel Laurin, Bolzano



Ci sono hotel o case di vacanza dove stare benissimo anche senza dormirvi? La risposta è affermativa e proprio da qui deriva il successo di molti indirizzi aperti anche ai non ospiti proprio perché i loro spazi e luoghi migliori sono incantevolmente carichi di storia o, ancora, stupefacenti per la loro bellezza ammaliante. Una di queste maison capaci di attrarre un "pubblico" diverso e diversificato, anche solo per un dinner o una serata musicale o un drink rilassante, è sicuramente il Parkhotel Laurin di Bolzano, meta prediletta del turismo nella capitale dell'Alto Adige e valore aggiunto del suo incantato centro storico.


Come nel 1910, anno di inaugurazione di quest'albergo dalla bellissima facciata "Jugendstil", ancora oggi gli ospiti possono rilassarsi sulle comode poltrone e sui grandi divani del Laurin Bar la cui ampia sala di conversazione di inizio secolo è oggi il cuore pulsante dell'hotel dove ascoltare musica, incontrare gli amici, degustare vini italiani e stranieri  (ma ci sono anche le insolite vodka francesi), prendere decisioni in meeting più o meno prefissati. Il bar è posto al centro del salone che ha mantenuto il bellissimo parquet di legno, le colonne originali, il soffitto decorato e gli splendidi affreschi di Bruno Goldschmitt ispirati alla leggenda di Re Laurino (da qui il nome dell'hotel) e alla sua storia ultracentenaria.  Ci sono altre tre sale che hanno preservato l'architettura e gli interni originari di inizio del secolo scorso: il "Damensalon" (il "Salone delle dame"), la splendida "Smokers' Lounge" (la vecchia "Herrensalon" o "Sala dei signori") e l'"Ovalersalon", l'intima sala ovale. Non basta: da maggio a settembre la Summer Lounge esterna del bar accoglie gli ospiti per sorseggiare freschi cocktail primo fra tutti il "Laurin Spritz", una specialità a base di prosecco sciroppo di passion fruit lime e soda.

Ma andiamo con ordine: nell'antico salone, dove le dame solevano intrattenersi dopo cena, si tengono oggi concerti di pianoforte, conferenze stampa, piccoli ricevimenti e incontri con autori letterari e non. La sala ovale, con la sua atmosfera raccolta è, invece, il luogo perfetto per piccole riunioni di lavoro, interviste e colloqui mentre la "Smokers' Lounge" replica oggi il rito del buon sigaro (ottima la collezione a disposizione degli ospiti) scelto, preparato e fumato come qui solevano fare i signori della borghesia internazionale del primo Novecento. 


Il legno ricopre pavimenti e pareti, il resto lo fanno gli stucchi al soffitto e il camino acceso sormontato da un quadro raffigurante una scena di caccia di un secolo fa. Gli arredi sono invece nuovi: nati dalla matita dell'architetto Boris Podrecca e dall'ispirazione del proprietario Franz Staffler, sono impreziositi da un tappeto in lana lavorato a mano nei toni smorzati del blu e dalle sedute in pelle realizzate in esclusiva per questo spazio in colori bordò e beige. Originalissime anche le applique e le lampade a soffitto della Bartenbach. I clienti abituali hanno a disposizione un armadietto personale per riporre sigari liquori e tutto ciò che serve per godersi momenti di relax in pieno comfort.

Ma è dentro l'ampia sala del Bar Laurin che la storia e il mistero ti lasciano a bocca aperta. Merito, certo,  degli affreschi che rappresentano varie scene della saga di re Laurino situati sotto tutto il lavorato soffitto in legno. Ma onore anche a tutto il resto. L'incarico per la realizzazione del ciclo di affreschi venne commissionato nel 1911 a Goldschmitt. I dipinti vennero notevolmente danneggiati durante la Seconda guerra mondiale e semplicemente ricoperti di colore nel corso della ristrutturazione generale dell'albergo. Nei primi anni '90 vennero riscoperti e riportati alla luce dopo un lungo e faticoso lavoro di restauro ed oggi troneggiano in tutto il loro splendore nell'attuale bar.
Ecco la parola giusta è "splendore" perché tutta quest'area del Parkhotel Laurin sembra uscire dalle mani di un'artista attentissimo al fascino dell'armonia e delle cose belle in sé, senza fronzoli o sovraesposizioni. Un piccolo-grande regno della quiete anche se, naturalmente, qui non sei quasi mai solo. La voglia di non andartene più, però, ti assale piano piano e i ricordi personali fanno breccia volentieri in quest'area che è, insieme, spazio ideale per la meditazione e per gli incontri (anche di viaggio, naturalmente). Il tutto conferma che è possibile vivere un albergo anche come una vera casa o una biblioteca o un semplice bar. Il resto dei servizi e delle dotazioni del Laurin è coerentemente ispirato a questo regno della pace.

                                                                                                           Daniele Vaninetti
Parkhotel Laurin
Via Laurin 4
39100 Bolzano
Tel. 0471 311 000
www.laurin.it