Honda Jazz, gioiello ibrido


Compatta fuori, spaziosa dentro. Honda Jazz è un gioiello ibrido particolarmente piacevole nella guida e supportata da un cambio automatico decisamente efficace. Ideale nel traffico cittadino, dimostra di cavarsela bene in qualunque occasione, con in più la valenza di una tecnologia che consente l'accesso a qualunque centro urbano.

La definizione di monovolume compatta ben si addice a questo modello, che si distingue per la linea affusolata, attraente sia per il pubblico maschile che femminile di qualunque età.  Il frontale risulta particolarmente corto, grazie al prolungamento del parabrezza sul cofano motore. Un’accorgimento che rende Jazz quasi una city car, tanto è minimalista l’impatto esterno, da soli 3,90 metri di lunghezza. Il paraurti anteriore che scende verso il basso dona un piglio quasi sportivo, grazie alle nervature che i designer hanno ricavato sullo stesso. La vista laterale sottolinea ulteriormente come gli ingombri siano ridotti, con le quattro portiere ad annunciare comunque l’abitabilità che non ti aspetteresti. Il portellone posteriore è decisamente da monovolume, con l’inserimento di una elegante cromatura che separa la zona vetrata dalla carrozzeria. Il modello in prova è dotato di tettuccio trasparente, con copertura elettrica interna. La colorazione nera di questa superficie, ben si intona con il bianco della vernice, contribuendo ad un mix che riesce a rendere briosa Jazz.

La contropartita di tanta compattezza, è una strabiliante abitabilità a bordo. Lo spazio non è mai sacrificato, anzi risulta subito in grado di ospitare comodamente conducente e passeggeri, anche quelli posteriori che sono facilitati dalla comoda apertura delle portiere. La seduta sposa una plancia razionale ma ospitale e completa. Il volante regolabile in altezza si combina ad una classica strumentazione a tre elementi analogici, abbinati ad un display digitale con tutte le informazioni di bordo. Assente l’indicatore relativo alla temperatura del liquido di raffreddamento, sostituito da una spia che si accende a motore freddo. Il volante dell'allestimento in prova adotta i comandi della radio e del computer di bordo, consentendo di gestire al meglio le principali funzioni di bordo.
Un pannello posizionato dal centro del cruscotto, ospita la radio CD (dall’ottimo suono) con i relativi comandi, e si abbina ai comandi circolari della climatizzazione automatica posti a lato. Le sedute offrono un discreto contenimento, ed il tessuto dei sedili è stato inserito anche sulle portiere, fornendo una gradevole sensazione di ospitabilità da salotto di casa. I sedili fanno della modularità la loro caratteristica principale ed un punto di forza per Jazz. Infine i poggiatesta posteriori si integrano una volta abbassati nello schienale, favorendo la visibilità posteriore.
 
La versione ibrida offre 303 litri di capienza, con un vano regolare e facilmente accessibile grazie all'ampia apertura del portellone. La capacità del bagagliaio risulta inferiore rispetto alla versione non ibrida, per effetto dell’alloggiamento batterie, ricavato proprio sotto al piano di appoggio. Anche il kit gonfiaggio pneumatici è alloggiato in uno scomparto laterale. La ridotta altezza della soglia di carico, posizionata ad una sessantina di centimetri di altezza, facilita il caricamento degli oggetti più pesanti, e viene incontro anche alle esigenze del pubblico femminile. Chiude l'allestimento la pratica illuminazione del bagagliaio, e la copertura superiore che occulta il contenuto del vano durante le soste. Da sottolineare la facilità con cui i sedili posteriori, divisi nel rapporto 60/40, possono essere ripiegati fino al pianale della vettura, incrementando notevolmente l'area di carico. Possono anche essere ripiegati separatamente contro gli schienali, creando uno spazio capiente tra bagagliaio e sedili anteriori. Nella modalità con tutti i sedili passeggero collassati, la capienza raggiunge ben 1.320 litri fino al tetto.

Il sistema ibrido IMA di Jazz è lo stesso fornito sui modelli Insight e CR-Z, si tratta di un motore i-VTEC abbinato ad un ulteriore motore elettrico. Il motore a basso attrito da 1.338 cc ha la funzione di fonte primaria di alimentazione. Durante la decelerazione, quando non è applicato nessun carico sui cilindri, la combustione si arresta e ogni camera viene chiusa ermeticamente. Questo sistema consente al motore di funzionare in maniera più efficiente ed aumentare il recupero energetico per la ricarica della batteria. Il motore produce da solo 88 Cv e 121 Nm di coppia, ma grazie al supporto fornito dal motore elettrico le prestazioni migliorano, con 14 ulteriori cavalli e 78 ulteriori Nm di coppia. Nel contempo, emissioni e consumo di carburante rimangono su valori bassi. Nello specifico si tratta di 104 gr/km di Co2 ed un consumo medio pari a meno di 5 litri/100 km nel ciclo combinato. Su questa performance incide comunque l’adozione dello Start&Stop nella guida cittadina (particolarmente efficiente grazie alla presenza del motore elettrico) e l’attivazione della modalità Eco Assist. L’abbinamento è con uno splendido cambio automatico a variazione continua (CVT) a sette rapporti, gestibile anche in modalità manuale, tramite le levette poste dietro al volante. Infine, il riscontro 0-100 km/h, pari a 12,6 secondi.

ECO ASSIST
Attivando il pulsante ‘Econ’ vengono adottate specifiche impostazioni per migliorare il consumo di carburante. Questa impostazione impatta sulle prestazioni, che si riducono leggermente, ed il sistema di climatizzazione che mostra maggiori oscillazioni di temperatura. Nella strumentazione è integrata una funzione che utilizza l’illuminazione del tachimetro per informare sullo stile di guida, ed i riflessi in termini di consumo carburante. Si tratta di un efficace riscontro in tempo reale, in grado di insegnare al conducente come minimizzare il consumo, con tanto di voto ogni volta che si spegne l’auto. Il sistema è efficace, e per nulla invasivo durante la guida, anzi in alcuni momenti può diventare quasi un ‘gioco’ con riscontri reali nella sosta alla stazione di servizio.

Le batterie hanno portato un incremento di peso, rispetto alla versione con solo motore termico, dichiarato in 70 kg. Il telaio base è stato quindi ottimizzato per compensare questo aumento, con un intervento su barre antirollio e regolazione degli ammortizzatori. La guida è quindi sciolta, eccellente nella maneggevolezza ma con una buona stabilità. Caratteristiche che si apprezzano dai primi attimi di guida, e che risentono di una buona regolazione dello sterzo, tarato in maniera ottimale per le differenti condizioni di guida. Solo forzando l’andatura viene avvertito un accenno di rollio, che di fatto non pregiudica il comportamento dinamico complessivo. L’abbinamento del motore termico all’elettrico fornisce una gradevole sensazione di coppia, ben gestita dall’ottimo cambio automatico, sempre fluido e perfettamente in armonia con i due motori installati. L’impianto frenante si mostra efficace nella risposta, entrando in azione alla minima pressione sul pedale.
Appagante la guida in ambito cittadino, dove la lunghezza inferiore ai 4 metri rappresenta un punto di forza notevole. L’ampia superficie vetrata garantisce manovre ottimali, ma sono lo sterzo ed il cambio a farla da padroni, rendendo Jazz facile e rilassante. La buona visibilità posteriore rende inutile l’ausilio di eventuali sensori di parcheggio.
Nei tratti autostradali, capita di sentire il rotolamento degli pneumatici sull’asfalto, per effetto di una insonorizzazione perfettibile. Il motore gira comunque bene, e quando possibile, il cruise control aiuta nel mantenere i consumi di carburante su livelli minimi.

Bruno Bianchi