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"Il vento che accarezza l'erba" |
Gli spettatori potranno ammirare nuove opere di registi provenienti da tutto il mondo, con proiezioni in diverse sedi della città, tra cui il Cameo Cinema, la Summerhall e la Tollcross Central Hall. Diversi spettacoli sono disponibili con audiodescrizione e sottotitolazione. La sezione "In Conversation" è centrale nella programmazione della kermesse e invita in Scozia registi e attori perché parlino della loro storia creativa dietro la macchina da presa. Tutti questi eventi sono abbinati a una speciale retrospettiva dei lavori dei vari registi ospiti o di un film che ha particolarmente influenzato la loro carriera. E in questa cornice scatta l'avvenimento più atteso: "Siamo entusiasti di dare il benvenuto al leggendario regista britannico Ken Loach e ai suoi collaboratori creativi di lunga data, lo scrittore Paul Laverty e la produttrice Rebecca O'Brien. Il trio - spiegano gli organizzatori - parlerà dei film creati nel corso degli anni, tra cui i vincitori della Palma d'Oro 'Il vento che accarezza l'erba' (2006) e 'Io, Daniel Blake' (2016)". Questo dialogo con il pubblico si terrà mercoledì 20 agosto presso la Tollcross Central Hall e sarà seguito da una speciale proiezione del film vincitore della Palma d'Oro del 2006 a Cannes, "Il vento che accarezza l'erba". Con Cillian Murphy, il lungometraggio è un'epopea toccante che esplora la frattura che emerge tra due fratelli che si ritrovano a combattere l'uno contro l'altro nel conflitto per l'indipendenza irlandese nei primi anni '20 del secolo scorso. La proiezione sarà introdotta dal regista e dai suoi collaboratori. La sezione "In Conversation" presenta anche una serie di altri importanti figure del cinema che parleranno delle loro carriere creative fino ad oggi, tra cui il regista Kevin Macdonald (L'ultimo re di Scozia, La morte sospesa, One to One: John & Yoko) che interloquirerà con suo fratello, il produttore Andrew Macdonald (Trainspotting, Civil War, 28 anni dopo) in un'ampia conversazione sui rispettivi percorsi artistici. Kevin presenterà anche una proiezione di Quando volano le cicogne (1957), un film che ha fortemente influenzato il suo lavoro. Il festival di Edimburgo attribuirà anche il Premio Sean Connery per l'Eccellenza nella Regia Cinematografica, frutto della collaborazione rinnovata con la Fondazione che porta il nome del grande attore scomparso nel 2020. Questa selezione di dieci lungometraggi provenienti da tutto il mondo offre un panorama internazionale contemporaneo dedicato ai nomi che più stanno emergendo nel settore. Viene attribuito nel segno dell'eredità lasciataci dalla più grande star scozzese dello spettacolo filmico. Orgoglioso sostenitore dell'EIFF, della Settima Arte e del ruolo della Scozia sulla scena internazionale, Sean Connery ha portato avanti le sue attività filantropiche tramite la sua famiglia e la Fondazione, un'organizzazione che condivide il rispetto per la storia del cinema e l'entusiasmo per il suo futuro.
Copertina - Ken Loach (al centro della foto) con i suoi storici collaboratori creativi: lo scrittore Paul Laverty e la produttrice Rebecca O'Brien,
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UN LIBRO SUL REGISTA
"'Ken Loach, il cinema come lotta e testimonianza' (Falsopiano, 2024) è scritto da Giorgio Barberis, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali dell'Università Piemonte Orientale (UPO) e da Roberto Lasagna, critico cinematografico, e vuole vuole evidenziare il valore politico della cinematografia del cineasta britannico. Un regista militante, sensibile alle voci di quanti si trovano ai margini della società, ma che ha saputo imporsi nel panorama internazionale con un cinema dall'alto valore artistico e sociale. I due autori conducono il lettore alla scoperta dei capolavori del regista britannico tra cui "The Old Oak" (2023), "Il mio amico Eric" (2009) e la produzione degli anni Novanta, cosiddetta "post fordista". Opere che, in un presente che gli autori definiscono "impresentabile", sono sempre capaci di smuovere coscienze, di stimolare pensiero critico e di incoraggiare la presa di posizione. Attraverso lo sguardo e la metodologia diversificata dei due autori (Giorgio Barberis è uno storico del pensiero politico mentre Roberto Lasagna è uno psicologo e critico cinematografico) nasce uno studio che racconta il rapporto della produzione di Loach sia con le trasformazioni socio-politiche ed economiche della società negli ultimi sessant'anni sia con gli altri autori del cinema europeo...." (fonte: Il Mediacentre | Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro)