Anteprima Gstaad Menuhin Festival & Academy 2024

Gstaad Menuhin Festival & Academy: ancora prima del Natale 2023 arriva l'annuncio del programma dell'edizione 2024 in cartellone dal 12 luglio al 31 agosto. Ed emergono subito i primi punti forte della manifestazione. Venerdì 16 agosto, alle 19:30 sotto la Tenda del Festival, per il suo primo concerto dell'estate, la Gstaad Festival Orchestra (GFO) esplorerà, sotto la direzione del direttore artistico Jaap van Zweden, la più ardente e venerata delle sinfonie di Bruckner, la n. 7, a volte soprannominata "Sinfonia del Tremolo".
Janine Jansen 
Per aprire la serata, la GFO accompagnerà Janine Jansen, una delle violiniste più importanti del nostro tempo, nel famoso Concerto in mi minore di Felix Mendelssohn (1809-1847). Promosse nel segno del "cambiamento", le tre edizioni 2023-2025 della kermesse di Gstaad stanno esplorando, ciascuna, un tema forte: l'"umiltà" nel 2023 (attorno a tre assi principali: la natura, i grandi modelli - Bach in testa - e la fede), "trasformazione" nel 2024 (sui grandi sconvolgimenti storici, sociali, tecnologici e spirituali) e "migrazione" nel 2025 (la musica dell’esilio). A questi progetti innovativi usciti dal laboratorio della violinista Patricia Kopatchinskaja (nell'immagine di copertina), ambasciatrice di questo grande movimento di consapevolezza, sotto la bandiera del ciclo di concerti "Musica per il pianeta" ogni estate sono presentati programmi originali, sostenuti da messaggi forti sullo stato della natura, dell’umanità e della società. Un esempio? il programma "speciale" scelto per il concerto di domenica 18 agosto.

 
Hélène Grimaud (Photo Matt Hennek)
Se nell'Ottocento la loro presenza in cartellone - e ancor di più nel "grande" repertorio sinfonico - risuonò come un stravaganza, non è detto che oggi le donne compositrici abbiano pienamente acquisito il posto che spetta loro: è opportuno, quindi, accogliere con entusiasmo e interesse quanto l'Orchestra da Camera di Basilea presenterà, restituendo il posto d'onore che loro spetta non solo alla talentuosa sorella maggiore di Felix Mendelssohn, Fanny, ma anche a Emilie Mayer. Seguace di Carl Loewe a Stettino, questa compositrice romantica tedesca rimasta single (per dedicarsi meglio alla sua arte?) ha lasciato, accanto a una ricca musica da camera, ben otto sinfonie, dove l'influenza di Beethoven è certamente presente ma non invadente. Riposa a Berlino, non lontano dalle tombe di… Fanny Hensel e Felix Mendelssohn! Per dialogare con le opere di questi due musiciste, una delle star del Festival, Hélène Grimaud, ha scelto uno dei suoi concerti preferiti, il Quarto di Beethoven, lo stesso che accompagnò il suo debutto al Gstaad Menuhin Festival & Academy nel 2003 insieme a Hugh Wolff e all'Orchestra della Radio di Francoforte. Il direttore artistico della manifestazione Christoph Müller: "Pronti per la grande trasformazione? La sessantottesima edizione del Gstaad Menuhin Festival offrirà in più di 60 concerti tutte le forme che può assumere questa forza vitale essenziale: trasformazione spirituale - trascendentale - incarnata da queste opere musicali che mettono in scena il dialogo tra Cielo e Terra; e trasformazione intellettuale materializzata da questo immenso campo di trasmissione di cui il ciclo triennale dedicato al cambiamento libera le forze, le energie disponibili che si trasformano e fungono da nuove fonti espressive".


Photo Gstaad Menuhin Festival & Academy