"Cortina d’Ampezzo è il paese più dolce della Terra. È il paese più bello", scriveva nel 1925 Hemingway all’amico Ernest Walsh. Solo due anni prima, nel 1923, aveva messo piede per la prima volta nella cittadina dolomitica. E la "sua" Cortina non l’ha mai dimenticato. Esattamente un secolo dopo, l’Hotel de la Poste - dove il grande scrittore soggiornò molte volte - ne celebra il mito con una serie di appuntamenti in svolgimento in questa estate 2023. L’omaggio all'autore di "Per chi suona la campana" passa attraverso l’esperienza diretta, il cibo, la montagna, gli incontri. E non potrebbe essere altrimenti: per Hemingway non esisteva separazione tra letteratura e vita, anche a Cortina.
Gherardo Manaigo (ph Guido Frieri) |
Ernest Hemingway con Nanuk Franchetti, a pesca in Trentino |
HOTEL DE LA POSTE. CORTINA D’AMPEZZO
L’Hotel de la Poste non è solo un albergo, è un salotto con vista sulle Dolomiti, dove per secoli si sono incontrati re e regine, grandi personaggi della storia, scrittori e artisti da tutto il mondo. È la sintesi di ciò che Cortina rappresenta: eleganza, solida tradizione, autenticità. E ovviamente è un avamposto ai piedi delle leggendarie montagne patrimonio Unesco. Tutto intorno troviamo grandi spazi aperti, aria pura, vette da scoprire a piedi o in mountain bike. L’albergo esiste fin dal 1804, anno della prima licenza - rilasciata a Silvestro Manaigo, il capostipite - ed è oggi il più antico hotel di Cortina. Sette generazioni di albergatori dopo, la staffetta prosegue con Gherardo e la cugina Michela. Gli ospiti vengono accolti in ambienti ampi, in suite di dimensioni confortevoli, in sale d'incontro come il Salon Dolomieu e la Ville Venete Lounge Bar. Questo storica dimora alpina risponde, così, alla sua vocazione primaria, quella di essere un crocevia di storie in pieno centro. La sua porta è stata varcata da ogni celebrità che ha messo piede qui. Tra i suoi più affezionati frequentatori storici, personalità del calibro di Hemingway, Liz Taylor, i Krupp, i reali di Svezia e tanti artisti che hanno lasciato un numero considerevole di opere d’arte al Museo Rimoldi di Cortina. Anche oggi l’hotel è il luogo dove ci si incontra e si respira pienamente l’atmosfera autentica della località montana.
L’Hotel de la Poste non è solo un albergo, è un salotto con vista sulle Dolomiti, dove per secoli si sono incontrati re e regine, grandi personaggi della storia, scrittori e artisti da tutto il mondo. È la sintesi di ciò che Cortina rappresenta: eleganza, solida tradizione, autenticità. E ovviamente è un avamposto ai piedi delle leggendarie montagne patrimonio Unesco. Tutto intorno troviamo grandi spazi aperti, aria pura, vette da scoprire a piedi o in mountain bike. L’albergo esiste fin dal 1804, anno della prima licenza - rilasciata a Silvestro Manaigo, il capostipite - ed è oggi il più antico hotel di Cortina. Sette generazioni di albergatori dopo, la staffetta prosegue con Gherardo e la cugina Michela. Gli ospiti vengono accolti in ambienti ampi, in suite di dimensioni confortevoli, in sale d'incontro come il Salon Dolomieu e la Ville Venete Lounge Bar. Questo storica dimora alpina risponde, così, alla sua vocazione primaria, quella di essere un crocevia di storie in pieno centro. La sua porta è stata varcata da ogni celebrità che ha messo piede qui. Tra i suoi più affezionati frequentatori storici, personalità del calibro di Hemingway, Liz Taylor, i Krupp, i reali di Svezia e tanti artisti che hanno lasciato un numero considerevole di opere d’arte al Museo Rimoldi di Cortina. Anche oggi l’hotel è il luogo dove ci si incontra e si respira pienamente l’atmosfera autentica della località montana.