Ernest Hemingway in Italia: mostra e incontri a Cortina

Lo spirito anticonformista e appassionato di Ernest Hemingway non ha mai "lasciato" l’Hotel de la Poste di Cortina d'Ampezzo, dove alloggiò a più riprese negli anni Cinquanta. Così l’albergo, dopo avere ospitato a luglio 2022 il Premio Giornalistico a lui dedicato, torna a celebrarne la vita e l'opera. Nasce con queste premesse la serie di appuntamenti che unisce, in un ideale gemellaggio letterario e sentimentale, l’Hotel e il Palazzo Antonelli Augusti Castracane dalle 100 finestre, dimora storica di Senigallia. Ad accomunarli è proprio la figura del celebre scrittore. L'omaggio in programma nel mese di dicembre 2022, prevede una mostra, un convegno e una settimana di incontri storici e letterari. Ma questo è solo l’inizio di un viaggio che per un anno intero percorrerà l’Italia alla ricerca di segni, ricordi e storie legate al più italiano degli autori americani, che si autodefiniva "un vecchio ragazzo del Veneto".
Gli ideatori del tributo sono i discendenti di due famiglie che conobbero e ospitarono Hemingway: Gherardo Manaigo, direttore del Posta, dove lo scrittore soggiornò per quattro volte, e Giovanni Martines Augusti, presidente del 7° Reggimento Lancieri di Milano/Senigallia e nipote del conte Gino Augusti, generale di cavalleria ed eroe di guerra. L’amicizia tra il conte e lo scrittore, nata al fronte, fu cementata dalla passione comune per la letteratura e l’arte, al punto che - si narra - l’ufficiale fu una delle fonti di ispirazione per la scrittura di "Addio alle armi". Successivamente Hemingway tornò molte volte in Italia, alloggiando più volte a Cortina. L’Hotel de la Poste e la dimora storica marchigiana renderanno omaggio al loro illustre ospite con un’esposizione che sarà inaugurata il 17 dicembre. La mostra, realizzata con il Patrocinio della presidenza del Consiglio Regionale della Regione Marche e realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria - 7° Reggimento Lancieri di Milano, rimarrà allestita per un anno e avrà due sedi: sino a maggio 2023 sarà all’Hotel de la Poste, e poi si sposterà, per i successivi sei mesi dell'anno, nel Palazzo Antonelli Augusti Castracane dalle 100 finestre di Senigallia. Il pubblico potrà ammirare i memorabilia raccolti dalle famiglie Manaigo e Augusti: foto, oggetti e lettere che Hemingway lasciò dietro di sé come tracce di una vita avvincente come uno dei suoi romanzi. "Sono sempre entusiasta di celebrare questa figura; in famiglia ci sentiamo un po’ archivisti e custodi della sua memoria: è stato qui dal 1948 al 1952; gli abbiamo dedicato la 'sua' stanza, la 107”, racconta Manaigo. Tra gli oggetti più emozionanti in esposizione c’è la macchina da scrivere su cui Hemingway lavorò al romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi".

107, la stanza dell'Hotel de la Poste dedicata a Hemingway 
Un altro pezzo forte della raccolta proviene dalla collezione di Martines Augusti ed è il bastone da passeggio acquistato dal romanziere a Pamplona nel 1924, poi donato al conte suo amico con una dedica. Il rapporto di amicizia tra Hemingway e Augusti è al centro del convegno, in programma sabato 17 dicembre, alle ore 17. Interverranno Piergiovanni Cicconi Massi, storico della cavalleria e degli ordini cavallereschi, due storici dell’arte come Giancamillo Custoza De Caffani e Vittorio Maria De Bonis, la giornalista Rai Laura Barth e il filosofo Francesco Iannello. Dal 25 al 31 dicembre si susseguiranno, poi, vari incontri letterari dedicati ai viaggi e alle esperienze dello scrittore premio Nobel nelle regioni delle Marche e del Veneto. Molti dei romanzi e dei racconti del grande scrittore sono lettere d’amore all’Italia: tra le pagine troviamo tutto quello che sperimentò nelle sue frequentazioni del Belpaese. Ovunque strinse relazioni e visse esperienze che lo segnarono e contribuirono a costruire il suo mito. Manaigo e Martines Augusti puntano a dare vita a un progetto che riunisca i territori protagonisti di questo Grand Tour in chiave letteraria. A febbraio 2023 lanceranno una call aperta alle località e alle realtà connesse alla biografia del celebre romanziere, che girò l’Italia da nord a sud. L'obbiettivo?  Creare una proposta turistica legata alle destinazioni che possono essere viste proprio attraverso gli occhi e la penna di Hemingway.