Locarno75, a Costa-Gavras il Pardo alla carriera 2022

Il cinema come impegno civile. Locarno75 annuncia l'omaggio 2022 del Pardo alla carriera al regista greco, naturalizzato francese, Costa-Gavras - nome d’arte di Konstantinos Gavras, nella foto qui sopra © KG Productions -, l'autore pluripremiato di "Z, l'orgia del potere" e "Missing", cineasta dallo "stile potente e raffinato al tempo stesso, che ha saputo interrogare i punti chiave della storia del secolo scorso". Il direttore artistico di Locarno Film Festival, Giona A.Nazzaro: "Costa-Gavras è un testimone del cinema e del ventesimo secolo. Nella sua straordinaria filmografia, costellata di capolavori e opere memorabili, è incisa la parte più viva della nostra storia. Cresciuto all’ombra di  maestri del cinema come Jacques Demy, Jacques Becker e René Clément, fra gli altri, ha sviluppato nel corso di una carriera memorabile e mai lineare, uno stile inconfondibile e un approccio filmico unico. Dotato di uno stile potente e raffinato al tempo stesso, ha saputo interrogare i punti chiave della storia del secolo scorso, ha guardato nel cuore di tenebra dell’imperialismo statunitense e ha denunciato gli orrori dello stalinismo. Inquieto ma mai legato all’ideologia, ha saputo porsi instancabilmente domande trovando sempre la giusta forma cinematografica".
"Sublime regista di attrici e attori - conclude il direttore artistico della rassegna elvetica, in programma dal 3 al 13 agosto - ha firmato film leggendari come 'Z, l’orgia del potere', 'La confessione', 'Missing', 'Stato d’assedio' e 'Amen'. Vincitore dei più importanti premi cinematografici, a Costa-Gavras va il Pardo alla carriera per il suo immenso contributo alla causa del cinema. Autore che ha sempre saputo porre le domande più scomode alla Storia, senza mai dimenticare il magistero dell’arte del cinema, è un maestro che si è sempre speso per la causa del progresso, della verità e della giustizia. Servendo solo la causa del cinema". Locarno scende in campo anche per il Premio Raimondo Rezzonico, assegnandolo a Jason Blum, produttore e "creatore di mitologie a basso costo capace di affermarsi con grande determinazione anche lontano dai generi come dimostrano i successi di Whiplash di Damien Chazelle e BlacKkKlansman di Spike Lee. Jason Blum è il produttore che meglio di tutti ha saputo raccontare i grandi mutamenti della società statunitense. Ha saputo aggiornare lo spirito delle produzioni a basso costo di Roger Corman mettendole in dialogo con i mutamenti strutturali dell’industria del cinema".

Jason Blum © Gage Skidmore
"A poco di 50 anni, vanta più di un’ottantina di produzioni cinematografiche. Nominato tre volte per gli Oscar, ha impresso il suo marchio e il suo sguardo su tutti i generi e i film che ha prodotto. Blum è uno dei pochi produttori statunitensi del quale si può affermare senza timore di smentita che vanta un vero e proprio tocco d’autore... Ha rilanciato la carriera di un fuoriclasse come M. Night Shyamalan e con i film del ciclo Purge ha offerto un ritratto urticante degli Stati Uniti trumpiani. Ha lanciato la carriera di Jordan Peele con Get Out e scoperti registi talentuosi come James Wan, Leigh Wannell, Mike Flanagan, Scott Derrickson, lavorando anche con autori affermati come Barry Levinson e talenti fuori scala come Rob Zombie. Blum ha rovesciato sistematicamente gli stereotipi razzisti reinventando per le nuove generazioni classici come Halloween di John Carpenter. La vitalità di quella che fu la Nuova Hollywood degli anni Settanta vive al suo meglio nel cinema da lui prodotto. Onorare un talento così sfaccettato, complesso e profondamente politico con il Premio Raimondo Rezzonico significa celebrare la vitalità più generosa e appassionante del cinema hollywoodiano".

Immagine di copertina: Costa-Gavras © KG Productions