La cucina dell'Etna al San Domenico Palace Taormina

San Domenico Palace Taormina riapre per la sua seconda stagione come casa Four Seasons. L'ex convento del Quattordicesimo secolo trasformato in grand hotel gode di una posizione spettacolare con vista sul Mar Ionio, con l'Etna alla sua destra e le meraviglie del Teatro Antico alla sua sinistra. In questo contesto naturale nascono "Safari Stargazing", un nuovo menù per il Ristorante Principe Cerami dell'Hotel e il servizio Art Concierge. Esperienze estive 2022 da vivere quasi da privilegiati. Per gli amanti dello spettacolo dei cieli notturni, il vulcano offre una postazione perfetta da cui godere di una vista imperdibile della volta stellata. Accompagnati  da un astrofisico locale, gli ospiti imparano a riconoscere Orione, l'Orsa Maggiore, Cassiopea e le altre costellazioni ascoltando i racconti della mitologia greca.
Per accompagnare la serata lo chef Massimo Mantarro prepara un menu d'occasione a base di specialità e vini locali proprio perché l'Etna e frutti delle sue pendici restano al centro delle creazioni culinarie. Mantarro continua a sperimentare nuovi sapori e tecniche di preparazione, introducendo una serie di nuove voci nella carta del suo ristorante d'autore, il Principe Cerami, tra cui una "Parmigiana 2.0" - versione rivisitata di questo amato classico siciliano - i "Ravioli di Broccoli Verdi" con pomodorini datterini e pane turrato e la "Ricciola con glassa finocchio e barbabietola". Da parte sua il pasticcere Vincenzo Abagnale innova la tradizione con una "Scassata", twist innovativo di uno dei dolci più amati della Sicilia. Altra novità è "Eat the Volcano", un tour enogastronomico dedicato a chi predilige un contatto con le origini e le eccellenze del territorio in cui vive anche per solo qualche giorno. Accompagnati da Mantarro o da un membro del suo team, gli ospiti del San Domenico risalgono la montagna facendo la prima tappa nel paese di Linguaglossa per incontrare un pastore locale e assaggiare la ricotta appena fatta abbinata al pane appena sfornato. Da lì, si va alla ricerca alla ricerca  di verdure ed erbe selvatiche di stagione. La tappa successiva, per il pranzo e la degustazione di vini, è lo splendido vigneto contemporaneo di Pietradolce.

Al ritorno in albergo, il personale di cucina preparerà le verdure e le erbe aromatiche che gli ospiti hanno raccolto per la cena e qualcuno potrebbe spingersi sino ad affermare di "aver mangiato il vulcano". Tappa obbligata anche al Grand Cloister, Bar & Chiostro, anche solo per scorrere la sua lista di cocktail ispirata alla alla storia di questo palazzo. Un esempio? "Gelosia e Mandolino 23" ("Jealousy and Mandolin 23"), con Vodka Giovi e distillato di aglio rosso e origano, sarebbe un diretto rimando a un episodio leggendario che ebbe come protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton nel 1967. Si racconta che durante uno dei non infrequenti soggiorni a Taormina la coppia abbia avuto una lite così furiosa che la celebre avrebbe finito col rompere un mandolino sulla testa di Burton. Celebrità e storia, qui, si sovrappongono sino dalla fine dell'Ottocento quando Taormina divenne una tappa popolare del famoso Grand Tour attraverso l'Italia tanto amato dall'élite europea e da molti artisti e scrittori. Grazie al suo scrigno di arte e storia, l'Hotel è come un museo, degno di essere visitato accompagnati da un esperto. Ecco il perché del servizio di Art Concierge con tanto di visita guidata dell'hotel con una guida esperta. Si inizia dal Chiostro Grande per poi arrivare negli spettacolari giardini della proprietà. Con le sue 111 camere e suite il San Domenico Palace mantiene la grandiosità del Vecchio Mondo ma sa regalare atmosfere raccolte, quasi intime, rimanendo tra le destinazioni più affascinanti dell'hotellerie a cinque stelle italiana (e siciliana).



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