Triennale Milano Teatro 2021. Lo sguardo sul mondo

Tornare in presenza a teatro per condividere un gesto e uno spazio con uno sconosciuto. Percepirne, a distanza, il corpo. Porsi di fronte alla scena con lo sguardo accogliente, desiderante, felice. La Stagione 2021 di Triennale Milano Teatro, diretta da Umberto  Angelini, è una stagione potente, che presenta alcune delle figure più affascinanti del panorama nazionale e internazionale con lavori che interrogano il senso della nostra epoca. Quali domande possiamo porci oggi? Quali responsabilità e quali libertà di fronte alla legge? Come rispondere alla violenza del presente? Quale spazio poetico la natura dischiude alle nostre vite?
Gli artisti invitati per questo nuovo inizio a Triennale Milano Teatro portano in scena lavori, spesso radicali, che tentano di affrontare questi interrogativi: al centro, le straordinarie e intense figure femminili protagoniste di 3 annonciations di Pascal Rambert (12 e 13 ottobre, prima nazionale) e Cleopatràs di Valter Malosti/Anna  Della Rosa (dal 15 al 17 ottobre), il potere del linguaggio e il libero arbitrio (nella prima italiana di Bros di Romeo Castellucci, dall’11 al 14 novembre), l’inesorabilità del destino (nel visionario Imitation of life di Kornél  Mundruczó / Proton  Theatre, 26 e 27 novembre), l’identità (nel nuovo Hamlet di Dewey Dell, 15 e 16 dicembre, prima nazionale), il desiderio e la dolcezza del gesto (in Paradiso di Virgilio Sieni, 1 e 2 dicembre), il dolore della perdita (nell’attesissimo debutto milanese di Tutto Brucia di Motus, in programma dal 4 al 6 novembre). Triennale Milano Teatro torna ad aprire gli occhi sul mondo e lo fa accogliendo, come sempre, all’interno della sua proposta linguaggi differenti: danza, teatro, performance ma anche musica, protagonista grazie a Radio Raheem dell’opening di mercoledì 6 ottobre, A New Season, un live set di Jolly Mare (alias artistico di Fabrizio Martina) in duo con il chitarrista e compositore Francesco Neglia. Il tentativo, impossibile ma necessario, di restituire l’irriducibile complessità del presente è l’obiettivo di una Stagione che si inserisce infatti sempre di più in maniera organica nell’offerta culturale di Triennale Milano.


Romeo Castellucci, Divina Commedia (Photo Luca del Pia)
Il presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri, dichiara: "Dopo una straordinaria edizione del festival FOG, che da maggio a luglio ha dialogato con gli appuntamenti di Triennale Estate, presentiamo la nostra Stagione Teatrale, che segna un momento di ripartenza e di ritorno alla programmazione abituale. Siamo particolarmente felici di poter accogliere nuovamente compagnie e artisti della scena internazionale, a cui da sempre il nostro teatro ha dato ampio spazio. Il teatro è un elemento centrale e imprescindibile della progettualità di Triennale e avrà un ruolo chiave anche per la 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, curata dall'astrofisica Ersilia Vaudo, che si terrà da maggio a novembre 2022". La presidente della rassegna, Paola Dubini, afferma: "Triennale Milano Teatro è una realtà unica nel panorama nazionale. La condivisione di intenti che lega la sua proposta all’attività di Triennale, da sempre profonda ma consolidatasi a partire dal 2017 con la direzione artistica di Umberto Angelini, si conferma ancora una volta in questo 2021 grazie a una programmazione di altissimo livello, che vede coinvolti alcuni dei protagonisti della live art internazionale. Per questo sono particolarmente felice di salutare questa prima stagione come presidente del Teatro: la conferma di un progetto d’eccezione che è insieme un importante segnale di ripartenza per la vita culturale di Milano".


Didascalia immagine di copertina:
Romeo Castellucci, Bros © Stephan Glagla

Pascal Rambert, 3 annonciations (Photo Marc Domage)