MITO SettembreMusica al via. Concerti a Nord-Ovest

Si parte. La serata d'apertura dell'edizione 2021 di MITO SettembreMusica (vedi anche Style Legends del 9 luglio scorso con maggiori dettagli sui protagonisti dei concerti) è in programma al Teatro Dal Verme di Milano mercoledì 8 settembre alle 21 e all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino giovedì 9 settembre. Protagonisti l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo direttore emerito Fabio Luisi, con il pianista svizzero Francesco Piemontesi (nella foto qui sopra i due musicisti) in veste di solista.
In programma la prima esecuzione italiana di "subito con forza" della compositrice coreana Unsuk Chin, il Concerto n. 25 in do maggiore KV 503 di Mozart e la Sinfonia n. 8 di Beethoven. L'asse musicale del Nord-Ovest italiano terrà banco per venti giorni. Il direttore artistico Nicola Campogrande spiega: "L’edizione di quest’anno, consacrata al tema 'futuri', vuole esplorare... il modo in cui la musica classica ha pensato o ripensato sé stessa. Come Mahler imparava da Brahms, ad esempio, e come Rachmaninov rifletteva su Beethoven. Ma anche il modo in cui David Del Puerto, su commissione di MITO, ha preparato una nuova orchestrazione per i numeri finali del Requiem di Mozart e Brad Meldahu scrive Lieder prendendo  a modello Schumann. O ancora come Maxwell Davies rende omaggio al tema dell’addio e Unsuk Chin ripensa alcuni gesti del Romanticismo (per citare quattro delle molte prime esecuzioni assolute e italiane che abbiamo in cartellone)".


Tõnu Kõrvits
Ancora Campogrande: "Nei 126 concerti del festival ascolteremo  il futuro che forse spaventò Schubert mentre componeva l’Incompiuta accostato a quello che Berio gli ha regalato riunendo i suoi frammenti in Rendering; scopriremo il modo in cui Tõnu Kõrvits ha messo in musica Cesare Pavese ricoprendolo di luce (è un’altra delle prime esecuzioni del Festival); ci interrogheremo sull’idea di progresso rileggendo Brahms insieme a Icarus di Lera Auerbach (prima italiana); appoggeremo le orecchie sul modo in cui Max Reger ha riscritto le Variazioni Goldberg di Bach affidandole a due pianoforti. E così via. Siamo ancora feriti dalla pandemia, non ci sono dubbi. Ma cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel. A questo, a condurci e ad accompagnarci verso il domani, vuole servire MITO 2021. Con fiducia e speranza". Buon viaggio dunque, in questo settembre del ritorno alla grande musica, al più importante, e corposo, Festival italiano a cavallo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. Due grandi città mobilitate e alleate in questo percorso che ha segnato la storia musicale lombarda e piemontese degli ultimi anni. Una lezione sul futuro e su come riprogettarlo nel segno della collaborazione e dell'amicizia. La musica è sempre una terapia contro la solitudine, anche e soprattutto all'epoca del Covid.