Fondation Cartier e Triennale Milano: "Les Citoyens"

Triennale Milano e la Fondation Cartier pour l'art contemporain presentano, da giovedì 6 maggio a domenica 12 settembre 2021, la mostra "Les Citoyens" realizzata da Guillermo Kuitca (nella foto qui sopra una sua opera). Il maestro argentino mette in scena le opere di 28 artisti della collezione Fondation Cartier per esplorare l'idea del collettivo, del gruppo, della comunità. E' la seconda mostra proposta nell'ambito della partnership tra le due istituzioni.
Daido Moriyama
"Les Citoyens" propone, attraverso lo sguardo singolare di un artista, un viaggio nella memoria di una collezione unica con i lavori di Absalon (Israele-Francia), Claudia Andujar (Brasile), Richard Artschwager (Usa), Cai Guo-Qiang (Cina), Vija Celmins (Lettonia-Usa), Thomas Demand (Germania), Fernell Franco (Colombia), David Hammons (Usa), Hu Liu (Cina),  Junya Ishigami (Giappone), Rinko Kawauchi (Giappone), Guillermo Kuitca (Argentina), David Lynch (Usa), Allan McCollum (Usa), Isabel Mendes da Cunha (Brasile ), Moebius (Francia), Moke (Repubblica Democratica del Congo), Daido Moriyama (Giappone), Tony Oursler  (Usa), Artavazd Peleshyian (Armenia), George Rouy (Inghilterra), Patti Smith (USA), Taniki (Brasile), Agnès Varda (Francia), Véio (Brasile), José Vera Matos (Perù), Virxilio Vieitez (Spagna) e Francesca Woodman (Usa). Kuitca ha selezionato personalmente 120  opere della collezione dell'istituzione parigina e dalla sua prospettiva unica mette in scena installazioni, dipinti, sculture, ceramiche, video e disegni per creare una cosmogonia composta da opere, artisti, animali e oggetti in cui la figura umana è spesso rappresentata nella sua relazione con gli altri e con il mondo. Esplorando l'idea del gruppo, del collettivo, della comunità attraverso un'ampia varietà di creazioni contemporanee, la maggior parte delle quali mai esposte in Italia, il visitatore può compiere un viaggio sensibile e sorprendente, ricco di nuovi incontri estetici. "La mostra non presenta nulla di omogeneo: è un crogiolo, una polifonia di elementi e di voci. Si tratta di ciò che è una comunità nel senso ampio del termine, dell'aspetto democratico non centrato di tutte le opere e le opere in relazione tra loro. È interessante che si svolga nel palazzo della Triennale Milano, luogo che ha aperto la strada al design. Ad un certo punto del progetto, quando stavo cercando di disegnare questi spazi e di dare un'identità allo spettacolo, ho anche pensato che essere a Milano, una città dove c'è un tale occhio per il design, potesse essere stimolante e in qualche modo intimidatorio. Mi piace pensare che 'Les Citoyens' sia un atto di design tanto quanto un atto d'amore", spiega il maestro sudamericano, intervenuto alla presentazione stampa.


Agnès Varda
All'incontro erano presenti Christian Masset, ambasciatore francese in Italia, Stefano Boeri, presidente di Triennale  Milano, Cyrille Vigneron, presidente e ceo di Cartier International, Hervé Chandès, direttore generale di Fondation Cartier pour l'art contemporain. L’artista argentino crea un percorso espositivo che racconta l'uomo e l'umanità indagando i concetti di collettivo, gruppo e comunità, una creazione globale in cui la sua ricerca firma non solo la selezione delle opere ma anche il loro allestimento nello spazio, in risonanza e coerenza con l’architettura di Triennale. E rappresenta un’occasione per ricordare e ricordarci il ruolo culturale delle collezioni d’arte e di design e l’importanza di preservare la memoria per pensare e disegnare il futuro.

-----------------------------------------------------------------------------------------

Didascalie delle immagini delle opere, dall'alto in basso:

1 - Il soggiorno di David rivisitato, 2014-2021. Guillermo Kuitca Photo Olivier Ouada  

2 - Daido Moryama, Polaroid Polaroid 1997. © Daido Moriyama

3 - Agnès Varda Les Veuves de Noirmoutier 2004-2005 Agnès Varda. Picture Jorge Mino