L'arte sospesa: Matthew Brannon. Gió Marconi, Milano

Sino al 3 giugno 2021 Gió Marconi presenta "Cold Shoulders/Foreign Affairs/Seafood Dinners/Power Vacuums/and The Last Gate at the End of a Very Long Terminal", la terza personale di Matthew Brannon con la galleria d'arte milanese. "Ho realizzato questa mostra durante l'anno surreale che è stato il 2020. Ho immaginato un aereo sospeso a mezz’aria sopra una città in un qualche momento durante il secolo scorso. Leggero come una piuma, pesante come una balena. Ogni opera mostra il sedile di un passeggero invisibile. È il set di una produzione teatrale dopo che lo spettacolo è finito e le telecamere sono spente. È quel momento in cui ti svegli appena prima di ricordarti tutto quello che devi fare. È il centro di un libro che ho scritto molto tempo fa. È uno spazio in cui puoi entrare. Il mondo fluttuante" (Matthew Brannon, New York City, marzo 2021).
Artista e scrittore, ma forse ancor più conosciuto per il suo approccio alle tecniche di stampa, Brannon lavora principalmente con la serigrafia e la tipografia, pratiche che invitano alla giustapposizione giocosa di immagini e testo. La sensibilità letteraria, l'arguzia, l'uso giocoso del linguaggio e il fascino per la psicoanalisi sono stati a lungo gli elementi chiave della sua ricerca. Da scultura e pittura a installazione e video: l'artista tratta ogni mezzo espressivo con la massima precisione e con uno straordinario senso del dettaglio. Negli ultimi sei anni Brannon ha esplorato principalmente le ramificazioni della guerra del Vietnam. Il risultato è Concerning Vietnam, una serie di oltre 75 stampe uniche. La mostra milanese riguarda, invece, il concetto di viaggio e il passare del tempo. Da quando il mondo si è fermato all'inizio del 2020 e le chiusure globali hanno tenuto le persone a casa, l'idea di viaggiare liberamente è diventata quasi un'ossessione. Con il suo stile unico, che ricorda le riviste di lifestyle e le pubblicità della metà del XX secolo, Brannon cattura questo particolare momento attuale, pieno di desiderio e nostalgia, e lo traduce in immagini densamente colorate e ricche di dettagli. La grande tela in bianco e nero Classical Music, all’entrata della galleria, prepara il palco per il resto dello spettacolo: si viaggerà con classe e stile. "Last Gate at the end of a very long Terminal", che si legge sull’insegna sopra l'ingresso alla mostra, serve sia come indicazione che come descrizione arguta dello status quo. In sala sono in mostra gli interni degli aerei dai colori vivaci: un’opera di grandi dimensioni sulla parete di fondo mostra la cabina di pilotaggio dell'aereo, mentre opere di medie dimensioni su ciascuna delle pareti laterali raffigurano diverse file di sedili.


Ognuna di queste composizioni include un sedile, un tavolino e un finestrino con vista dall’alto su una città notturna. Le opere, tutte serigrafie uniche, sono nature morte ricche di oggetti e dettagli accuratamente ricercati: bottiglie di vino costose si scontrano con sacchetti di McDonald's, deodoranti e dentifrici; mentre pedine degli scacchi, carte da gioco, libri e riviste parlano di abitudini di viaggio precedenti. Strani oggetti come un modello anatomico del cuore, una confezione di candeggina o un pezzo di prosciutto, danno allo spettatore un'idea dei gusti e della personalità del viaggiatore, così come le varie scelte letterarie da Pasolini ai romanzi gialli e a quelli rosa. Titoli narrativi ma comunque enigmatici come Wet Kisses, Dry Ideas, Mouth-to-Mouth, Double Negative o War Correspondent contribuiscono all'aspetto dello story-telling della pratica di Brannon. Ogni pezzo da solo non è solo un'opera d'arte bidimensionale ma evoca un racconto breve con un titolo stravagante e una trama accuratamente delineata. Tutte le opere combinate sembrano capitoli diversi di un diario di viaggio. L'abilità di Brannon nel tradurre le opere d'arte in storie ricche di dettagli è visibile all’interno della mostra. I confini tra immagine e narrazione sono sottili.

-------------------------------------
Matthew Brannon
Cold Shoulders / Foreign Affairs / Seafood Dinners / Pregnant Décor / Power Vacuums / and The Last Gate at the End of a Long Terminal
Installation view
Gió Marconi, Milan
photo: Fabio Mantegna
Courtesy: the artist; Gió Marconi, Milan