Biennale Musica Venezia: Kaija Saariaho Leone d'Oro

Biennale Musica 2021 di Venezia: il Leone d’Oro alla carriera va alla compositrice finlandese Kaija Saariaho (nella foto qui sopra, ndr), quello d’Argento all’ensemble Neue Vocalsolisten di Stoccarda. Saariaho riceve il prestigioso omaggio "per lo straordinario livello tecnico ed espressivo raggiunto nelle sue partiture corali e per l'originalità del trattamento della voce".
La partitura di "Terra Memoria" di Kaija Saariaho
All’ensemble vocale tedesco il  riconoscimento viene conferito "per la collaborazione creativa con alcuni tra i più grandi compositori viventi e per lo sviluppo di un repertorio vocale a cappella nell'ambito della scrittura contemporanea". Entrambi i premi sono stati proposti dal direttore del Settore Musica, Lucia Ronchetti, e accolti dal cda della rassegna veneziana. 
Il 65.o Festival Internazionale di Musica Contemporanea, intitolato "Choruses" e dedicato alle drammaturgie vocali nella produzione compositiva contemporanea, si svolgerà in Laguna dal 17 al 26 settembre 2021. A Kaija Saariaho sarà dedicata la giornata inaugurale del 17 settembre con la cerimonia di consegna del Leone d’Oro (Ca’ Giustinian, ore 12.00) e il concerto di apertura eseguito da Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia diretti da Ernest Martinez-Isquierdo (Teatro La Fenice, ore 20.00). In programma la prima esecuzione italiana di "Oltra Mar", per coro e orchestra, composto dalla musicista finlandese nel 1999, e la prima esecuzione italiana di un lavoro orchestrale di Hans Abrahamsen del 2011, basato sull'orchestrazione dei Children’s Corner di Claude Debussy. Come recita la motivazione della Biennale: "Saariaho sarà premiata in particolare proprio per 'Oltra mar' (Attraverso il mare, in francese), considerato un capolavoro assoluto con la sua scrittura armonica complessa ma trasparente e la sintesi di colori orchestrali inediti e metamorfici di ascendenza impressionista. Fra i maggiori compositori viventi e uno dei più eseguiti  al mondo - prosegue la motivazione - Saariaho ha il dono della potenza e dell'immediatezza e genera affreschi acustici inediti e narrazioni sonore originali".

 
L'ensemble Neue Vocalsolisten
La cerimonia di consegna del Leone d'Argento ai Neue Vocalsolisten, fra i più rappresentativi ensemble vocali dediti alla musica contemporanea, si svolgerà, invece, il 20 settembre nella Sala  delle Colonne di Ca' Giustinian, sede della Biennale (ore 12.00). "I sette solisti d’eccezione che lo compongono - Johanna Vargas, Susanne Leitz-Lorey, Truike van der Poel, Daniel Gloger, Martin Nagy, Guillermo Anzorena, Andreas Fischer - hanno formato un ensemble che è anche laboratorio sperimentale sulla drammaturgia vocale, gruppo aperto di discussione sulle tecniche vocali contemporanee e sul significato del canto d'insieme nella sua prospettiva storica e potenzialità futura. Per grandi compositori quali Salvatore Sciarrino e Georges Aperghis, i Neue Vocalsolisten rappresentano un laboratorio vivente per la voce e per le più ampie e articolate tecniche vocali, una palestra straordinaria che conduce alla scrittura operistica". Il 19 settembre, al Teatro alle Tese all’Arsenale (ore 16.00), l'ensemble presenterà due prime esecuzioni assolute: un lavoro per voci ed elettronica del compositore americano George Lewis, commissione della Biennale Musica, e un lavoro di teatro vocale in concerto per sei voci soliste del compositore russo Sergej Newski. La realizzazione e l’esecuzione dell'elettronica sarà a cura del CIMM (Centro d’Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia). Saariaho (Helsinki, 1952) è fra i maggiori esponenti di  una generazione di compositori finlandesi che ha influenza internazionale. Ha studiato composizione a Helsinki, Friburgo e Parigi, dove vive dal 1982. I suoi studi e le sue ricerche all’IRCAM hanno influenzato molto la sua musica con quella caratteristica tessitura rigogliosa e misteriosa, spesso creata combinando musica dal vivo ed elettronica. Anche se larga parte del suo catalogo abbraccia lavori da camera, dalla metà degli anni Novanta ha affrontato sempre più spesso organici allargati e ampie strutture come le opere "L'Amour de Loin", "Adriana Mater" ed "Emilie".

È proprio attorno alle opere che fiorisce la sua produzione vocale: "Château de l’âme" (1996), "Oltra mar" (1999), "Quatre instants" (2002), "True Fire" (2014). 
L’oratorio "La Passion de Simone", sulla vita e la morte della filosofa Simone Weil, viene eseguito al festival internazionale di Sellars New Crowned Hope nel 2006/07. La versione da camera debutta con "La Chambre aux echos" al Bratislava Melos Ethos Festival nel 2013. Saariaho ha ricevuto i maggiori premi in composizione: Grawemeyer Award, Wihuri Prize, Nemmers Prize, Sonning Prize, Polar Music Prize. Nel 2018 riceve il BBVA Foundation’s Frontiers of Knowledge Award. Intanto continua a collaborare con il teatro. "Only The Sound Remains", il suo più recente lavoro operistico in collaborazione con Peter Sellars, ha debuttato ad Amsterdam nel 2016. Lo stesso anno, la sua prima opera "L'Amour de Loin" debutta in un nuovo allestimento al Metropolitan Opera di New York con la regia di Robert Le Page. Il Park Avenue Armory e la New York Philharmonic celebrano la sua musica orchestrale accompagnata da interventi visivi. Nel febbraio 2017 il ritratto che il Festival Presences di Radio France le dedica anima Parigi. La sua nuova opera, "Innocence", debutterà nel luglio 2021 al Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence.

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