Un hotel da favola? Il Pan Deï Palais di Saint-Tropez

Quando un hotel racconta (diventa) una leggenda o addirittura una favola. Letteratura e cinema hanno dedicato alcune opere proprio a questa speciale e particolare "collezione". La meraviglia e l'amore sono i protagonisti assoluti delle sceneggiature, non sempre a lieto fine, di questo filone.  
"Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson e "Marigold Hotel" (ambientato nella patria di Gandhi che come vedremo è parte integrante della storia che stiamo per raccontare) firmato da John Madden sono tra gli esempi più recenti di come le sale e le mura di un albergo possano diventare il tema conduttore della narrazione. In questa "collection" ideale un posto speciale se lo ritaglia un indirizzo di Saint-Tropez, nel tratto della Costa Azzurra più glamour e modaiolo degli anni Cinquanta-Sessanta. L'hotel è il Pan Deï Palais con la sua facciata color ocra che custodisce ancora oggi una storia d'amore unica e speciale. La seguente: "Nel 1835 un generale francese, Allard, innamoratosi durante una missione di una principessa del Punjab di nome Bannu Pan Deï, lo fece costruire come pegno d’amore vivendo qui con la sua sposa. La coppia crescerà in questa casa cinque bambini e Allard, figura storica del luogo, risiederà in questa residenza sino alla sua morte, nel 1884. Si deve a l'imprenditore Stéphane Courbit la trasformazione della casa in un hotel di lusso dove, ancora oggi, è un po’ come trovarsi nel palazzo di un maharaja, con un giardino esotico e camere poste sotto la protezione di divinità indù. La Spa e lo hammam promettono serenità e benessere.

Sotto i baldacchini dei letti balinesi si godono i momenti di relax accanto alla piscina, che di sera diventa un lounge bar dove bere qualche cocktail". 
Siamo a soli cinquanta metri da Place de Lices, cuore pulsante di questo famoso "villaggio" marinaro, a pochi passi dal "piccolo porto con le case dai toni gialli e arancioni immortalati dai pennelli di Signac o di Matisse, e rivelatosi al mondo proprio con l’arrivo della sua 'musa' più chic, Brigitte Bardot". Un'epoca di notti sfrenate in cui lo champagne scorreva a fiumi sulla Costa Azzurra e nei saloni degli yachts miliardari ancorati al largo, in mare. Ma la favola del Pan Deï Palais sembra quasi non essersi accorta di tutto questo trambusto. Sempre aperto - anche in questo difficilissimo  2021 - e scrigno di appena dieci camere e 2 suites, sembra voler conservare e preservare il fascino della sua romanticissima origine.

Oggetto di un intervento del designer Christophe Tollemer e rinomato anche per il suo ristorante "Dolceva" improntato ad una rivisitazione della cucina italiana, questo indirizzo - Gruppo Airelles e affiliazione Relais & Chateaux - è uno dei più "segreti" e ricercati della riviera del Sud della Francia. Le atmosfere della tradizione orientale permeano spazi comuni, stanze e arredi. Il personale è in costume indiano. La memoria dei luoghi (anche nei giardini) è palpabile ad ogni passo. Tutto in una cornice intima, quasi familiare. Privacy e bellezza. A ben guardare anche "Marigold Hotel" (le tradizioni dell'accoglienza in India) e "Grand Budapest Hotel", seppure in ambienti e epoche diverse, narrano una storia (storie) d'amore o come un sentimento travolgente possa nascere (o anche morire). Vince la vita e sembra quasi che anche un albergo riesca ad esaltarne i momenti più magici e autentici. La favola del generale e della sua sposa-principessa indiana continua a essere raccontata a Saint-Tropez

                                                                                                        a cura di Daniele Vaninetti

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Photo relaischateaux.com e Saint-Tropez Tourisme                                                                 

Hôtel Le Pan Deï Palais
52, rue Gambetta
83990 Saint-Tropez
Tél. 04 94 17 71 71.
www.airelles.com/fr
Relais & Chateaux