J.K. Place Roma: "viaggio" nel cinema di Alberto Sordi


In occasione della mostra "Alberto Sordi: 1920-2020", che celebra il centenario dalla nascita del grande attore de "I vitelloni" e di "Un borghese piccolo piccolo", J.K. Place Roma invita a concedersi una fuga nella Capitale per scoprirla in modo inedito attraverso gli occhi e i luoghi del cuore dell’Albertone nazionale.
Fino al 31 gennaio 2021, gli ospiti del luxury boutique hotel di Campo Marzio potranno approfittare di tour privati per visitare la casa-museo di Sordi vicino alle Terme di Caracalla, all’interno dei cui ambienti è stata allestita un’esposizione (
curata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta) senza precedenti: abiti, oggetti di scena, fotografie, documenti esclusivi, video e curiosità portano alla luce la sfera privata del protagonista di tanti film-simbolo della romanità nella Commedia all’italiana. L’experience prosegue approfondendo il rapporto strettissimo di Sordi con la città natale - divenuta negli anni parte integrante della sua filmografia - durante una passeggiata nella zona del Ghetto di Roma, indimenticabile cornice di pellicole come "Un Americano a Roma" e "Il Marchese del Grillo". Non manca un omaggio all’universo culinario italiano, immortalato da Sordi in scene divenute un cult nell’immaginario collettivo. Il menu del ristorante J.K. Café - aperto anche agli ospiti esterni - si arricchisce, infatti, con il piatto "Maccarone Me Te Magno", reinterpretazione dello chef Michele Ferrara del piatto assurto alla fama nazional-popolare grazie al personaggio di Nando Mericoni in "Un Americano a Roma".


Il cocktail "Lo Sceicco Bianco", creato ad hoc dal bartender Antonio Napolitano, celebra invece il doppio centenario che nel 2020 accomuna l'attore all'amico Federico Fellini, che lo diresse per la prima volta nel film omonimo. Visitabile sino al 31 gennaio 2021 la mostra "Il Centenario - Alberto Sordi 1910-2020" è allestita nella villa romana dell’attore, in piazzale Numa Pompilio, nascosta nel verde di Caracalla. La residenza apre al pubblico per la prima volta. Progettata negli anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici, è lo scenario eccezionale che permette ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana di un artista che ha saputo rappresentare desideri, speranze e amarezze dell’Italia del Novecento. Grazie all’impegno e alla volontà di Aurelia Sordi, sorella di Alberto, la villa che fa parte del patrimonio storico della città, è stata trasformata in mezzo prezioso per la diffusione e la promozione della cultura.


Si corona così un percorso di tutela e valorizzazione che rende questo bene finalmente visitabile dal pubblico. Proprio per valorizzare la storia di questa casa, si è cercato di rispettare gli ambienti, che sono rimasti intatti dopo la morte dell’attore, così come lui li aveva voluti e vissuti, facendoli dialogare con la proposta espositiva che si snoda tra la casa e il giardino. Oltre alla villa, il Teatro dei Dioscuri ospita una seconda sezione della mostra con un importante focus su "Storia di un italiano", il programma tv degli anni Settanta a cui Sordi era particolarmente affezionato. L'iniziativa è promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi con Roma Capitale e con Regione Lazio e il riconoscimento del ministero dei Beni Culturali (direzione generale Cinema e Audiovisivo) e della Soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio. Patrocinio di Siae con il sostegno di Luce Cinecittà, Acea, Banca Generali Private. 


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Photo J.K.Place Rome, LHW e Alberto Sordi pagina Facebook