ArtDate 2020, a Bergamo riflessioni e mostre sul dono


Dal 12 al 15 novembre 2020 Bergamo ospita la decima edizione di ArtDate, festival organizzato da The Blank Contemporary Art, il principale network italiano dedicato all’Arte e alla Cultura Contemporanea. Diventata nel corso del tempo un punto di riferimento capace di avvicinare e promuovere l’arte contemporanea, la manifestazione presenta numerose novità̀ di rilievo, focalizzandosi questa volta sulla tematica del dono, ponendo l'attenzione sull’accessibilità e introducendo la riflessione sui riti che rafforzano la socialità.
David Kamp, Himalaya. Sound recording
Per quattro giorni, Bergamo torna a essere fulcro dell’arte contemporanea con oltre 30 appuntamenti tra mostre, conferenze, talk - tutti a ingresso libero - diffusi in città, un regalo alla comunità in un anno che l'ha vista al centro dell’emergenza sanitaria. ArtDate si apre giovedì 12 novembre, alle ore 19, con la conferenza del giornalista e scrittore Massimo Fini, il cui intervento verte su una lettura del tema del dono, approfondito sia sotto il profilo economico che antropologico. Il giorno dopo, alle ore 19 a Palazzo della Ragione, apre la mostra Il "Dono. Sulla vita e la morte" (The Gift. On Life and Death). L’esposizione, curata da Stefano Raimondi, riflette su cosa significhi oggi donare e come il dono abbracci i due estremi dell’esistenza umana, la vita e la morte, attraverso le opere di artisti internazionali, quali Alberto Garutti, Felix Gonzalez-Torres, Namsal Siedlecki, Andrea Mastrovito, Matilde Cassani, Andrea Romano e Jonathan Monk, protagonista dell’annuale Benefit, per il quale ha creato Shelf life, una serie inedita di tele che vengono vendute per raccogliere fondi a sostegno delle attività dell’associazione.

Massimo Fini (Photo Blank Contemporary Art/Facebook)
La mostra è organizzata in collaborazione con diverse associazioni di volontariato che, attraverso la mediazione di CSV (Centro di Servizio per il Volontariato, Bergamo), richiedono al visitatore di donare una piccola parte di tempo a supporto della comunità. 
Il team di mediatori culturali di The Blank LISten Project, esperti nella narrazione dell’arte contemporanea in Lingua dei segni italiana, renderà la mostra accessibile ai non udenti attraverso audio-videoguide in LIS. Sabato 14 novembre si apre con la performance Silenziose Tracce organizzata dal dipartimento educativo di The Blank, a cura di Laboratorio Silenzio e in collaborazione con Accademia Carrara e GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo). Si tratta di una performance che offre un’esperienza di silenzio condiviso e d i riconnessione con il paesaggio. I partecipanti, dotati di cuffie antirumore, vengono condotti in una camminata silenziosa per le vie della città e le sale dei due musei, riscoprendo così lo spazio che li circonda e lasciando un segno del loro passaggio attraverso piccole azioni performative.

Photo Blank Contemporary Art/Facebook
Nel pomeriggio è previsto il consueto appuntamento con Galleries Time durante il quale alcune gallerie bergamasche e project space inaugurano iniziative appositamente concepite sul tema del festival. La giornata prosegue, alle ore 19, con l’apertura, nello spazio dell’Ex Ateneo in Città Alta, della mostra "The Act of Seeing With One's Own Eyes", a cura di Ed Atkins, che presenta lavori del padre del cinema sperimentale Stan Brakhage (1933-2003) e di David Kamp (1982). Fino al 6 gennaio 2021 il percorso espositivo, diviso in due parti, propone il celebre film muto (in 16 mm) di Stan Brakhage nel quale il regista americano documenta le attività dei patologi forensi nell'Ufficio Allegheny Coroner a Pittsburgh nel 1971, e una traccia di effetti sonori composta dal musicista tedesco David Kamp che dialoga in perfetta sincronia con le immagini della pellicola. La prima parte della giornata di domenica 15 novembre è dedicata alla presentazione dei libri "Inferni. Parole e immagini di un'umanità al confine" di Giovanna Brambilla e "Metafotografia 2. Le mutazioni delle immagini" a cura di Mauro Zanchi e Sara Benaglia. ArtDate si chiude al Teatro Sant’Andrea, in Città Alta (ore 17), con il talk "Arti performative e Lingua dei Segni: riflessioni sulla comunicazione visiva", a cura di The Blank LISten Project, che introduce una riflessione sulla Lingua dei Segni e sul suo rapporto con le pratiche performative, teatrali e di Visual Vernacular, coinvolgendo alcuni dei principali professionisti nell’ambito della cultura accessibile. Il Festival ArtDate è frutto di un'intesa culturale con il Comune orobico volta alla promozione e alla valorizzazione di Bergamo come città d'arte e cultura. E' supportato dalla Regione Lombardia e riconosciuto dalla piattaforma EFFE - Europe for Festival, Festivals for Europe - per la sua qualità artistica, il coinvolgimento della comunità locale e al contempo il suo respiro europeo.