Musicisti di strada, il Ferrara Buskers Festival (limited)

Un festival, la sua città e tanta voglia di musica. "E' molto significativa - dichiara il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - la conferma di una manifestazione come il Ferrara Buskers Festival in un anno così difficile. Si tratta di un segnale di ripresa che deve dare coraggio a tutto il settore dello spettacolo e della cultura, tra i più penalizzati dalla pandemia. La cultura e i saperi saranno tra i pilastri della ripartenza dell’Emilia-Romagna: rappresentano opportunità di lavoro, promozione dei territori e un valore sociale che non vogliamo disperdere”.

Dal 26 al 30 agosto 2020 torna il Ferrara Buskers Festival, la rassegna internazionale del Musicista di Strada giunta alla sua 33^ edizione, che si fa portavoce del messaggio di speranza che forse solo la musica riesce a trasmettere. Stefano Bottoni, ideatore e direttore artistico, e Rebecca Bottoni, presidente della manifestazione, hanno pensato a un programma più snello, che tenesse conto di alcune limitazioni di fruizione per garantire l’assoluta sicurezza degli artisti e del pubblico. Quindi, quella del 2020 sarà una "limited edition" ma davvero speciale e curata nei dettagli come non mai, a partire da una proposta musicale di altissima qualità con le migliori 15 buskers band d’Europa, selezionate tra oltre 700 richieste, che suoneranno in 5 location storiche della città: il Giardino di Palazzo dei Diamanti, il Cortile di Palazzo Crema, il Chiostro di San Paolo, il Cortile del Castello Estense e il Giardino di Palazzo Roverella. I protagonisti della kermesse saranno gli esordienti Beranger (Australia, Francia), Giorgia Job (Italia), Hot Club Du Nax (Italia, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Inghilterra), Level Spaces (Brasile, Australia), Sissos (Australia) ai quali si uniranno AmbraMarie (Italia), Cosmonautix (Germania, Ucraina, Kazakistan, Bulgaria), Daiana Lou (Italia), Enrico Cipollini Duo (Italia), Marco Sbarbati Duo (Italia), Rupert’s Kitchen Orchestra (Germania), The Orange Beat (Italia, Olanda), The Trouble Notes (Stati Uniti, Regno Unito, Austria), Tribubu (Costa d’Avorio, Spagna) e Tutto Good Trio (Francia). Il festival sarà preceduto - martedì 25 agosto - da una preview a Comacchio (FE). La serata si aprirà alle 19 con il concerto nell’incantevole scenario della Salina e proseguirà, dalle 21.30 a mezzanotte, nel centro della cittadina sul Delta del Po: i musicisti si esibiranno in luoghi particolarmente suggestivi come l’area di Palazzo Bellini e la piazzetta retrostante, i Trepponti, la piazza Museo del Delta Antico e la Manifattura dei Marinati.

Lucio Dalla a Ferrara nel 1989 (Fondazione Lucio Dalla)
L’inaugurazione si terrà ufficialmente a Ferrara mercoledì 26 agosto con una serata di totale apertura alle arti. Tra le 18.00 e le 19.00 i musicisti incontreranno il pubblico in una serie di aperitivi nei locali della città estense a cui seguirà l’esibizione pop up event di Raffaele Kohler, il trombettista milanese che, nei giorni del lockdown, suonava "O mia bela Madunina" dietro le finestre di casa sua. Le persone potranno assistere agli spettacoli prenotando il pass giornaliero sul sito ferrarabuskers.com (€10,00 con Buskers kit in omaggio) che darà accesso ad un’unica location per assistere ai 3 concerti in programma la serata scelta. I musicisti, come da tradizione, si esibiranno senza compenso, ad eccezione delle offerte che riceveranno direttamente nel loro cappello. Il Ferrara Buskers Festival si chiuderà domenica 30 agosto con i concerti dei buskers d’Oltreoceano che, non potendo partecipare fisicamente, eseguiranno i loro brani in streaming, trasmessi dal salotto live dal Castello Estense sulle piattaforme social della rassegna. L’utilizzo delle nuove tecnologie sarà una delle caratteristiche dell’edizione 2020, per consentire a un più vasto numero di persone di seguire le performances degli artisti. Al sito internet della manifestazione (www.ferrarabuskers.com) si affiancheranno i canali social di Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, oltre alla piattaforma blog di medium.com (medium.com/ferrara-buskers-festival) su cui leggere approfondimenti, storie, rassegna stampa e molto altro. Tutti i filmati, le testimonianze e le fotografie andranno ad arricchire l’archivio multimediale, il più grande al mondo dedicato agli artisti di strada. "Decidere di organizzare il Ferrara Buskers Festival anche in un anno così complicato - afferma Rebecca Bottoni - rappresenta... una sfida decisamente difficile ma importante per proporre nuovi modelli di offerta culturale. Sarà un’edizione caratterizzata da un format inedito per reagire in modo propositivo a quanto è successo in questi mesi e per non rinunciare all’aspetto umano, seppur circoscritto a un ristretto numero di spettatori".


Ferrara 2019 (Photo Ferrara Buskers Festival)
Ferrara Buskers Festival è organizzato dall’omonima associazione col patrocinio del Comune di Ferrara, del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, della Camera di Commercio di Ferrara, col sostegno di HERA. Media partner Berlino Magazine e Radio Bruno. Il progetto nasce nel 1987 da un’idea Stefano Bottoni, ancora oggi direttore artistico della manifestazione. Amante della musica e musicista a sua volta, dopo un viaggio a New York ha capito quanto sia importante valorizzare la figura del musicista di strada - il busker, appunto - le cui esibizioni sono spesso vietate in molte città del mondo. La sua intuizione è stata quella di dare al festival un respiro internazionale: in questi anni, infatti, sono arrivati a Ferrara centinaia di artisti da tutto il pianeta, desiderosi di condividere la loro arte. Da segnalare, nel 1989, la partecipazione in incognito di Lucio Dalla, che volle accogliere l’invito di Bottoni, esibendosi con il suo clarinetto tra lo stupore della folla.