Bellezza, aperti i tesori di Villa Carlotta. Lago di Como

Villa Carlotta a Tremezzina, sulle rive del Lago di Como, arricchisce il percorso di visite con l’apertura della Torretta, dell’Uliveto e dell’Oratorio Sommariva oltre alla mostra "Lombardia, un tesoro di biodiversità". L’edificazione della Torretta risale all’inizio dell’Ottocento, su iniziativa di Giovanni Battista Sommariva: si trattava di un’architettura di gusto romantico, costruita nel giardino vecchio, in seguito circondata da arbusti durante il periodo Sassonia-Meiningen.

Recuperata nel 2010, la Torretta è ora adibita a spazio espositivo: fino alla chiusura della stagione (8 novembre) si può visitare la mostra "Lombardia, un tesoro di biodiversità". Dieci pannelli divulgativi avvicinano i visitatori alla conoscenza di tesori naturali spesso nascosti per contribuire a tutelare il patrimonio di biodiversità che il territorio lombardo regala. Conoscere la bellezza che ci circonda è il primo passo per stimolare la curiosità di scoprire luoghi e paesaggi e di fruirne in modo consapevole e attento. La mostra rientra nel progetto Life IP Gestire 2020 che ha come obiettivo principale quello di proteggere specie ed habitat di importanza comunitaria presenti dentro (ma anche fuori) i siti della Rete ecologica europea Natura 2000. Recuperato nel 2014, l’Uliveto racconta, invece, la vocazione agricola di Villa Carlotta: in quest’area è stato ripristinato un antico uliveto su terrazzamenti con un edificio una volta adibito a stalla ed oggi trasformato in struttura di accoglienza. Qui l’aspetto del parco cambia: le specie presenti, oltre a quelle coltivate, come olivi ed ortaggi, sono quelle che caratterizzano il tipico paesaggio lariano, quello dei terrazzamenti agricoli. Nei prati attorno agli ulivi si trovano erbacee tipiche del clima del lago.


In questa zona l’Ente Villa Carlotta organizza attività educative su aspetti legati alla sostenibilità ambientale. In questo contesto è stata creata una piccola collezione di alberi da frutta e di ortaggi per evidenziare il concetto di biodiversità agroalimentare legato al paesaggio del Lago di Como. L’uliveto è un esempio di recupero e di conservazione del paesaggio, di usanze, di coltivazioni e di piante un tempo molto più diffuse, reso possibile grazie al progetto “Radici per il futuro” di Fondazione Cariplo. L’Oratorio Sommariva, la chiesa di Villa Carlotta, è un tesoro d’arte ottocentesca rimasto chiuso per decenni e riaperto al pubblico nel 2016 dopo un importante restauro voluto e finanziato dalla Diocesi di Como - proprietaria della cappella - e realizzato dalla Accademia di Belle Arti Aldo Galli Ied di Como nell’arco di due anni. La chiesa che oggi vediamo è frutto della ricostruzione avvenuta nel 1855 su progetto dell’architetto Giacomo Moraglia che realizzò una struttura in stile tardo-neoclassico su una preesistente cappella dedicata a san Francesco Saverio.


La riedificazione fu voluta da Emilia Sommariva Seillère. L’opera più significativa della cappella è il Monumento Funebre di Giovanni Battista Sommariva, collocato sulla parere destra e realizzato da Pompeo Marchesi tra il 1827 e il 1828. Importanti i bassorilievi e le statue di Benedetto Cacciatori, le sculture di Gaetano Manfredini e Alessandro Puttinati, il cancello della balaustra dell’altare, opera del cesellatore Giovanni Bellezza e gli affreschi monocromi che decorano la volta, dipinti da Raffaele Casnedi. Per tutto il mese di agosto, sarà possibile visitare l’Oratorio Sommariva all’interno del programma di visite guidate: il venerdì dalle 14.00 alle 16.00, il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 16.00. Il parco di villa Carlotta, con circa 8 ettari visitabili, è un luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l'armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul lago di Como. Quasi un campionario dello sviluppo dell'arte dei giardini, dalle impostazioni scenografiche e prospettiche del giardino all'italiana, passando per l'emozione di una natura pittoresca, aspra e selvaggia dell'epoca romantica, per arrivare alla libertà compositiva del paesaggismo contemporaneo. Senza dimenticare il piacere per l'esotico, il mediterraneo e il giardino orientale. Il Giardino all'italiana, con le sue alte siepi a taglio geometrico, i parapetti a balaustrate, le statue e i giochi d’acqua è stato realizzato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Le cinque terrazze di ispirazione rinascimentale ospitano aiuole geometriche, piccole peschiere, nicchie e fontane. Basta percorrere la scalinata a tenaglia per incontrare molte sorprese botaniche. Del periodo romantico, è ancora percepibile la struttura del Giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione. Progettato per stupire ed emozionare il visitatore, si estende su una superficie più ampia rispetto  quello all'italiana e lo circonda. Sul lato occidentale, il "giardino vecchio", con alcuni platani monumentali, conferisce un gusto squisitamente romantico all'ingresso di questa parte del parco. Sul lato orientale, una serie di "scenografie" messe in atto grazie all'uso sapiente di portamenti, tessiture, volumi delle piante conferisce un aspetto quasi teatrale ai vari ambienti. 

Villa Carlotta
Via Regina, 2
Tremezzina (CO) 
Tel. +39 (0) 0344 40405
www.villacarlotta.it