Praga 1989: 30 anni di libertà. Luoghi, eventi e fatti

In ricordo di un passato doloroso e sanguinoso ma soprattutto in omaggio ai successivi 3 decenni di pace e libertà, ecco una nuova pubblicazione per un itinerario della memoria a Praga, tra monumenti, luoghi-simbolo e celebrazioni. Passata alla storia come la Rivoluzione di Velluto (perché gentile, pacifica), la rivolta di fine 1989 a Praga è un capitolo decisivo nella storia dell’intero Paese. Scoppiata nell’allora Cecoslovacchia, portò alla caduta del comunismo e, attraverso diverse fasi, all’indipendenza della Repubblica Ceca, così come la conosciamo oggi.

A 30 anni da quelle manifestazioni anti-regime che stravolsero prima le strade della città e poi l’assetto europeo, Praga è oggi una capitale libera, pacifica, vitale, democratica, bellissima e sicura. In occasione del trentesimo anniversario di quella storica svolta, sono in programma numerose iniziative culturali, celebrative e popolari. Sono raccolte tutte - insieme a un excursus storico e a itinerari turistici a tema - nella nuova brochure PRAGA 1989: 30 ANNI DI LIBERTA’-LUOGHI, EVENTI E FATTI, disponibile in inglese e tedesco. Nella brochure viene sintetizzato con chiarezza e semplicità un lungo processo di democratizzazione che tutto fu tranne che semplice. Molte le citazioni, anche fuori dai confini della Cecoslovacchia, fino alla rivoluzione vera e propria in cui sfociarono le precedenti rimostranze pacifiche represse dal regime.


Questa prima parte storica e sociale è corredata da belle foto in bianco e nero. Segue un nutrito calendario di tutte le iniziative, già in programma, dedicate a temi come la caduta della Cortina di ferro, la ricerca della verità, arte e rivoluzione, le strade di Praga nel novembre 1989, la tecnologia al servizio della dittatura, gli architetti della rivoluzione, scontri e preghiere, la propaganda nella fotografia… Non solo mostre, ma anche appuntamenti musicali, monumenti aperti, feste, rievocazioni, teatro, installazioni, processioni e parate. Soprattutto, però, la brochure si propone come una guida alla Praga dell’epoca e conduce, 30 anni dopo, alla scoperta di quelli che furono i luoghi salienti della Rivoluzione di Velluto: dal campus universitario Albertov (da cui mosse il corteo studentesco per la libertà di pensiero e il diritto alla cultura) alla piazza intitolata a Vaclav Havel, passando per il Castello dove si insediò il nuovo presidente della Cecoslovacchia, per la piazza intitolata a Jan Palach (lo studente che nel 1969 si diede fuoco per protestare contro l’occupazione comunista del Paese), per il grande spazio aperto di Letna (dove il 25 novembre 1989 si riunirono oltre 800 mila persone per chiedere elezioni libere, pluralismo politico e la caduta del governo comunista) e per altri luoghi-simbolo noti e meno noti.


A chiusura della brochure, una galleria dei protagonisti del cammino verso la democrazia, a partire naturalmente da Vaclav Havel, ognuno presentato con la propria biografia, la propria storia, il proprio personale contributo alla pace e la libertà di cui la Repubblica Ceca gode da 30 anni. La panchina di Vaclav Havel - installazione composta da due poltroncine in legno ai lati di un tavolino costruito attorno a un albero - fa parte di un grande progetto commemorativo avviato dall’ambasciatore ceco negli Stati Uniti Petr Gandalovich, insieme all’architetto e designer Borek Sipek. Invito al dialogo e alla riflessione nello spirito di Havel, le panchine da qualche anno vengono collocate nei giardini di mezzo mondo. Il prossimo 13 novembre sarà inaugurata quella di Milano, nel cortile Legnaia dell’Università Statale.