Milano Design Week/2 Umbria: le macerie e il futuro


C’è il grigio, memoria della pietra urbana della Basilica di San Benedetto a Norcia, e poi ci sono i colori esplosivi della fiorita sul Pian Grande. A Milano, l’Umbria si presenta con “Canapa Nera, Guardavo le macerie e immaginavo il futuro”, l’installazione realizzata dalla Regione in occasione del Fuorisalone 2018.
Il progetto artistico, che verrà esposto nell’ambito di Interni House in Motion all’Università degli Studi dal 16 al 28 aprile, è stato recentemente presentato in anteprima durante Expo Casa a Umbria Fiera a Bastia Umbra da Paolo Belardi, direttore dell’Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci e coordinatore del concept Canapa Nera, Lucio Caporizzi, direttore alla programmazione europea della Regione Umbria, Gabriella Del Signore, managing director di Ghénos Communication, la stilista/artista Daniela Gerini, Glenda Giampaoli, direttore del Museo della Canapa e l’ingegnere dell’ABA Matteo Scoccia.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia e la designer Daniela Gerini con il supporto tecnico del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’azione di branding territoriale intrapresa da anni dalla Regione Umbria per valorizzare e sostenere i propri asset produttivi e combattere gli effetti del terremoto del 2016. Ed è proprio la maceria ciò da cui (ri)partire per attivare il processo di ricostruzione del valore della comunità umbra. Non solo una riedificazione di case e chiese, ma anche il tentativo di non disperdere tutto ciò che resta dopo la scossa e al contempo è ciò che era prima della scossa, ultima traccia concreta che conserva in sé un’identità e che rischia di andare perduta.


Un mix alchemico composto dai ricordi custoditi dalle macerie dei muri e dalle speranze che vibrano nelle fibre della canapa del fiume Nera. A Bastia Umbra è stata inoltre inaugurata l’installazione artistica ARTquake "Samuel ha un anno", un progetto di comunicazione della Regione Umbria dedicato agli eventi sismici del 2016, grazie all’idea dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia in collaborazione con Sistema Museo, Casa di Reclusione di Spoleto e Comune di Spoleto. I visitatori di Expo Casa 2018 infatti, subito dopo l’ingresso, si troveranno immersi nell’atmosfera crepuscolare di un borgo ideale, composto da 10 microcase (ideate da un’équipe di giovani artisti dell’Accademia e realizzate dalla falegnameria della Casa di Reclusione con immagini del fotografo Marco Giugliarelli e testi di Cristiana Mapelli) per rimarcare la necessità di affrontare i temi della ricostruzione post-sismica mediante l’uso di materiali tradizionali, come il legno e la canapa, rinnovati dalla forza evocativa dello sguardo. E da quella cultura dell’abitare che, in Umbria, è millenaria.