“À la recherche du bijou perdu”. L'Arabesque, Milano


Da non perdere: è aperta sino al 31 dicembre 2017 all'Arabesque, il cult store nel cuore di Milano nato dall’estro creativo di Chichi Meroni, la mostra “À la recherche du bijou perdu”. Oltre 250 pezzi originali, raccolti nell'Arabesque Design Gallery, raccontano la storia della bijout’tie dagli anni Venti agli anni Ottanta, quando un bijoux poteva essere prezioso e raffinato come un pezzo di alta gioielleria.
Nomi come Trifari, Joseff of Hollywood, Miriam Haskell, Schiapparelli, Renè Mittler, Auguste Bonazz, Mittler, Eisenberg, Lina Baretti, Ettore Sottsass, Coppola & Toppo (presenti anche due modelli di borsine create per Jacqueline Kennedy Onassis) insieme a KTF e Gripoix, una delle maison - quest'ultima - più antiche di Francia, fondata nel 1890, che ha prodotto pezzi straordinari per marchi come Chanel, Lanvin, Paul Poiret, Givenchy e Yves Saint-Laurent. Solo per citarne alcuni. E proprio di Yves Saint-Laurent sono alcuni dei gioielli e tutti i disegni originali esposti che scandiscono il ritmo di questo percorso suddiviso per temi e che rappresenta “la storia del bijou nella storia”. Da qui trae ispirazione questo che vuole essere un vero e proprio viaggio nella cultura della bijout'tie, come racconta Chichi Meroni: “Prima della fine di quest’anno, che ha visto dedicare a lui i musei di Parigi e Marrakech, ho desiderato ricordare, con un tributo, Yves Saint Laurent, lo stilista che più di tutti ha influenzato la moda contemporanea con le sue creazioni, i suoi colori e la fantasia senza fine. Ho immaginato la ricerca che YSL ha svolto a sua volta per dare vita alle sue meravigliose creazioni. E’ da lì che sono risalita a quella fuggevole idea ricreando mondi legati a quegli schizzi. Forse YSL aveva per le mani un sautoir di Gripoix o una broche di Joseff of Hollywood o un 'clamper bracelet' in bachelite del 1920.

Un mondo che lui ha osservato e che forse ha ispirato il suo magnifico genio". Un omaggio alla bellezza del recente passato che fa risplendere ancora quella di oggi e che conferma come il Novecento abbia proposto capolavori che vivono di luce propria, inarrivabili per fattura e stile. Accogliere e raccontare una nuova retorica della meraviglia attraverso un raffinato intreccio di elementi di rara bellezza è proprio il caleidoscopico universo de L’Arabesque, composto da pezzi di design degli Anni Cinquanta e Sessanta, affascinanti abiti vintage, collezioni contemporanee di abbigliamento ispirate a un’eleganza senza tempo, sfavillanti bijoux d’epoca, libri “introvabili” di design, moda e arte, fragranze Haute Parfumerie, servizi couture esclusivi. Il tutto accompagnato dal meglio delle ricette tipiche della cucina di una Milano dimenticata. Un vero e proprio punto di ritrovo e di scoperta per tutti gli amanti di arte, moda, design e ottima cucina inaugurato il 29 settembre 2010 e nato dall’estro geniale di Chichi Meroni, autentica protagonista dei luoghi e degli eventi della cultura meneghina, cresciuta tra moda e design frequentando fin da ragazza le personalità più creative e brillanti che hanno contribuito a fare la storia di Milano.
Chichi Meroni
La ricerca attenta e lo slancio creativo di Chichi Meroni si ispirano all’etimologia del termine “Arabesque” (parola impiegata per definire le straordinarie figure ornamentali moresche che rappresentano forme stilizzate di piante ed animali) e ne traducono il concetto in una vivace e visionaria trama dove i sogni si trasformano in realtà: uno scrigno prezioso composto da diversi ambienti, dove occhi "assetati" di cose belle possono finalmente (ri)posarsi e indugiare sulle molteplici creazioni esposte e dove i sensi hanno l’opportunità di esplorare emozioni dimenticate e nuove suggestioni. Un petit salon de curiosités che ospita colori, profumi, sapori, forme, giochi di luci e ombre, opere d’arredo, libri, tessuti, abiti e accessori unici nel loro genere. Un lifestyle de rêve che interrompe il quotidiano arricchendolo con straordinarie identità d’epoca, per celebrare attraverso la sua estetica visionaria il legame intramontabile tra moda, design e gourmandise. E ora la mostra "À la recherche du bijou perdu", quasi a suggellare un mondo che fa dell'incanto il suo primo filo conduttore. Per riproporne alcune delle "pagine" più importanti.




"A la recherche du bijou perdu"
L’Arabesque Design Gallery
L’Arabesque
Largo Augusto 10 Milano
Sino al 31 dicembre 2017 
Orari:
dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 19.00
domenica dalle 11.00 alle 19.00