Vitae, la Guida Vini 2018 dei sommelier. Operosità

Nel segno di Luigi Veronelli, il grande maestro che ha saputo raccontare e valorizzare, tra i primi in assoluto, il vino italiano e le sue mille terre partendo dalla fatica degli uomini che lo producono. Alla presentazione della Guida Vitae 2018, il presidente dell'Ais (Associazione Italiana Sommelier), Antonello Maietta, lo ricorda - doveroso omaggio - all'inizio e alla fine del suo intervento dentro il  The Mall di Milano. Che la nuova guida - 15 mila vini recensiti, regione per regione, più altri 2.500 schedati nella nuova App dell'assoziazione - non ne faccia affatto mistero è testimoniato dalla frase che appare nell'ultima di copertina, una citazione proprio di Veronelli: "Guarda le mani di Picasso che disegna l'ala della colomba e riconoscile nelle mani di questi vignaioli".
E i vignaioli premiati, uno per ciascuna regione del Belpaese, sfilano sul palco dell'Ais a raccontare le loro storie e le loro fatiche oltre alla lungimiranza che, di generazione in generazione, di padre in figlio, viene tramandata e custodita come un tesoro. C'è il gotha delle etichette nazionali ma in prima fila l'Ais pone anche le piccole realtà che crescono, quelle, ad esempio, capaci di stupire i grandi con etichette da solo 500 bottiglie l'anno. E Maietta, attorniato dallo staff dell'Associazione, dà  spazio per le loro storie. Tutti momenti di vera vita vissuta, dal Nord al Sud d'Italia, Isole comprese. 
In realtà tutto ruota attorno a un trinomio: mani, vite e vino, in un rapporto intimo e inscindibile tra l’uomo e la terra raccontato anche nelle belle immagini che contraddistinguono la quarta edizione della guida . Maietta non ama i numeri ma le cifre hanno un loro peso: come detto, quindicimila etichette catalogate in rappresentanza di oltre duemila cantine sono presenti nelle pagine di Vitae 2018, a suo modo la "guida delle guide" per un settore in forte espansione nonostante la fragilità del sistema-Paese.


C'è un grande lavoro a monte, svolto da un vero esercito di degustatori che hanno preso in analisi oltre trentacinquemila campioni provenienti da tutta la Penisola. Una selezione difficile, svolta rigorosamente alla cieca, che ha evidenziato l’ulteriore crescita qualitativa del vino in Italia. Ventidue vini si sono aggiudicati il Tastevin, premio che l’Ais dedica alle etichette che, di anno in anno, meglio sanno rappresentare il proprio territorio di appartenenza, scelte tra quelle insignite delle Quattro Viti. Una classifica che diventa sempre più affollata, con punteggi medi che salgono, stimolando l’impegno dei degustatori. I nuovi simboli introdotti lo scorso anno - la Freccia di Cupido e il Salvadanaio - hanno riscosso consensi per l’immediatezza del messaggio: emozione al primo sorso e percezione di un valore che travalica i parametri di prezzo e tipologia. Centodue i vini che hanno colpito emotivamente all’assaggio e centosettantaquattro quelli segnalati per il loro plus valore.

Le pagine del corposo volume mettono in evidenza un’attenzione crescente verso le produzioni “green”, in cui sostenibilità ed etica produttiva danno origine a vini di grande originalità ed espressione qualitativa. Le immagini che arricchiscono la nuova edizione di Vitae celebrano il gesto manuale, il saper fare, con le mani protagoniste. Lavoro, forza, conoscenza, ma anche amore, convivialità e amicizia sono i sentimenti che emergono dagli scatti fotografici che impreziosiscono la pubblicazione. Al The Mall la presentazione di Vitae 2018 è stata una festa dell'orgoglio e della tradizione, della laboriosità e dell'eccellenza vitivinicola nazionale. Vincono, alla fine, le vite di quegli uomini e di quelle donne che fanno grande un Paese che non teme rivali quando sa produrre il meglio di sè grazie al supporto delle istituzioni pubbliche (cosa niente affatto scontata). Quasi un miracolo. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, vendemmia dopo vendemmia.
                                                                                                                  
                                                                                                                            Daniele Vaninetti

www.aisitalia.it