L'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo (Photo OPMC) |
Attesissima l'esibizione di Joshua Bell, violinista sempre sulla cresta dell'onda, ed è da star assoluta il programma della serata (13 ottobre) che lo vedrà assoluto protagonista con la direzione di Andrey Boreyko: musiche di Glazounov, Sibelius e Tchaikovsky in un crescendo che certamente "infiammerà" il pubblico.
Poi gli arrivi di Kissin (sua la serata di gala con Lawrence Foster il 17 settembre) e Berezovsky a completare il ricco programma per i palati più fini, portando in primo piano la tastiera dell'immensa e mai tramontata scuola russa e dell'Est in generale. Anche se l'8 ottobre ci penserà Anne-Sophie Mutter a riportarci nel grembo del suono del violino tra Mozart e Schubert (dirige ancora Foster). Chi ama i numeri non può certo fare a meno di notare che l’OPMC continuerà ad ampliare il suo repertorio e permetterà di ascoltare 30 nuove opere, per la prima volta eseguite nel Principato. Da segnalare, poi, che dopo la prima edizione del 1959, sotto il regno del Principe Ranieri III e della Principessa Grace, anche la stagione estiva dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo ha acquisito un prestigio internazionale, per la gioia dei melomani del Principato e dintorni.
La Corte d’Onore del Palazzo si trasforma puntualmente in una magica cornice musicale. Nel cuore del Palazzo si sono già esibiti i più grandi direttori d’orchestra e solisti del mondo. Come dimenticare, tra gli altri, i pianisti Cziffra, Rubinstein, Kempff e Guillels, i violinisti Ferras e Leonard Bernstein, i violoncellisti Rostropovitch, Menuhin e Perlman, i cantanti Rita Streich, Victoria de Los Angeles, Elisabeth Schwarzkopf, Régine Crespin, Jessye Norman, Renée Fleming e infine Luciano Pavarotti. La lista è lunghissima e il Principato, grazie agli Amici dell'Orchestra, che la sostengono come una creatura preziosa, si ritaglia il suo posto di primo piano nel panorama delle rassegne europee. La sensazione è che l'edizione 2017 - 2018 sia più densa di grandi nomi del concertismo mondiale e che si sia premuto l'acceleratore su proposte e interpreti anche nelle sezioni collaterali, per grandi e piccini. Senza tralasciare le recenti incisioni discografiche. Appena sopra il Porto, ma lontanissimi dalle atmosfere a volte sin troppo chic del Principato, rieccheggiano le sette note, un mondo sonorro che l'Auditorium Ranieri III restituisce in tutte le sue migliori sonorità. L'"altra Monte-Carlo" propone musica tutto l'anno e nei prossimi mesi farà le cose ancora più in grande. Un invito al viaggio insieme ad alcuni dei grandi nomi del concertismo mondiale. Con continue sorprese e serate di altissimo livello.
Daniele Vaninetti
Il pianista Boris Berezovsky (Photo Jauri Gogomaz) |
Evgeny Kissin protagonista del concerto di gala a Monte-Carlo (Photo Sasha Gosov) |
La Corte d’Onore del Palazzo si trasforma puntualmente in una magica cornice musicale. Nel cuore del Palazzo si sono già esibiti i più grandi direttori d’orchestra e solisti del mondo. Come dimenticare, tra gli altri, i pianisti Cziffra, Rubinstein, Kempff e Guillels, i violinisti Ferras e Leonard Bernstein, i violoncellisti Rostropovitch, Menuhin e Perlman, i cantanti Rita Streich, Victoria de Los Angeles, Elisabeth Schwarzkopf, Régine Crespin, Jessye Norman, Renée Fleming e infine Luciano Pavarotti. La lista è lunghissima e il Principato, grazie agli Amici dell'Orchestra, che la sostengono come una creatura preziosa, si ritaglia il suo posto di primo piano nel panorama delle rassegne europee. La sensazione è che l'edizione 2017 - 2018 sia più densa di grandi nomi del concertismo mondiale e che si sia premuto l'acceleratore su proposte e interpreti anche nelle sezioni collaterali, per grandi e piccini. Senza tralasciare le recenti incisioni discografiche. Appena sopra il Porto, ma lontanissimi dalle atmosfere a volte sin troppo chic del Principato, rieccheggiano le sette note, un mondo sonorro che l'Auditorium Ranieri III restituisce in tutte le sue migliori sonorità. L'"altra Monte-Carlo" propone musica tutto l'anno e nei prossimi mesi farà le cose ancora più in grande. Un invito al viaggio insieme ad alcuni dei grandi nomi del concertismo mondiale. Con continue sorprese e serate di altissimo livello.
Daniele Vaninetti