Lucerna, un grande Festival per ogni stagione del 2017

Un concerto del Festival di Lucerna (Photo by Georg Anderhub)
Con una programmazione ancora una volta scintillante e di assoluto valore internazionale, il Festival di Lucerna presenta, stagione per stagione, il programma completo dei concerti e delle manifestazioni 2017. La rassegna di Pasqua (dal 1° al 9 aprile) si svolgerà nelle chiese della cittadina e al KKL - il cuore degli eventi musicali - e vedrà Teodor Currentzis come "artist-in-residence". Spazio, poi, alla prima esecuzione svizzera del Requiem-Strophen di Wolfgang Rihm. Il Festival in estate (dall’11 agosto al 10 settembre) avrà come tema conduttore quello dell'"identità" culturale e storica dell'Occidente. Una riflessione che avrà uno dei suoi momenti forti nell'esecuzione dalla trilogia di Monteverdi sotto la direzione di Sir John Eliot Gardiner.
Sempre in estate, il direttore musicale della Lucerne Festival Orchestra, Riccardo Chailly, darà vita a tre concerti mentre la Lucerne Festival Academy collaborerà con Wolfgang Rihm, Matthias Pintscher e Heinz Holliger.
Arriveranno anche Patricia Kopatchinskaja e Jay Campbell in veste di "artistes étoiles" mentre Michel van der Aa sarà "composer-in-residence". Spazio poi - in questa proposta che dura quasi tutto l'anno - al pianoforte (dal 18 al 26 novembre): Piotr Anderszewski, Leif Ove Andsnes, Martha Argerich, Evgeny Kissin e Daniil Trifonov sono tra i nomi che terranno altissimo il livello della sezione autunnale della grande musica di Lucerna.

La punta di diamante della programmazione resta il Festival in estate. Con l’Orfeo, Il Ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea John Eliot Gardiner si dedicherà a Claudio Monteverdi, il fondatore dell’opera, analizzando così il tema delle origini della cultura occidentale, rimando diretto all'identità. Il "composer-in-residence" Michel van der Aa affronterà le questioni relative al tema conduttore della grande rassegna dedicandosi alle opere di teatro musicale, tra cui quella cameristica Blank Out.

Con Gustav Mahler, Béla Bartók, Dmitrij Šostakovič e Sergej Prokof'ev si darà rilievo a dei compositori la cui identità musicale è stata influenzata dall’ambiente: in primo piano le loro radici culturali, la società e il sistema politico. In un’unica serata verranno presentati ben cinque concerti per pianoforte di Prokof'ev. Anche la giornata evento del 27 agosto porrà l’accento su tematiche inerenti l’identità: Jordi Savall e il suo ensemble ripercorreranno la tratta degli schiavi nel periodo dal Quindicesimo al Diciannovesimo secolo e con "Idomeneo" si potrà assistere a un progetto operistico di integrazione con i rifugiati. Davanti al KKL Luzern sarà possibile assistere tutto il giorno a concerti di world music di vari ensemble. In veste di "artiste étoile", la violinista Patricia Kopatchinskaja interpreterà i concerti per violino di Michel van der Aa, Heinz Holliger, György Ligeti e Béla Bartók. Inoltre darà vita a un concerto scenico dal titolo "Dies irae" con musiche di Biber, Crumb, Hersch, Lotti, Scelsi e Ustwolskaja. 

Nel ruolo di "artiste étoile" anche il violoncellista statunitense Jay Campbell, "alumnus" dell’Academy, il più giovane musicista della storia del festival a conquistare questo titolo. Campbell sarà protagonista della prima esecuzione assoluta del nuovo concerto per violoncello di Luca Francesconi e di Up-close di Michel van der Aa. Grande attesa per la Lucerne Festival Orchestra che si dedicherà a tre programmi puramente sinfonici sotto la direzione del direttore musicale Riccardo Chailly.

Riccardo Chailly in una foto di Marco Borggreve
Il concerto di apertura comprenderà il Così parlò Zarathustra, Morte e Trasfigurazione e il Till Eulenspiegel di Richard Strauss; nel secondo programma si potrà assistere al Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn e alla Sinfonia Manfred di Čajkovskij; nel terzo concerto Chailly affiancherà l’Ouverture dell’Egmont all’Ottava Sinfonia di Beethoven e alla Sagra della Primavera di Stravinskij. 

Nell’ambito della Lucerne Festival Academy si è giunti alla seconda edizione del Composer Seminar diretto da Wolfgang Rihm, direttore artistico dell’Academy. Il direttore principale Matthias Pintscher sarà impegnato in due concerti: nel primo dirigerà Spiegel di Cerha, che parla dell’essenza dell’essere umano, ancora in linea con il tema del festival, e le prime esecuzioni assolute di Lisa Streich e Matthew Kaner nell’ambito del progetto Roche Young Commissions. Nel secondo momento si potrà ascoltare, come detto, il nuovo concerto per violoncello del compositore Luca Francesconi con Jay Campbell. Heinz Holliger dirigerà il suo concerto per violino con la solista Patricia Kopatchinskaja.  

Come piatto forte il festival offrirà tutti i giorni la possibilità di ascoltare le orchestre sinfoniche più prestigiose al mondo: Sir Simon Rattle torna per l’ultima volta a Lucerna come direttore musicale dei Berliner Philharmoniker. Confermata al KKL Luzern anche la presenza di Riccardo Chailly e della Filarmonica della Scala con Leonidas Kavakos. La City of Birmingham Symphony Orchestra sarà ospite per la prima volta a Lucerna con la nuova direttrice musicale Mirga Gražinytė-Tyla. Quindi sarà la volta della Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam con Daniele Gatti, dell’Orchestre de l’Opéra national de Paris con Philippe Jordan, della Royal Philharmonic Orchestra con Charles Dutoit senza tralasciare Martha Argerich e la West-Eastern Divan Orchestra diretta da Daniel Barenboim. Quest’anno i Wiener Philharmoniker saranno diretti da Michael Tilson Thomas e, nel concerto di chiusura, da Daniel Harding. 

Al KKL, come se non bastasse, sono attese anche la Mariinsky Orchestra con Valery Gergiev, la Pittsburgh Symphony Orchestra con Manfred Honeck e Anne-Sophie Mutter, la Chamber Orchestra of Europe con Bernard Haitink e la Mahler Chamber Orchestra con François-Xavier Roth. Tra i debutti lo SpiegelTrio, l’arpista Elisa Netzer, la violoncellista Chiara Enderle, il violinista Valeriy Sokolov. E molti altri nomi ancora. Sul lago dei Quattro Cantoni va in scena la grande musica. Senza pause. Tra festa e riflessione. Il meglio del meglio.  

                                                                             Daniele Vaninetti