"Accrochage". Punta della Dogana, Venezia

Il pubblico davanti al grande arazzo di Goshka Macuga
Venezia: sino al 20 novembre 2016, affiancandosi idealmente alla "retrospettiva" dedicata a Sigmar Polke a Palazzo Grassi, Punta della Dogana (Francois Pinault Foundation) presenta "Accrochage", una mostra collettiva a cura di Caroline Bourgeois dove il protagonista è lo sguardo libero del visitatore. Subito, superata l'entrata, una sorpresa: il grande arazzo (17,26 x 5,20 metri) dell'artista polacca, trapiantata a Londra, Goshka Macuga. Il titolo dell'opera, che riunisce per la prima volta due lavori a tema, è "Of what is, that it is; of what in not, that it is  not I e 2" del 2012. Le disuguaglianze sociali e culturali fissate in un capolavoro.

Charles Ray (Young Man, 2012)
Con questo viatico attualissimo in piena globalizazione (anche dell'arte), “Accrochage” raccoglie circa settanta opere mai esposte da quando sono entrate a far parte della Pinault Collection. Oltre due terzi degli artisti sono presentati per la prima volta in una mostra della collezione. Concepita specificamente per Punta della Dogana, “Accrochage” occupa l’intero spazio espositivo del museo. 

Per sviluppare questo progetto, la curatrice ha scelto di seguire alcune linee guida, come regole di un gioco, invece di concentrarsi su un tema, un periodo o un movimento artistico. Spiega meglio Caroline Bourgeois: “Ho voluto selezionare, per lo più, gruppi significativi di opere che sono la conseguenza di un gesto o di un pensiero minimale e che evocano una ricerca del vuoto o una mise en abyme di un aspetto o di un momento della storia dell’arte... Seppur molto diversi, questi lavori sono accomunati da una semplicità, un’apertura che in qualche modo dilata lo spazio dell’altro, dell’osservatore". 

Ancora la curatrice: "Ho voluto incoraggiare proprio questa libertà. Il titolo stesso della mostra, neutro, generico, quasi in disparte, lascia spazio anzitutto agli autori, limitandosi a suggerire: guardate. Le opere, da parte loro, incoraggiano l’osservatore a mettere in discussione ciò che ha davanti agli occhi, invitandolo a guardare invece di vedere e creano uno spazio in cui l’emozione e la sensibilità sono importanti quanto la percezione visiva e il pensiero”. 

Il titolo “Accrochage” rispecchia la scelta di presentare una selezione di lavori appartenenti alla Pinault Collection, includendo artisti contemporanei riconosciuti e talenti emergenti, senza imporre un punto di vista. Il visitatore è invitato a interpretare ogni opera con la propria sensibilità, scoprendo, lungo le sale espositive, rimandi e paralleli della ricerca artistica. 

La mostra propone i lavori di trenta artisti, ventuno dei quali sono presenti per la prima volta in una mostra della Pinault Collection: Absalon, Nina Canell, Tacita Dean, Peter Dreher, Fernanda Gomes, On Kawara, Edward Krasiński, Guillaume Leblon, Sol LeWitt, Bernd Lohaus, Goshka Macuga, Fabio Mauri, Prabhavathi Meppayil, Michel Parmentier, Florian Pumhösl, Tino Sehgal, Haim Steinbach, Niele Toroni, Günther Uecker, DeWain Valentine, Cerith Wyn Evans.

Nove sono nomi storici della collezione: Pier Paolo Calzolari, Pierre Huyghe, Louise Lawler, Jean-Luc Moulène, Henrik Olesen, Philippe Parreno, Charles Ray, Thomas Schütte e Franz West.

                                                                         Daniele Vaninetti

“Accrochage”
Punta della Dogana
Venezia
Francois Pinault Foundation
Pinault Collection
Fino al 20 novembre 2016
Aperto dalle 12 alle 19
Chiuso il martedì
www.palazzograssi.it