“Dom Pérignon”, suite principesca a Monte-Carlo


Dom Pérignon entra a far parte, da protagonista, dell’Hôtel de Paris per creare una nuova esperienza, inedita e quasi principesca: la nota maison di Champagne è stata, infatti, chiamata a decorare la suite 321-322* dello storico indirizzo dell’ospitalità luxury di Monte-Carlo, autentico gioiello dell’architettura Belle Époque

Il design è caratterizzato dai colori della famosa etichetta, bronzo e nero, e viene interamente valorizzato da arredi a tema, arricchiti da un elemento centrale tutto nuovo: un magnifico tavolo attorno al quale condividere i sapori di “un’arte di vivere” che è un inno, insieme, al gusto e alla bellezza. E infatti la proposta della pop up suite by Dom Perignon, disponibile sino al 30 maggio 2016, si completa con l’inedita esperienza gastronomica ideata da Alain Ducasse e realizzata dall’executive chef dell’Hôtel de Paris, Franck Cerutti, proprio per celebrare la cuvée P2 (Plenitude Deuxième) 1998. Il menu, appositamente creato dalle cucine tristellate dello storico albergo a due passi dall’altrettanto celebre casinò, esalta la mineralità, il timbro salino e speziato di questa rarissima annata. Il tutto per 4.500 euro a notte con la cena per 2 persone. 

Sin dalla sua apertura, nel 1864, l’Hôtel de Paris ha ospitato una clientela illustre proveniente da tutto il mondo perché, come afferma François Blanc, fondatore della Société des Bains de Mer, “Questo hotel è il migliore che sia mai stato progettato”. Numerosi sono stati gli ospiti nella sua storia: dall’attore e regista Errol Flynn, che ha celebrato qui le sue nozze hollywoodiane, a Winston Churchill, che pernottava in una suite di 210 metri quadrati, solo per fare due esempi.  

Inoltre bisogna osservare bene le pareti del bar di questa affascinante struttura d’élite per cogliere la preziosità di un luogo che ti proietta dentro l’iconografia dell’arte del Novecento. Le star del cinema hollywoodiano “posano” davanti a te nelle decine e decine di fotografie esposte sui muri dietro ai tavolini. Le più belle donne del cinema italiano – da Monica Vitti a Virna Lisi – sono ritratte insieme ai maestri della celluloide, ai più gradi artisti della pittura che, come Picasso, avevano fatto della Costa Azzurra la loro seconda casa. Un cadeau d'altri tempi. Una “mostra permanente” dentro il fascino senza tempo che l’avvolge.    

Questo mito alberghiero ha preservato, nel corso degli anni, la sua aristocratica magia e, adesso, ha spalancato le sue porte verso la terza “Plénitude” del Dom Pérignon P2 1998, non a caso nella mitica suite 321‐322… Quella che ha accolto tutti i più grandi del mondo. Etichette e stanze prestigiose per un soggiorno da re. La creazione di questo inarrivabile champagne si basa su un’attenzione assoluta ai millesimi e sulla ricerca della perfezione di Dom Pierre Pérignon per creare "il vino migliore al mondo". Naturalmente nasce dalle uve più pregiate dell’omonima Regione francese ma è dichiarato millesimato solo nelle annate eccezionali, quando si esprime in tutta la sua intensità grazie alla precisione e all’accuratezza delle varie fasi di produzione. Ogni millesimo conosce tre Plénitude che sottolineano la capacità di creazione e costante innovazione dello Chef de Cave, Richard Geoffroy. 

                                                                                          Daniele Vaninetti