TAG Heuer scandisce il tempo del Salone di Ginevra


La disponibilità di tempo è un bene prezioso, forse il vero lusso della contemporaneità. E molte manifestazioni che pongono in risalto i “gioielli” che lo scandiscono - gli orologi e i cronografi - sono legate allo sport e in particolare al mondo dei motori. Un esempio eclatante? Per suggellare la partnership con l’équipe "F1 Red Bull Racing TAG Heuer Team", la celebre maison svizzera dell’alta orologeria - TAG Heuer, appunto - si presenta al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra numero 86 con uno stand di ben 1.000 metri quadrati. Appuntamento dal 3 al 13 marzo 2016.

Il gemellaggio tra supercar e lancette che scorrono non è mai stato così solido. Sul versante dei motori, cinque modelli da competizione “dominano” lo stand ginevrino della casa di La Chaux-de-Fonds. Ad essi si affianca tutta una serie di animazioni e installazioni per la gioia del grande pubblico e degli appassionati oltre, naturalmente, alla “mostra” delle collezioni di orologi della casa del gruppo LVHM fondata nel 1860. 

Si comincia con la nuova F1 "Red Bull Racing-TAG Heuer RB12" 2016la monoposto dei quattro titoli di doppio Campione del Mondo (FIA Costruttori e Piloti) dal 2010 al 2013. Red Bull Racing é l’esempio di un approccio atipico con lo sport che risponde perfettamente alla nuova strategia globale di TAG Heuer, sempre intrecciata, quest’ultima, con le corse automobilistiche e la misurazione infinitesimale del tempo ma dall’appeal oramai trasversale. 

Le sue collezioni, impermeabili fino a 500 metri di profondità e il movimento elettromeccanico che le caratterizza, rispondono sia alle esigenze dello yachting che del surf sino alle proposte per il lifestyle, l'arte - la musica contemporanea in particolare - e gli altri sport: basket, calcio, baseball ma anche quelli "estremi". Nello stand ginevrino farà bella mostra di sé anche la Porsche Dempsey Racing 911 RSR 2015, vettura con la quale Patrick Dempsey, nel 2015, giunse secondo alla 24 Ore di Le Mans nella categoria LM GTE-Am e con la quale vinse sul circuito di Suzuka. 

Ma "sfila" a Ginevra anche la March 701 Jo Siffert offerta proprio al compianto pilota svizzero nella stagione 1970 per evitare che s’impegnasse con la Ferrari. Si continua, poi, con la celebre Formula E 2016 monoposto del Campionato FIA elettrico con lo chassis Dallara, una carrozzeria Spark ed un motore costruito da McLaren. 

Attenzione, infine, all’Abarth 595 "Competizione by TAG Heuer" sviluppata con Garage Italia Customs di Lapo Elkann. Solo 30 esemplari per la “quattro posti” posti più potente della gamma. Il suo motore 1.4 T-jet é stato spinto sino a 180 CV ed a 250 Nm di coppia grazie ad un nuovo turbo e allo scarico molto performante Monza Record. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.7 secondi, con una frenata potente e sicura garantita da un sistema sovradimensionato Brembo.

Cinque simulatori di corsa, un circuito in miniatura con vetture elettriche, un bar aperto al grande pubblico, due sale vip, un grande schermo ed anche un container con il nuovo "Oculus Rift" per presentare la storia della leggendaria serie Carrera animeranno la vita dentro lo spazio di TAG Heuer. Al tutto si aggiunge una boutique "effimera" che espone e commercializza la nuova collezione di orologi, compresa la riedizione del leggendario Monaco dal celebre quadrante quadrato blu con la corona a sinistra. L’originale compariva al polso di Steve McQueen, protagonista del film Le 24 Ore di Le Mans del 1971. Regia di Lee H. Katzin. Cinema, motori e cronografi. L’orizzonte si allarga ancora di più.

                                                                   Daniele Vaninetti