I “Grand Crus” dell’Hotel Hermitage. Monte-Carlo


Nei “sotterranei” dei grandi alberghi di Monte-Carlo, come è noto, vivono e invecchiano, vegliati giorno dopo giorno, giacimenti enologici di valore assoluto, preziosi quanto ineguagliabili. Per un assaggio di questo mondo unico e anche un po’ misterioso, dal 1° settembre al 14 dicembre 2014 l’Hotel Hermitage, Leading Hotel of the World e gioiello indiscusso, con il vicino “De Paris”, dell’ospitalità monegasca, invita tutti a scoprire l’eccellenza delle sue cantine con un’inebriante offerta di aristocratici “Grand Crus”. Ovvero il meglio del meglio della produzione enologica mondiale. La nobiltà del bere.

L’iniziativa completa e arricchisce quelle precedenti, anch'esse dedicate al connubio tra alta cucina e grande enologia in una terra dove le stelle Michelin non si contano più. Ed è stata fortemente voluta da Pascal Camia, il general manager dell’Hermitage, il cinque stelle della Société des Bains de Mer di Monte-Carlo meta d’obbligo per chi ama le atmosfere più romantiche prima ancora degli ambienti luxury e delle opportunità di un soggiorno all'insegna dell'assoluta esclusività. Camia ha voluto confezionare una creazione su misura, con un servizio unico ampiamente personalizzato, particolarmente adatto agli amanti del vino e a una clientela abituata al meglio anche quando deve scegliere un'etichetta proveniente dai migliori terroirs francesi ma non solo.

L’Hotel Hermitage, dunque, apre le proprie cantine presentando la sua più grande selezione di “Grands Crus”, un’esperienza inedita che, tra l'altro, sarà anche una full immersion nelle atmosfere “Belle Epoque” di questa maison dove la tradizione senza tempo de “l’art de vivre” incontra l’eccellenza del vino e della Grand TableI “Mesi Enologici” - questo il titolo dell'iniziativa e dell'offerta - sono anche il miglior viatico per esaltare l'immagine prestigiosa di una residenza che continua a fare la storia della ricettività di lusso non solo nel Principato.


L’offerta Grands Crus comprende due notti in camera doppia per due persone con colazione a buffet, un pranzo esclusivo attorno ai "grandi vini di Bordeaux", i vantaggi della carta "Cercle Monte-Carlo" in esclusiva per i clienti del resort con accesso gratuito al Casinò di Monte Carlo, sconto del 50% sui diritti di gioco al Monte-Carlo Golf Club e al Monte-Carlo country club oltre all'accesso gratuito al Beach Club con la sua piscina olimpionica d’acqua marina riscaldata con spiaggia privata. Prezzi a partire da 365 euro.


Photo By Christian Larit
Con questo invito, l'Hermitage replica una filosofia imperniata attorno alla gastronomia come parte integrante dell’arte di vivere monegasca, compresi ovviamente il gusto per i grandi vini e la loro scelta. Recentemente Monte-Carlo SBM ha proposto una delle più grandi degustazioni al bicchiere di vini di Bordeaux. In 19 dei suoi stabilimenti, gli appassionati d’enologia e non solo, hanno scoperto per ben 150 giorni altrettanti 150 grandi vini d'annata appositamente prelevati dalle ricchissime cantine dell’Hôtel de Paris la cui "cassaforte di Bacco" non teme rivali o concorrenti di sorta.

Tra l'altro Monte-Carlo sceglie di proporre degustazioni al bicchiere di vini piuttosto giovani adeguandosi ai gusti di una clientela che cerca sempre più la qualità e va alla scoperta dei rossi e dei bianchi più rari o meno conosciuti (e spesso i secondi sono delle vere e proprie scoperte). La degustazione al bicchiere è più adattabile: permette d’assaporare il piacere di un accordo perfetto tra pietanze e vino, in qualsiasi momento del pasto.
 
Alain Ducasse, che qui tra Francia e Italia, è di casa ha dichiarato: “Accordare pietanze e vini è un’arte assai fine. Può essere evocata da un’analogia musicale: ogni membro di un ensemble suona il proprio spartito, preoccupandosi dell’armonia dell’insieme”. "Un pesce, una verdura, una cottura", gli fa eco Joel Garault, lo chef stellato del Vistamar dell'Hermitage. La magnifica terrazza (aperta solo in estate) offre un panorama straordinario, con vista sul porto e sulla Rocca del Principato. Ma il tesoro enologico di Monte-Carlo "dorme sonni tranquilli" sotto palazzi e strade. Ogni tanto è giusto risvegliarlo. 

Daniele Vaninetti