Il design italiano oltre la crisi, Milano

La Triennale di Milano
Si aprirà il 4 aprile 2014 per chiudersi quasi un anno dopo, il 22 febbraio 2015, la settima edizione del Triennale Design Museum. La rassegna, doverosamente e in modo intelligente visto i tempi, pone la sua attenzione sul tema dell'autosufficienza produttiva affrontato in modi diversi e lungo tre periodi storici cruciali: gli anni Trenta, gli anni Settanta e gli anni Zero. Quasi un secolo di storia proiettato su un futuro incerto.


L’idea alla base della settima edizione è che il progettare negli anni delle crisi economiche possa essere anche una condizione particolarmente favorevole allo stimolo della creatività progettuale individuale e collettiva. Starebbero lì a dimostrarlo le stesse origini del design italiano negli anni Trenta, stagione in cui i nostri grandi progettisti hanno realizzato opere esemplari, ma lo confermerebbero anche la nascita e l'affermarsi dei distretti produttivi, sorti negli anni Settanta in piccole aree geografiche tra patrimoni di sapere e di eccellenza nonché basati su tradizioni locali e disponibilità diretta di materie prime. Per arrivare, poi, alle forme più sperimentali di produzione dal basso se non di vera e propria autoproduzione. Una particolare epoca anche in fieri,

Dopo aver risposto alla domanda “Che Cosa è il Design Italiano?” con "Le Sette Ossessioni del Design Italiano", "Serie Fuori Serie", "Quali cose siamo", "Le fabbriche dei sogni”, "TDM5: grafica italiana e Design e "La sindrome dell’influenza", Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano, conferma la sua natura dinamica, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace ogni anno, attraverso la sua innovativa formula, di interrogarsi senza dare risposte precostituite anche perché la crisi più che di progetti sembra aver un disperato bosgno di nuove soluzioni e nuovo modelli pratici e fattibili.

Salvatore Ferragamo
I visitatori potranno incontrare le creazioni di Salvatore Ferragamo e Nanni Strada - rappresentazioni della contaminazione tra moda e design - insieme alle pochette di Cesare Andreoni, gli abiti di Denise Bonapace e gli accessori di Bice Lazzari. Questi lavori saranno in mostra insieme ad una selezione di circa 600 opere di autori fra cui quelle di Fortunato Depero, Fausto Melotti, Carlo Mollino, Franco Albini, Gio Ponti, Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Enzo Mari, Andrea Branzi, Ugo La Pietra, Martino Gamper, Formafantasma, Lorenzo Damiani, Paolo Ulian, Giulio Iacchetti, Donata Paruccini, Carlo Contin, Francesco Faccin. Grandi nomi “classici” della mostra ricerca artistica moderna accanto a tanti sperimentatori anche se un po’ tutti i designer sperimentatori lo sono per natura e vocazione, anche internazionale.

Inaugurato nel 2007, appena prima dello scatenarsi della “tempesta perfetta” del crisi finanziaria mondiale, quello milanese è il primo museo del design italiano. Situato nella sede della Triennale, offre al visitatore la possibilità di scoprire le eccellenze del “made in Italy” che è diventato arte e alto artigianato attraverso inediti punti di vista e da varie angolature e valori. Per scelta nessun ordinamento cronologico o per autore, ogni anno Triennale Design Museum si rinnova, modificando le tematiche trattate e gli allestimenti.


A cura di Elena Vaninetti


Triennale Design Museum
4 aprile 2014 – 22 febbraio 2015
Direzione: Silvana Annicchiarico
Cura scientifica: Beppe Finessi
Progetto di allestimento: Philippe Nigro
Progetto grafico: Italo Lupi
Catalogo Corraini Edizioni
Ingresso 8 euro
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30
giovedì 10.30-23.00
Viale Alemagna 6
20121 Milano
Tel. + 39 02724341