500 ore di test al laboratorio Montblanc di Lelocle



La maison Montblanc, entrata di diritto nella sfera dell'alta orologeria grazie alla propria produzione ed all'acquisizione della manifattura Minerva, ha intrapreso l'eccellenza nella produzione a cui deve necessariamente seguire una fase di alti controlli qualitativi. La maison ha deciso di sottoporre i prodotti ad un severissimo test di controllo, denominato 500-Hours Test.

Nella splendida cornice della villa di Lelocle, Montblanc ha così deciso di investire uomini e mezzi nella creazione di un proprio laboratorio di verifica: solo altre tre maison possiedono un laboratorio simile, poché avere un centro di test interno alla manifattura comporta dispendio di energie e ritardi nelle vendite. Al contrario di altre case che effettuano test a campione, Montblanc effettua verifiche su tutti i propri orologi di manifattura, ovvero le collezioni Star Nicolas Rieussec e Timewalker Twinfly. In termini di durata, i test del COSC (il controllo ufficiale svizzero cronometri), tanto per avere un riferimento, durano 360 ore rimanendo più brevi rispetto a Montblanc.

Innanzi tutto ciascun segnatempo viene posto in rotazione continuata per quattro ore in un'apposito macchinario. La rotazione applicata, molto più forte di quella della naturale forza applicata da un normale polso, ha sia la funzione di staccare e rendere visibile eventuale polvere che si possa essere formata durante l'assemblaggio, sia quella di rendere visibili viti non completamente serrate.

Interessante il secondo test: gli orologi sono posti in un macchinario fornito di microfoni altamente sensibili che regitrano tutti i suoni emessi dalle sigole parti del movimento, parti che reagiscono in maniera differente a seconda della posizione in cui sono posti. La macchina, denominata “Femto”,  possiede delle braccia rotanti in tutte le posizioni possibili, registrando ed archiviando, per singolo orologio, tutte i responsi ai suoni emessi dalle componenti principali. Il procedimento, che dura 80 ore, fornisce un responso che viene considerato positivo se il meccanismo riestra in una gamma -6+4 secondi al giorno, esattamente quanto richiesto dal COSC per rilasciare il certificato ufficiale di cronometro.


Di tutti i tests, il terzo è il più lungo, durando ben 336 ore. Denominato “cyclotest”, simula sia la vita dell'orologio al polso, sia quando invece è a riposo; il test, che prevede rotazioni particolari, è diviso in due fasi: il macchinario di verifica attiva il cronografo e successivamente lo disattiva, verificando in entrambe le condizioni la reale riserva di carica.   

Il successivo test, di altre 80 ore, riguarda la generale verifica di tutte le funzioni aggiuntive del segnatempo, quali il corretto cambio di data o la riserva di carica. Si tratta di un test estremamente severo, con shock termici da +6 a + 45 gradi, estremamente più rigido di quello richiesto dal COSC, mirante a simulare i vari cambiamenti climatici a cui può andare incontro un segnatempo durante la propria vita. Una speciale apparecchiatura, a diretto collegamento con la precedente sessione, effettua verifiche all'inizio, dopo 24 e 48 ore di test.

L'ultima, ma non meno importante verifica, è quella riguardante la tenuta dell'orologio: si susseguono test di tenuta all'aria, all'umidità ed ovviamente all'acqua, simulando una profondità di 30 metri, in accordo agli standard NIHS 92-20 del 2010.

Attraverso investimenti in ricerca ed analisi post-produzione, Montblanc dichiara la propria filosofia, ponendo l'accento sulla qualità e garanzia dei suoi segnatempo per i successivi 3/5 anni di vita.

Stefano Carazzali