"La nostra struttura si trova ad Anacapri, la parte più alta dell'isola, un luogo dove si respira ancora l'essenza della Capri più autentica, che ha ispirato, e continua a farlo, centinaia di artisti e visitatori di tutto il mondo. Fare il check-in qui significa immergersi in una dimensione in cui i concetti di arte e ospitalità convergono senza sforzo. Il primo benvenuto è dato, infatti, dalla monumentale scultura-installazione di Arnaldo Pomodoro, che richiama l'atmosfera dei fondali marini attraverso un colossale osso di seppia che corre lungo tutta la parete d'ingresso, interrotto da alcune finestre che lasciano intravedere il mosaico di Velasco Vitali sul fondale della piscina. All'ingresso vero e proprio, l'Elmo stoico e misterioso di Mimmo Paladino segna ufficialmente il passaggio nell'affascinante universo dell'albergo. Una grata proveniente da un monastero di clausura del XVII secolo arricchisce la reception, accanto alla quale si trova un dipinto di Giorgio De Chirico, intitolato Ettore e Andromaca. Questo capolavoro è uno dei fiori all'occhiello della ricca collezione artistica del Jumeirah Capri Palace, il White Museum, un vero e proprio museo diffuso che si snoda lungo tutti gli spazi comuni, interni ed esterni. Le 72 camere e suite sono per lo più diverse tra loro, grazie a varie ispirazioni artistiche e cinematografiche che le arricchiscono e che conferiscono ad esse una 'personalità distintiva'. Ad esempio, ecco le Capritouch Suite e le Executive Suite, dove si respira l'aria del Mediterraneo, o la suite presidenziale dedicata a Gwyneth Paltrow, o ancora le accoglienti camere ispirate allo stile di grandi dive come Maria Callas, Audrey Hepburn, Isabelle Adjani e Marylin Monroe. Quelle 'artistiche' sono, poi, caratterizzate da mosaici e arredi che riflettono l'opera di artisti leggendari, come Andy Warhol, Rene Magritte e Joan Miro. Al Jumeirah Capri Palace, il concetto di arte ricorre anche in cucina, che promette un'esperienza gastronomica al cui apice c'è L'Olivo, l'unico ristorante due stelle Michelin dell'isola. Per momenti più smart casual, ma non meno invitanti, gli ospiti possono optare per una giornata a Il Riccio, il Beach Club & Restaurant incastonato nella roccia, a poche bracciate dalla Grotta Azzurra, il celebre ninfeo acquatico dell'imperatore Tiberio. Oltre a il Riccio, le scogliere ospitano anche a-Ma-Re Capri, un'osteria di mare... che propone i piatti principali della ricca tradizione culinaria campana, abbinati a un menu di pizze curato da Franco Fepe.
Il rooftop panoramico del palazzo ospita Zuma Capri, il luogo perfetto per assaporare un moderno menu izakaya e per lasciarsi avvolgere da una colonna sonora house con vista sulla Penisola Sorrentina e sul Mar Tirreno. Inoltre, un altro luogo perfetto per godersi un infuocato tramonto caprese... è il Bar degli Artisti, dove è esposta gran parte della collezione di opere d'arte. Infine, ma non meno importante, la Capri Medical Spa, situata nel cuore della proprietà, offre un mix unico di approcci olistici e medici, perfettamente esemplificato dal trattamento la Leg School creato da Francesco Canonaco e specificamente studiato per il benessere degli arti inferiori. Jumeirah Capri Palace è una proprietá unica, una destinazione a sé stante, nata dalla visione di Tonino Cacace, che a 23 anni ereditó l'hotel e la boutique Mariorita dal padre Mario. All'epoca, l'hotel si chiamava Europa Palace e Anacapri era considerata una 'località secondana' rispetto alla più famosa Capri, Tuttavia, era anche un luogo estremamente autentico e incontaminato, dove si conservava ancora l'identità più autentica del posto, la stessa che, nel 26 d.C. affascino l'imperatore Tiberio a tal punto da trasformare l'intera Isola Azzurra nella sua residenza privata. Quando Tonino rilevò l'hotel, Anacapri era quindi un po' scapigliata e forse troppo realistica per rientrare nell'immagine da cartolina che Capri aveva all'epoca. Il primo progetto per l'hotel risale al 1961 ed è firmato da Gianfranco Frattini, architetto milanese allievo di Gio Ponti, presentato a Mario Cacace dall'imprenditore del mobile Cesare Cassina. In quegli anni Frattini lavorava con Ponti all'Hotel Royal di Napoli e l'idea di progettare un'intera proprietà ad Anacapri rappresentava per lui una splendida opportunità.
Era infatti giovane e desideroso di esprimere le proprie idee innovative e persino rivoluzionare per l'epoca: una su tutte, la piscina, tuttora esistente, progettata per essere completamente trasparente. Cacace Jr. si ritrovò, quindi, immerso improvvisamente in un luogo nuovo, lui che aveva ricevuto una formazione classica, seguita da studi di giurisprudenza e filosofia. Decise perciò di stravolgere tutto, con coraggio, con una visione. Immaginò Anacapri come la quintessenza dell'isola Azzurra: uno spazio unico, dove l'arte può dialogare senza sforzo con gli ospiti. Oggi, arrivando al Jumeirah Capri Palace, ci si imbatte subito in Rive dei Mari, un'opera monumentale di Arnaldo Pomodoro, che riproduce gli elementi di un fondale marino. Lunga 40 metri, l'installazione è stata trasportata durante la notte, pezzo per pezzo, e poi assemblata lungo tutta la parete d'ingresso, interrotta solo da alcune aperture che lasciano intravedere l'interno della piscina, che prende vita a sua volta grazie a un mosaico di Velasco Vitali. Il colossale Elmo di Mimno Paladino, precedentemente esposto a Castel delf Ovo, 'sorveglia' l'ingresso principale e accoglie l'ospite nella hall, Ancora pochi passi e ci si imbatte in Ettore Andromaca, un dipinto del 1960 di Giorgio De Chinco, tra i primi illustri ospiti dell'hotel. Un grande dipinto di Allen Jones, raffigurante un manichino femminile in abiti suggestivi che emerge dalla tela, é posizionato sopra il bancone in fibra di vetro del bar. Un'altra opera di grande fascino, anch'essa intrinsecamente legata al territorio, é l'installazione Azzurra di Fabrizio Plessi, che ripropone una tipica imbarcazione a doppia prua della Grotta Azzurra, utilizzata dai barcaioli capresi per entrare e uscire dall'anfratto senza doversi voltare. All'interno dello scafo, un video evoca il blu del ninfeo acquatico, reso possibile da un particolare fenomeno di rifrazione della luce solare.
Stagione dopo stagione, l'hotel aggiunse nuove collaborazioni artistiche, creando cosi uno spazio in continua evoluzione ma sempre fedele alla propria identità e alla visione tracciata da Tonino Cacace, che aveva immaginato con precisione un luogo vivo e capace di ispirare pensieri, opinioni e, soprattutto, bellezza. La bellezza dell'arte, dell'ospitalità e di Anacapri, Le 72 camere si dividono in venti tipologie. Tra queste figurano le Capritouch eleganti e luminose, visivamente caratterizzate dal bianco della schiuma e delle nuvole, cosi come dall'azzurro del mare e del cielo. Ogni elemento della stanza trasmette una fresca e candida sensazione di benessere: dal morbido letto con lenzuola di lino ai libri, dai piccoli decori a forma di corallo alle caratteristiche piastrelle capresi con motivi a spina di pesce o a scacchiera. E' un 'sogno' bianco e blu, ulteriormente arricchito da una veduta privilegiata sul Golfo di Napoli. Nelle suite Magritte e Warhol l'ospite può godere della pace di un rigogliose giardino privato, completo di piscina riscaldata, impreziosita da riproduzioni delle più grandi opere del Maestro del Surrealismo e del Re della Pop Art. Per un soggiorno 'divino' ecco, poi, le suite dedicate alle stelle più luminose del firmamento musicale e cinematografico tra spazi scintillanti, foto storiche e uno stile semplice e raffinato. Lo straordinario contributo, in specifiche suite, di architetti del calibro di Giuliano Dell'Uva e Patricia Urquiola consolida la volontà di conferire agli ambienti un'identità precisa, legata al Genius Loci di Capri, ma anche capace di reinventarlo. Infine, la suite presidenziale dell'ultimo piano rappresenta un omaggio all'attrice americana Gwyneth Paltrow in un perfetto connubio tra Art Déco ed eleganza contemporanea: con la sua piscina con vista sul golfo, i suoi 150 metri quadrati di spazio interno e i suoi 300 metri quadrati di terrazza, è la soluzione perfetta per chi desidera privacy assoluta. Jumeirah Capri Palace offre una varietà di esperienze gastronomiche dirette dall'executive culinary chef Andrea Migliaccio e dall'executive chef Salvatore Elefante. La colazione inizia con frutta, una leggera pasticceria tipica della tradizione napoletana e l'mmancabile caffè di alta qualità. Le due stelle Michelin assegnate nel 2011 al ristorante L'Olivo, unico sull'isola ad aver ottenuto questo riconoscimento, premiano anche il piatto simbolo del ristorante, i Tagliolini al limone con burrata, gamberi rossi e asparagi di mare. Altro trionfo di sapori a ll Riccio, il ristorante pieds-dans-l'eau accanto alla Grotta Azzurra. Qui l'atmosfera è più informale, con le sue tonalità di bianco e turchese e le sue ampie terrazze a picco sul mare. Sotto la guida di uno chef dedicato, la carta di sala fa risaltare il patto simbolo del ristorante, gli Spaghetti alla chitama con ricci di mare, mentre il Plateau Royal comprende tartufi, ostriche 'San Dalia' o 'Princess de Setubal', ricci di mare, vongole, gamberi, salmone, tonno, ricciola, seppie e gamberi. Il pasto si conclude con una visita alla Sala delle Tentazioni, un vero e proprio tempio della dolcezza, dove si gustano tutte le delizie della tradizione napoletana e non solo: babá, torte capresi, biscotti di mandorle, crostate, sfogliatelle e molt altro.
![]() |
Franco Pepe |
Fondata nel 1995, la Spa del Jumeirah Capri Palace è stata più volte riconosciuta come una delle migliori Medical Spa d'Europa. Fondata dal professor Francesco Canonaco e ora diretta dalla dermatologa Chantal Sciuto, offre un approccio personalizzato a ogni ospite nonché un'innovativa combinazione delle migliori tecniche e tradizioni, naturalmente legate all'eccellenza dell'ospitalitá mediterranea. Sciuto è una dermatologa di fama internazionale con una carriera fondata su una formazione accademica e un'esperienza clinica di prim'ordine. Laureata con lode e specializzatasi ulteriormente in prestigiosi centri di ricerca in tutto il mondo, tra cui UCLA, Porto Alegre e Buenos Aires, è oggi un'autorità di spicco nel campo della dermatologia estetica e della medicina anti-invecchiamento. Membro attivo di accademie internazionali e ambasciatrice di marchi come L'Oréal Paris ed Estée Lauder, porta nel centro benessere dell'hotel una visione avanzata della bellezza, radicata nella scienza, nell'innovazione e nella celebrazione dell'unicità individuale. Sotto la sua direzione, vi è introdotta una nuova frontiera del benessere: la medicina rigenerativa, che stimola i processi biologici naturali del corpo per risvegliare il potenziale della pelle e promuovere un ringiovanimento visibile e duraturo. Non si tratta di procedure correttive, ma di trattamenti avanzati, non invasivi e senza tempi di recupero, progettati per migliorare e preservare la naturale vitalità dell'epidermide.... La Capri Medical Spa offre anche un programma nutrizionale, il 'Rational Nutrition Metabolic Response' con al centro creazioni gustose e leggere al tempo stesso, preparate dagli chef dell'Olivo sulla base di un'analisi metabolica che permette di progettare un programma mirato ai risultati desiderati dall'ospite. Il nostro hotel è uno scrigno di esperienze destinate a trasformarsi in ricordi unici e preziosi, un luogo ricco di storia e generatore di storie, capace di fondere il fascino inebriante delle Mille e una Notte con lo stile sofisticato della Dolce Vita... L'isola Azzurra vive al Jumeirah Capri Palace". (fonte: Jumeirah Capri Palace. Sintesi di Style Legends)
Photo © Jumeirah 2025
www.jumeirah.com