Inaugurata la Biblioteca del cinema | AAMOD. Roma

Sabato 14 settembre 2024, in occasione dell'ultima serata dell’Aperossa, presso la sede di Via Ostiense 196, a Roma, è stata inaugurata la Biblioteca dell’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS), iniziativa nata da un'idea di Paola Scarnati, fondatrice dell'Archivio stesso, che ha pensato di intestare questo "luogo della mente" alla regista e montatrice sovietica Ėsfir’ Šub. Dopo la presentazione dello spazio, è stato proiettato il film La caduta della dinastia dei Romanov. Introduzione di Letizia Cortini e Paola Scarnati con l'intervento della scrittrice Igiaba Scego e di Dario Cecchi, docente alla Sapienza Università di Roma.
Una biblioteca, quella dell'Archivio, nata in una condizione speciale. Si forma per volere dei registi ed operatori di cinema che volevano e dovevano documentarsi prima di realizzare i loro film. Si arricchisce di donazioni dal mondo del cinema, sul cinema e la fotografia, ma anche sulla storia sociale, contemporanea, sulla storia delle piccole e grandi comunità del mondo, sulle storie di persone "invisibili", per questo ancor più speciali, come tesori nascosti. Libri che forse solo qui si possono trovare. Almeno una buona parte, quella dei volumi degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Come i film documentari prodotti allora, promossi dal Pci e dalla Unitelefilm, si tratta di volumi che erano serviti per la produzione cinematografica, che proprio oggi raccontano storie perdute, ritrovate, immaginate, inimmaginabili, di lotte, di pace, di riscatto, di amore. Gli autori sono storici, ma anche gente "comune", che vive o viveva nelle periferie del mondo, che documentava, prima ancora che con la cinepresa o con la macchina fotografica, con la penna, con la ricerca, con la memoria, anche orale, poi trascritta. Oppure i libri di tanti registi e registe, eccezionali per la portata dei loro messaggi, della loro profondità e curiosità onnivora. Tra questi Ėsfir’ Šub, tra le più importanti e storiche registe del cinema documentario, che ha frequentato biblioteche e archivi, che ha fatto la rivoluzione, non solo quella politica, ma anche quella del linguaggio filmico. Che ha raccontato, oltre la propaganda, gli invisibili, gli speciali, le persone. L'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS è onorato e commosso nel dedicare la sua biblioteca a questa pioniera geniale del cinema. L'Aperossa è promossa dall'AAMOD con il sostegno del ministero della Cultura (Direzione Cinema e Audiovisivo), ed in collaborazione con Euroma 2 Cultural Experience. Il progetto è vincitore dell'Avviso pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" di Roma Capitale.

Courtesy di Anna Ria Cattolico

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"La Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS, nata alla fine degli anni Settanta del Novecento, svolge la sua attività nel campo degli audiovisivi (cinema, tv, multimedialità, archivi filmici e fotografici), per favorire la costruzione e la diffusione delle storie e delle memorie collettive dei movimenti sociali e dei loro protagonisti. Primo presidente della Fondazione è stato Cesare Zavattini che ha ricoperto questo ruolo per numerosi anni. Fondatrice e per lungo tempo segretario generale. Paola Scarnati è tutt’ora responsabile di numerose iniziative culturali. La Fondazione è da sempre impegnata nella ricerca, raccolta, produzione, conservazione di documenti audio-visivi storici, di repertorio, di attualità, di ricostruzione narrativa, e nella promozione della loro conoscenza, studio, analisi ed elaborazione per nuovi usi e riusi. Organizza ricerche e studi, convegni, seminari, rassegne e mostre su temi riguardanti la storia e la società, il rapporto tra cinema, immaginario e memoria, e cura pubblicazioni specializzate. Particolare attenzione è dedicata alle attività di formazione sui temi indicati. L’Archivio audiovisivo svolge, inoltre, attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado sulla cultura cinematografica e sull’uso dei documenti audiovisivi per la storia. Scrisse Zavattini nel 1980: 'L’Archivio audiovisivo del movimento operaio è un archivio più del presente che del passato e i materiali valorosamente raccolti non stanno là nelle scaffalature in una indeterminata attesa, diventando cioè sempre più archivio, secondo il vecchio vocabolario, ma sono invece percorsi da una viva impazienza di entrare nella dialettica odierna delle lotte democratiche, di contribuire a creare una informazione più libera fin dalla sua radice'".

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
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