Dopo Parigi e Düsseldorf, l'Alto Adige sbarca a Vinitaly

Dopo il successo riscontrato alle rassegne di Parigi e Düsseldorf, l’Alto Adige sarà in bella mostra a Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati ormai alle porte. Il Consorzio dei produttori di questa grande regione vinicola si prepara ad essere anche quest’anno tra i protagonisti della kermesse, giunta alla sua cinquantaseiesima edizione - da domenica 14 a mercoledì 17 aprile 2024 - nella storica sede di Fiera Verona. Nell’area consortile, al padiglione 6, faranno bella mostra di sè 90 produttori con le loro nuove annate, presentate e valorizzate tramite le degustazioni tematiche pensate per i vari operatori del settore al fine di mettere in luce la grande varietà e i tanti punti di forza dell’enologia altoatesina.
Le degustazioni potranno essere prenotate all’infopoint del Consorzio (Pad. 6- Stand C2/D2). "Vinitaly per noi è un appuntamento storico, molto importante per la diffusione delle nostre etichette nel mercato italiano e in quello internazionale. Presentarci coesi, in un unico spazio, rafforza la nostra immagine e ci valorizza come territorio omogeneo - spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio -. La nostra 'regione' si è conquistata fama e apprezzamenti per i vini bianchi, freschi e raffinati: dall’aromatico Gewürztraminer al Pinot Bianco fino al Sauvignon e allo Chardonnay. Per le varietà rosse puntiamo in particolare sugli autoctoni Schiava e Lagrein e sull’ elegante Pinot Nero". A Vinitaly saranno varie le occasioni per apprezzare i vini delle cantine in vetrina allo stand. Per i visitatori - che potranno registrarsi direttamente all’infopoint presente presso lo spazio del Consorzio - si parte domenica 14 aprile con 20 etichette in degustazione comparativa sul tema "Dalle bollicine delle Alpi al Pinot Nero: le mille sfumature della famiglia dei Pinot dell’Alto Adige". Lunedì 15 sarà la volta di altre 20 referenze dei "Vitigni storici dell’Alto Adige che parlano di uomini e territorio: Gewürztraminer, Lagrein, Schiava". Martedì 16 ecco protagonisti i vitigni internazionali con "Sauvignon, Merlot, Cabernet: la ricchezza e morbidezza dei bordolesi altoatesini" (19 vini in degustazione) mentre per l’ultimo giorno della fiera sono state selezionate 10 etichette che porteranno nel calice il tema dell’altitudine: "Si vola ad alta quota con Müller Thurgau, Riesling, Kerner e Sylvaner dell’Alto Adige".


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TERRA D'ORIGINE DI GRANDI ETICHETTE
"Per conoscere il carattere di un vino, bisogna innanzitutto chiedersi quali siano le peculiarità di un territorio: chiamato anche terroir in termini vinicoli, definisce un complesso intreccio di fattori geografici, geologici e climatici, ma anche socioculturali, dove ogni piccola variazione ha i suoi effetti. Clima, posizione, suolo e persone coinvolte sono alla base del terroir dell’Alto Adige, dove ha origine un potenziale per vini notevoli, proprio nel punto d’intersezione tra vegetazione e cultura alpina e mediterranea. Qui il processo di formazione delle Alpi ha plasmato un mosaico di suoli molto diversi tra loro, modellando il paesaggio in modo così vario che il microclima può cambiare nel giro di pochi chilometri. A ciò si aggiunge il lavoro di viticoltori e cantine, che puntano sulla qualità dei loro vini con spirito di innovazione, ma con lo sguardo sempre rivolto alla tradizione e alla sostenibilità".