Una cena speciale per sorprendere, un brindisi ad un legame che dura nel tempo o magari un semplice aperitivo per vivere insieme un momento o una parentesi particolare. Qualunque sia il modo con il quale San Valentino viene festeggiato, una delle cose importanti è scegliere con cura il vino da versare nel calice. Dal cuore dell’Umbria, terra del santo patrono degli innamorati, la storica azienda Lungarotti propone il Torre di Giano Vigna il Pino, Bianco di Torgiano DOC 2020 a base di Vermentino, Grechetto e Trebbiano. Considerato un antesignano dei bianchi italiani affinati in legno, ha una bella struttura arricchita da un equilibrio e un'eleganza perfetti per accompagnare i momenti più importanti. Al naso presenta note floreali - di tiglio, timo e fiori di acacia - che si alternano a delicate sfumature di cocco e vaniglia. Il gusto è sapido e fragrante con una lunga persistenza nel finale, bilanciato da un’acidità rinfrescante. Si sposa alla perfezione con pietanze di alta cucina, in particolare a base di pesce e crostacei, ma anche con minestre asciutte e in brodo, risotti, specialmente se al tartufo o con i funghi, e con piatti vegetariani come la zuppa di cipolla e gli sformati di verdure. Simbolo dell’eccellenza enologica umbra, Lungarotti ha contribuito a scrivere la storia del vino italiano nel mondo. Una storia cominciata con Giorgio Lungarotti, pioniere della moderna enologia italiana che nel Dopoguerra ha trasformato l’azienda agricola di famiglia, a Torgiano, in una cantina di successo. Una storia che continua grazie all’impegno, alla passione e alla competenza delle tre generazioni della famiglia che oggi portano avanti le attività, innovandola senza tuttavia tradire il carattere inconfondibile di etichette di riferimento asoluto come il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco - Rosso di Torgiano DOC. Lungarotti conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di Montefalco (20 ha, certificata biologica dal 2014), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Tra i pilastri dell’azienda, anche la valorizzazione dell’enoturismo di qualità e la promozione della cultura del vino, dell’olio e del patrimonio artistico attraverso il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) di Torgiano.
www.lungarotti.it.