Sassuolo, riapre il Teatro Carani. Subito Fresu e Rava

Dopo quasi dieci anni di chiusura il Teatro Carani viene riconsegnato alla sua città, Sassuolo. Ed è subito grande musica. Il nastro dell'inaugurazione sarà tagliato sabato 2 marzo 2024 alle ore 10 con ingresso libero della cittadinanza in visita a questo rinato tempio della cultura locale. Nek, cantautore nato proprio a Sassuolo, salirà per primo sul palco del Carani per il concerto della riapertura a cui seguirà dal 19 al 23 marzo la prima edizione del Sassuolo Jazz Festival con tre date da non perdere. Martedì 19 marzo il primo appuntamento sarà con Paolo Fresu e Omar Sosa. Con la pubblicazione del cd Food (2023, Tǔk Music) i due musicisti hanno completato una trilogia iniziata con Alma (2012) ed Eros (2016). E il cibo, ormai uno degli argomenti che più monopolizzano l’interesse collettivo, diventa ora un tema per la musica.
Per un intero anno sono stati registrati i suoni di cantine e ristoranti, comprese le voci di chi in questi luoghi lavora: tintinnii di calici, olio che frigge, il vino versato in un bicchiere, un coltello che taglia gli ortaggi, oltre a voci narranti in lingua italiana, sarda, friulana, spagnola, francese, inglese, giapponese. Sono racconti di ricette e socialità, che diventano colonna sonora, mentre i suoni, tagliati, equalizzati e messi in loop, fungono da base per le composizioni di Fresu e Sosa. Dalla tavola al palcoscenico, Food indaga il piacere del gusto, della convivialità, della scoperta e del dialogo. "Paolo Fresu è un trombettista senza frontiere: è il portavoce del jazz italiano ma da sempre è aperto anche agli stimoli musicali e umani provenienti da ogni parte del mondo. Anche il pianista cubano Omar Sosa da sempre ignora i confini geografici, abbracciando in un solo gesto ritmi e sonorità caraibiche e africane. Pianista a cavallo tra jazz e world music, ha saputo infondere una personalissima impronta alla musica di matrice afrocubana". Enrico Rava, altro nome altisonante della scena musicale italiana, sarà al Festival giovedì 21 marzo con il Fearless Five, un quintetto in ampia parte alimentato dall’energia di giovani talenti del jazz nazionale (Matteo Paggi, Francesco Ponticelli ed Evita Polidoro) con in più la mano esperta del chitarrista Roberto Cecchetto. Terzo e ultimo incontro musicale - sabato 23 marzo - con Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet in "All You Need Is Love", tributo alla musica senza tempo dei Beatles, rivisitato tra jazz e blues, fondendo pop e cameristica e riprendendo un precedente lavoro teatrale (“Ho ucciso i Beatles”). Una commistione tra pop e musica cameristica.


************************************************
LE ORIGINI
"Sin dalla sua fondazione, il Teatro Carani è stato il cuore della vita culturale sassolese. Alla sua storia è dedicato il volume QB - Quaderni della Biblioteca, 8, Sassuolo 2012, pubblicato da Incontri Editrice, dove, tra l'altro, si può leggere: 'Il Cinema Teatro Carani fu costruito nel 1930 su committenza dei cugini Mario ed Eugenio Carani, che affidarono il progetto all’ingegnere edile Zeno Carani. Costruito in soli 10 mesi, il progetto edilizio prevedeva ampio uso di cemento armato, novità rilevante per l’epoca, sia nella costruzione delle gallerie a sbalzo che nelle capriate reticolari della copertura, ospitante, tra l’altro, una cupola apribile per il raffrescamento estivo della sala. Opera grandiosa per il periodo, aprì i battenti il giorno di Natale del 1930, nel plauso generale di stampa e pubblico che salutò la presenza a Sassuolo di una elegante sala che poteva ospitare fino a 1600 posti a sedere, posizionandosi tra le più ampie della Regione (la città nel 1931 aveva 11.633 abitanti)". (fonte Fondazione Teatro Carani)