Filarmonica della Scala | Omaggio a Nono e Abbado

Altri appuntamento d'eccezione al Piermarini. Lunedì 22, mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio Ingo Metzmacher dirige la Filarmonica della Scala nel secondo appuntamento della nuova Stagione Sinfonica: un concerto dedicato alla memoria di Claudio Abbado (in copertina), scomparso 10 anni fa, e del compositore Luigi Nono, di cui il 29 gennaio ricorre il centenario della nascita. In programma, insieme alla Sinfonia n. 4 di Dmitri Šostakovič, ritorna una delle più importanti pagine di Nono: "Como una ola de fuerza y luz" interpretata dal pianista Pierre-Laurent Aimard, dal soprano Serena Sáenz con la regia del suono di Paolo Zavagna.
Ingo Metzmacher
E' un appuntamento da non perdere. Questa composizione fu eseguita per la prima volta proprio al Teatro alla Scala il 28 giugno 1972 con la direzione di Abbado, il soprano Slavka Taskova Paoletti, Maurizio Pollini al pianoforte e lo stesso Nono alla regia del suono. Il nastro magnetico era stato realizzato nello Studio di Fonologia Musicale di Milano con Marino Zuccheri. Il brano, composto in stretta collaborazione con Abbado e Pollini, incorpora una poesia di Julio Huasi dedicata al rivoluzionario cileno Luciano Cruz, morto nel 1971. Le speranze della democrazia cilena si sarebbero spente pochi mesi più tardi con il colpo di Stato del 1973. Il concerto sarà trasmesso il 25 febbraio anche in diretta su LaScalaTv, dove resterà disponibile on demand fino al 1 febbraio. Biglietti per lo spettacolo da 18 a 110 €. Noleggio in streaming su LaScalaTv a partire da 4,90 euro o in abbonamento da 15 euro al mese. Lidia Bramani, a lungo collaboratrice del maestro, lo ricorda nei suoi ultimi anni: "Se dovessimo descrivere le sfide che la cultura è chiamata oggi ad affrontare, ci troveremmo di fronte agli stessi obiettivi perseguiti e raggiunti da Claudio Abbado nella sua 'luminosa' carriera. Per definirne l’iter artistico ho pensato, di primo acchito, all’aggettivo 'sfolgorante', ma non ho potuto fare a meno di sorridere immaginandomi il fastidio che gli avrebbe procurato. Nessuno più di lui era lontano dal protagonismo. E non solo per carattere e vissuto, ma anche perché aveva maturato la certezza, oggi confermata dalla scienza, che nulla possa esistere fuori dall’interrelazione".

  
Da sinistra, Claudio Abbado, Luigi Nono e Maurizio Pollini
Ancora Bramani: "Nel libro-intervista da me curato poco prima che ci lasciasse ('La musica scorre a Berlino'), quando ripercorreva le tappe dei progetti realizzati usava sempre il plurale, noi, mai il singolare, io. Quel fare musica insieme, che spesso citava, era il suo vero, autentico traguardo, e le sue intenzioni artistiche erano anche umane. Lungi dal sostituire l’aspetto narrativo, politico, etico allo scavo della partitura, la riteneva così centrale e autonoma da assorbire le suggestioni, le finalità, le interferenze esterne. Era d’accordo con Hans Heinrich Eggebrecht sull’opportunità di sostituire il termine extramusicale con il più appropriato intramusicale". Intanto sono aperte sul sito della Biennale di Venezia (www.labiennale.org) le prevendite per Prometeo di Luigi Nono, la memorabile opera che verrà eseguita dal 26 al 29 gennaio 2024 all’Ocean Space Chiesa di San Lorenzo, lo stesso luogo per cui fu concepita e dove debuttò per la prima volta quarant’anni fa. Sottotitolato "tragedia dell’ascolto", Prometeo è, nelle parole di Nono, "tragedia composta di suoni, con la complicità di uno spazio". Un’opera intesa unicamente come ascolto rivoluzionando lo spazio, concepita dal venezianissimo compositore quasi in intimità con la sua città e destinata a restare nella storia della musica, non solo come punto di arrivo di una ricerca durata una vita, ma anche come vera e propria impresa che ha coinvolto, oltre allo stesso Nono, grandi artisti, progettisti, filosofi, musicisti, impiegando il più imponente e avanzato complesso tecnologico del tempo.

Photo qui sopra di Erio Piccagliani
Photo courtesy Teatro alla Scala