Filosofi lungo l'Oglio | "La Maratona della Memoria"

La Fondazione Filosofi lungo l'Oglio annuncia la "Maratona della Memoria", una speciale iniziativa in programma da lunedì 22 a domenica 28 gennaio 2024 per non dimenticare e contrastare qualsiasi forma di negazionismo e di antisemitismo di ritorno. Ogni giorno, dalle ore 10, sul sito filosofilungologlio.it e sul canale YouTube della Fondazione saranno trasmessi una serie di incontri online che esploreranno gli aspetti filosofici, storici, teologici e letterari di ciò che è stato. In totale, sette appuntamenti che inizieranno con il contributo del biblista e teologo Paolo De Benedetti, la cui memoria vive attraverso il suo testamento spirituale, che è anche raccolto nel libro "La memoria di Dio" a cura di Francesca Nodari (Mimesis 2020).
Amos Luzzato
Successivamente, lo storico delle idee e saggista David Bidussa rifletterà su "L'era della postmemoria" ovvero sul contenuto culturale, emozionale, e mentale che ci troviamo a “governare” dopo "L’ultimo testimone", come recita il titolo di un suo fortunato saggio pubblicato da Einaudi nel 2009). La sollecitazione: "Una volta che le voci testimoniali di un evento scompariranno, che cosa avremo noi? Non è la questione del lutto e dell’assenza, ma quella della capacità che quelle voci parlino e siano in grado di suscitare domande e non di riprodurre se stesse". Con Simona Forti, professore ordinario di Filosofia politica alla Normale di Pisa, nonché eminente studiosa di Hanna Arendt, si parlerà de: "La questione del male tra trasgressione e obbedienza", che trae spunto da un suo testo, "I nuovi demoni. Pensare oggi male e potere" (Feltrinelli, Milano 2012) in cui si ribadisce come siano il nichilismo, la pulsione di morte e il nulla a orientare la comprensione del male politico, con il rischio di pervenire ad una visione dicotomica la cui cifra è ravvisabile nel rapporto tra  vittima e carnefice e che l’autrice riconduce al "paradigma Dostoevskij". L'appuntamento di giovedì 25 sarà dedicato alla Vanità della memoria, con le riflessioni di Amos Luzzatto - medico, scienziato e biblista, già presidente dell’Ucei - tese ad indagare il labile confine tra memoria e ricordo: la memoria diviene feconda se si fa azione concreta ed è animata da ciò che Luzzatto stesso chiama "scelta dello scopo".

Daniel Vogelmann
A seguire, Salvatore Natoli, il filosofo dello "stare al mondo", parlerà della "Memoria di Giobbe", approfondendo, ancora una volta, il grande enigma che sottende una domanda cruciale per la filosofia e per la teologia: "Unde malum?". Nel giorno della memoria, sabato 27 Gennaio, si potrà ascoltare la toccante testimonianza di Daniel Vogelmann, figlio della Shoah, che ripercorre la memoria della sua piccola sorellina Sissel, che in yiddish significa “dolce”, e che, in certo senso, è assurta ad emblema del milione e mezzo di bambini assassinati durante la Shoah. La maratona si concluderà domenica 28 gennaio con "Il comandamento della memoria" di Giuseppe Laras (intervento che è stato pubblicato, sempre per i tipi di Mimesis, nel 2019, a cura di Francesca Nodari), studioso insigne del pensiero ebraico medievale e rinascimentale nonché rabbino capo ad Ancona, Livorno e Milano, dove ha retto la cattedra per oltre 25 anni. Laras, scomparso nel 2017, è stato una una figura chiave nel dialogo ebraico-cristiano e la sua lezione racconta la tragedia che ha colpito la sua famiglia sullo sfondo di quell’enigma di cui sopra suggerendo un superamento della teodicea a favore dell’antropodicea, che metta al centro l’assunzione, da parte di ciascuno, di una responsabilità attiva. Una settimana di riflessione e memoria, poiché, per usare proprio le parole di Laras, "noi siamo ancora nel tempo della parola che, in quanto tale, è il tempo della responsabilità e dell’impegno. Ognuno di noi agisca come se ignorasse che un giorno, forse, potrà sopravvenire il tempo del silenzio".