San Valentino | Le Grandes Tables del George V Parigi

Celebrare l'amore a Parigi ancora una volta? Il Four Seasons Hotel George V propone una serie di esperienze romantiche per emozionare e deliziare i propri cari proprio nel giorno più romantico dell'anno. Il direttore artistico, Jeff Leatham, decora la hall con splendide composizioni floreali dal disegno a tema. Eleganti e raffinati, i centrotavola sono vere e proprie opere d'arte mentre tutto l'ambiente è ispirato ai temi dell'amore e della passione. Nei tre ristoranti stellati dell'Hotel, gli chef compongono altrettanti menu speciali per festeggiare al meglio il giorno degli innamorati.
A "Le Cinq" (3 stelle Michelin), Christian Le Squer invita gli ospiti a scoprire una selezione perfetta della sua "arte" culinaria. Elegante e contemporanea, la cucina di Le Squer valorizza gli ingredienti di prima qualità esaltando i sapori veri, unendo il gusto e la tradizione delle sue radici bretoni con la vocazione internazionale della "Città delle Luci". Il grande cuoco francese si è costantemente e ripetutamente distinto nel corso degli anni per le sue creazioni culinarie e sta festeggiando il suo ventesimo anno da maestro tristellato Michelin, direttore di una Grand Table entrata da tempo nel gotha internazionale grazie anche a un'équipe molto affiatata di chef considerati tra i migliori nelle loro, varie, specializzazioni ai fornelli. Il suo menu di San Valentino propone piatti come la "Mousseline di aragosta al tartufo" e la "Viennoise di vitello con caviale di oscietra reale maturo". La cena di dieci portate viene servita nella maestosa sala da pranzo di Le Cinq, con piatti abbinati a una selezione di alcuni dei migliori vini del mondo scelti da Eric Beaumard, già premiato come secondo miglior sommelier al mondo. Un favoloso "carrello del cioccolato" chiude una serata per molti versi indimenticabile. All'elegante e alla moda "Le George", premiato con una stella Michelin, lo chef Simone Zanoni celebra, invece, l'amore e la dolce vita con "Ravioli di black angus brasati con aceto balsamico invecchiato 50 anni" e il "Rombo arrosto, caviale di melanzane, basilico e vinaigrette al tartufo". Da non perdere "O Sole Mio", il piatto ispirato alla famosa canzone d'amore nella versione eseguita da Luciano Pavarotti.

Il sommelier Francesco Cosciha accosta ogni portata a una selezione di etichette direttamente provenienti dalla grande cantina del George V, dove invecchiano più di 50.000 bottiglie, tra cui i grandi classici di alcune delle regioni vinicole più pregiate del mondo, tra cui la Borgogna e il Bordeaux francesi, il Piemonte e la Toscana. All'"Orangerie" lo chef stellato Alan Taudon sceglie ricette delicate e fantasiose come le "Capesante in camicia servite in brodo con perle di iodio" e il "Filetto di rombo bollito con osso al concentrato di tartufo nero". Taudon adotta un approccio molto rispettoso della sostenibilità e di un'alimentazione sana, ponendo una forte enfasi sui piatti a base di pesce e vegetali. Ricca di sapori contemporanei, la sua ricerca si basa su tecniche di cottura innovative che incoraggiano un'alimentazione sana. Offrendo un ambiente caldo e accogliente, "Le Bar", chic e intimo, è il luogo perfetto per concludere la festa. I barman "mescolano" cocktail classici, tra cui Bellini e Negroni, con drink che esaltano al massimo gli ingredienti di stagione. Nella lussuosa Spa del Leading Hotel Parigino gli innamorati possono rilassarsi e distendersi con un rilassante massaggio di coppia, il "Ritual of Life" del marchio francese di bellezza naturale e cura della pelle Olivier Claire. Ideale per purificare la pelle, questo trattamento viso e corpo riossigena e stimola le cellule, lasciando la pelle morbida e liscia. Alla base c'è un approccio olistico al benessere anche in funzione antistress. Il Tea-Time pomeridiano infine, è il regno del pasticcere Michael Bartocetti e delle sue delizie oramai celebrate in tutta la capitale. È anche l'occasione perfetta per godersi un tranquillo pomeriggio in compagnia di un bicchiere di champagne, delicatessen e stuzzichini preparati dallo chef Alan Taudon (altra Stella Michelin).


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