Oetker Collection: "3 giorni perfetti" a Parigi. Le Bristol

Fughe autunnali (e invernali) di tre giorni ("perfetti") per esplorare le destinazioni di Oetker Collection. C'è Londra ma anche Baden-Baden. Su tutte spicca Parigi. La firma è quella di Le Bristol Paris, da dove si parte e si ritorna ogni giorno per coronare ore e momenti trascorsi alla scoperta del meglio della Ville Lumiere (e dintorni). Ecco una guida al soggiorno tra paesaggio, cultura e gusto. Giorno 1 - Si inizia all'Epicure, il ristorante principale della maison, di fronte ai giardini, gustando una colazione a base di viennoiseries fatti in casa, appena sfornati dalla panetteria interna, succhi di frutta freschi e uova cucinate a tuo piacimento. L'occasione per vedere la città sotto una luce diversa arriva subito con una crociera fluviale lungo la Senna a bordo di un motoscafo Riva.
Si "scivola" sotto i 37 ponti della metropoli, ammirando la Torre Eiffel, La Conciergerie e L'Ile Saint-Louis. Appuntamento per il pranzo al ristorante Loulou o al Café Marly, sotto i portici del Louvre. La terrazza del Loulou è il luogo perfetto per prendere il sole e godere di viste magiche della Torre Eiffel e del Jardin des Tuileries. Il ristorante Le Palais Royal, premiato con due stelle Michelin, è un riferimento culinario imperdibile. La giornata prosegue con una passeggiata lungo la Rue du Faubourg Saint-Honoré ammirando le vetrine di Hermès, Lanvin, Baccarat, la libreria Lardanchet e i berretti baschi a Laulhère. Proseguendo lungo Rue de la Paix si arriva fino a Place Vendôme, sede delle più prestigiose gioiellerie della città. Qui, nelle sale del Musée Chaumet, queste creazioni inestimabili sembrano prendere vita. Si cammina lungo Rue Cambon, dove Coco Chanel ha aperto la sua prima boutique. Di ritorno in hotel la nuova esperienza è con la piscina al sesto piano della maison parigina di Oetker Collection e le sue vedute sullo skyline parigino. Spa Le Bristol by La Prairie offre un menu esclusivo di trattamenti su misura con prodotti del marchio di prodotti per la cura della pelle naturale Tata Harper.  Corona e chiude la prima giornata la cena in uno dei luoghi più magici di Parigi: la Torre Eiffel dove si può cenare nel rinnovato ristorante "Jules Verne" ideato dallo chef Frédéric Anton.
 

L'Epicure, 3 Stelle Michelin
Giorno 2 Appuntamento a Carette in Place des Vosges - la piazza più antica di Parigi - per una piccola colazione in atmosfere super chic. Al numero civico 6 quella che era la casa di Victor Hugo è ora aperta ai visitatori. Attraverso il Marais, l'esplorazione approda nelle pittoresche Rue des Francs-Bourgeois, Rue Pavée e Rue de Fourcy. Superato il ponte Pont Marie si è già nell'Ile Saint-Louis, famosa per le sue brasserie. Imperdibili i classici parigini come le croques monsieurs, la tartare di manzo o le uova di mimosa. Dessert quasi d'obbligo alla gelateria Berthillon. In alternativa, lasciato alle spalle il Pont de l'Archevêché, si arriva nella suggestiva Saint-Germain-des-Prés per esplorare Rue de Seine, Rue Jacob e Rue Mazarine, magari curiosando tra le numerose boutique di interior design e d'arte locali. Proseguendo lungo le rive della Senna, immortalate in decine di film, si scoprono le affascinanti librerie del quartiere. La Cattedrale di Notre-Dame è appena più avanti sulla bellissima Ile de la Cité, dove si può visitare anche Sainte-Chapelle con le sue maestose vetrate colorate. Si torna a Le Bristol Paris per non perdere l'incontro con uno dei templi indiscussi di tutta la grande cucina francese: l'Epicure, regno di Eric Frechon (quattro stelle Michelin nei suoi ristoranti). I maccheroni ripieni di tartufo nero, carciofi e foie gras d'anatra - gratinati con parmigiano stagionato - sono oramai una leggenda culinaria. 

Giorno 3 Trasferimento con autista o in elicottero alla Reggia di Versailles, a soli 40 minuti. Con la città di Parigi alle spalle e la reggia d'oro di Versailles davanti, si può apprezzare una delle migliori vista che la città può offrire. La guida privata svela tutti i segreti del palazzo, dal Petit Trianon nelle stanze di Maria Antonietta agli appartamenti privati ​​dei re Luigi XV e Luigi XVI. Pranzo al ristorante Ore, nel cuore del castello, dove la cucina di Alain Ducasse viene servita in un ambiente moderno ed elegante. Il ritorno nella capitale è tutto un omaggio a Montmartre e alla Basilica del Sacro Cuore. L'arte la fa da padrone. La "tre giorni" si conclude al ristorante stellato 114 Faubourg che Frechon ha imposto all'attenzione dei gourmand parigini e ai viaggiatori grazie a un mix di eleganza rilassata e alla sua cucina a pianta aperta. Carismatica la direzione in sala di Patrice Jeanne. 


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