Tenuta Mazzolino, piccolo clos e grandi rossi. Vinitaly

Tenuta Mazzolino, il piccolo clos di Borgogna nel cuore dell’Oltrepò Pavese, con le sue vigne che si adagiano dolcemente sulle colline di Corvino San Quirico, è tra i protagonisti al Palaexpo Lombardia del Vinitaly 2022 (10-13 aprile, Verona Fiere). Qui racconta la storia dei suoi vini e presenta in anteprima il Noir annata 2018, un Pinot Nero da sempre armonioso e ben equilibrato, un rosso di razza che si rivela in questa nuova annata, caratterizzata da un’estate con temperature elevate e vendemmia  a metà agosto. Con quasi 3.000 ettari di Pinot Nero, il pavese è la prima zona, per estensione, in Italia e una delle zone più importanti a livello mondiale.
Francesca Seralvo con l'enologo Stefano Malchiodi
"Quello veronese è un ritorno in presenza che ha un valore importante e simbolico - afferma Francesca Seralvo, terza generazione alla guida della cantina pavese -. Per noi è un messaggio di fiducia che investe tutto il comparto, un momento reale di ripartenza, necessario per ricreare le condizioni per la ripresa. Le fiere fisiche sono un fondamentale momento di confronto e riflessione con tutti gli interlocutori della filiera, dagli addetti ai lavori ai cultori e agli appassionati". Il terroir pavese fa debuttare sul palcoscenico di Vinitaly l’annata 2018 del NOIR, "da sempre un vino elegante, raffinato, un pinot nero vinificato in rosso, un connubio pluripremiato di complessità e finezza - spiega Seralvo -. Si tratta di un vitigno delicato, caratterizzato da una maturazione precoce. Da sempre predilige i terreni calcarei e i climi non troppo caldi e da noi sembra aver trovato 'casa'. La vicina località Oliva Gessi ben racconta la struttura dei nostri terreni". L’annata 2018 - a detta di molti esperti - è stata una delle migliori dell’ultimo decennio con un andamento climatico insolito: un inverno tendenzialmente mite e un inizio di primavera freddo con temperature basse e conseguente ritardo nel  germogliamento.

 

Da fine aprile a farla da protagonista è stata la pioggia, che ha compensato così la siccità dopo un inverno benevolo. Un luglio nella norma e un agosto caldo hanno permesso di recuperare il tempo perso, con temperature elevate, intervallate da temporali. Il risultato in bottiglia è un vino dalla grande eleganza e dalla buona concentrazione, espressivo dal naso pieno e ricco. Al palato? Tutto da scoprire proprio a Vinitaly. La ribalta fieristica è anche l’occasione per conoscere meglio l’ultimo nato di Tenuta Mazzolino, il Terrazze Alte, che nel nome porta origine e destino: fratello minore - solo anagraficamente - del Terrazze, nasce dalla vinificazione separata delle uve provenienti dalla parte alta delle vigne, segue una vinificazione identica mentre l’affinamento richiede qualche mese in più in vasca. Viene imbottigliato dopo la vendemmia successiva. Nasce così un vino di colore rubino delicato, ma brillante, con leggeri riflessi rosso mattone; al naso risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata.

Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Elegante come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, è un interprete generoso e garbato del vocabolario enoico della Tenuta. Attenzione, qualità e passione si confermano le parole chiave di Tenuta Mazzolino. Una decina scarsa di etichette per 100.000 bottiglie l’anno sono i numeri di un’azienda vitivinicola che ha saputo differenziarsi nel panorama internazionale con vini di rara eleganza, grazie anche alla competenza di un team di esperti guidato da Kyriakos Kynigopoulos, enologo di fama internazionale e grande studioso di Pinot Nero e di Chardonnay. L’appuntamento per conoscere da vicino Tenuta Mazzolino e i suoi vini d’eccellenza è al Palaexpo Lombardia, stand B4.  


www.tenuta-mazzolino.com