"Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900". Casalmaggiore

Nell’anno in cui si celebra nel mondo il ruolo "tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e delle società inclusive", il 23 aprile 2022 al Museo del Bijou di Casalmaggiore si inaugura la mostra "Vetro. Gioielli italiani tra '800 e '900". Attraverso una minuziosa ricerca e un’accurata selezione di oltre 300 pezzi tra gioielli d’autore e documenti d’epoca, l’esposizione curata da Bianca Cappello e Augusto Panini rivela l’affascinante evoluzione dello stile, del costume e della società italiana negli ultimi due secoli. In mostra sarà possibile ammirare lunghi e colorati sautoir di inizio secolo, bracciali in stile Decò di murrine millefiori, gioielli in micro mosaico romano realizzati per il Grand Tour, grandi collier multifilo e collarette realizzate con minuscole conterie da abbinare agli abiti da cocktail sartoriali degli anni Sessanta.
Oki Izumi, vetro industriale e argento. Milano anni Novanta
Sarà possibile lasciarsi affascinare dai numerosi orecchini a bouquet degli anni Cinquanta, dai bijoux dei figli dei fiori ispirati ai nativi americani, dai grandi cristalli degli anni Ottanta e anche dalle creazioni più sperimentali dei grandi designer e artisti di fine Millennio. Il vetro, caleidoscopico e multiforme, è da sempre apprezzato perché capace di assumere sembianze e colori della natura e anche di spingersi oltre, trasformandosi in un qualcosa di tendenzialmente nuovo, frutto dell’ingegno e della capacità creativa dell’essere umano. Prima dell’avvento dei materiali plastici, era considerato il materiale per eccellenza nella creazione di gioielli, una sorta di simbolo dell’evoluzione sociale della donna: da angelo del focolare a flapper, da signorina della buona società a donna in carriera, da figlia dei fiori a eterea minimalista. Il vetro artificiale è un materiale difficile da ottenere e da lavorare, tanto che nella storia era considerato un segreto di pochi maestri e per tale motivo da essi gelosamente conservato. Tra Ottocento e Novecento, a seguito del processo di industrializzazione, ha diversificato la sua identità: da una parte un prodotto di finissimo e altissimo artigianato, oggetto di sperimentazione tecnica e artistica per gioielli di lusso e ricercati, dall’altra un articolo industriale per il grande pubblico usato in gioielli a basso costo.

 

Spilla, cammeo, 1900 ca 
"Vetro. Gioielli Italiani tra ‘800 e ‘900" è una mostra da non perdere: oltre alle affascinanti creazioni esposte, il visitatore è accolto da una cartellonistica pensata per guidarlo nella comprensione della loro realtà materiale e artistica e del loro inserimento nel contesto sociale e di costume. Tutto l’allestimento è, inoltre, stato progettato e realizzato ad hoc dalla designer iraniana Sogand Nobahar che, utilizzando e rielaborando vetro di recupero, ha voluto sottolineare l’importanza del "prezioso" materiale anche nel riciclo e nella sostenibilità  ambientale. "E’ con grande piacere che il comune di Casalmaggiore torna a lavorare con Bianca Cappello ed Augusto Panini per una mostra di altissima qualità, dopo le collaborazioni degli anni scorsi - spiega il sindaco Filippo Bongiovanni -. La mostra si  inserisce nel ricco percorso che i nostri musei hanno dedicato al materiale vetro, parte viva della storia della nostra città che nel secolo scorso ha ospitato importanti industrie vetrarie strettamente legate ad Altare (Savona). Il Museo del Bijou, con questa  mostra, saprà ancora una volta catalizzare l’attenzione di appassionati e collezionisti, di visitatori e turisti". "Agli inizi del XX secolo la perla di vetro diventa accessorio indispensabile nell’abbigliamento elegante e seducente della donna moderna - spiega Panini - e si riappropria di quel fascinosissimo ruolo avuto nel corso dei secoli, da Cleopatra a Elisabetta Gonzaga". "Dalla preistoria a oggi, il gioiello di vetro è stato capace di muoversi al passo con il linguaggio, l’ingegno e l’estetica della società riuscendo sempre a raccontarla e a mostrarne le caratteristiche - aggiunge Cappello -. Il vetro nel gioiello è 'fragile e indistruttibile' al tempo stesso, è un materiale che racconta l’altissimo livello raggiungibile con l’artigianato artistico e che, negli ultimi due secoli, è entrato da protagonista nei gioielli del sistema moda, così come nel gioiello di ricerca e in quello di design". La mostra si concluderà il 9 ottobre e si è resa possibile grazie al concreto supporto del Comune di Casalmaggiore, del Gruppo Mauro Saviola The Eco-Ethical Company di Viadana e di Azotal S.p.a. di Casalmaggiore.

Catalogo

Bianca Cappello, Augusto Panini: "Gioielli di Vetro dalla Preistoria al III Millennio", Antiga edizioni, 2021. 300 pagine, testo in italiano con oltre 300 immagini a colori. Formato 24x30 cm, cartonato. Prezzo di copertina euro 39,00

Didascalia completa delle immagini delle opere:

Seconda dall'alto in basso: Spilla, cammeo di pasta di vetro opaco stampata, oro, Italia/Francia/Germania, 1900 circa

Sotto: Franco De Cal, Pendenti, intarsio di vetro murrino, argento, Venezia anni Ottanta

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Informazioni generali

"Vetro. Gioielli italiani tra '800 e '900" 

a cura di Bianca Cappello e Augusto Panini

Dal 23 aprile al 9 ottobre 2022

Inaugurazione sabato 23 aprile ore 15.30

Museo del Bijou 

Via Porzio 9

26041 Casalmaggiore (CR)

Telefono: 0375 284424 205344

www.museodelbijou.it

Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00; domenica e festivi dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso mostra e museo: intero € 3,00, ridotto € 2,50. 

Franco De Cal, Pendenti