Il Radisson Collection Hotel Palazzo Nani. A Venezia

Dopo il soft opening nel mese di ottobre 2021, l’inaugurazione ufficiale è in programma a febbraio 2022 durante i festeggiamenti per il Carnevale in Laguna: Radisson Collection Hotel Palazzo Nani di Venezia è tra le più recenti e prestigiose realizzazioni di Concreta, l’azienda di Postalesio specializzata nel contract d’eccellenza per alberghi, spazi commerciali e aree residenziali, tutti settori nei quali il contractor valtellinese ha maturato un’esperienza che l’ha portato a una posizione di leader in campo nazionale e internazionale. La particolare natura di questo antico palazzo veneziano, e la complessa logistica che richiede l’esecuzione di lavori in laguna, hanno rappresentato una sfida affrontata e vinta grazie al binomio "attenzione al dettaglio" e "globalità nell’approccio" che caratterizza da sempre la filosofia di Concreta. Radisson Collection Hotel Palazzo Nani si trova nel cuore del sestiere di Cannaregio, una zona di Venezia particolarmente suggestiva e autentica, un percorso fondamentale per l’impianto urbanistico della città fin dal Medioevo: il Canale di Cannaregio costituiva, infatti, l’ingresso alla città per coloro che vi giungevano da terra, da Padova o da Treviso, attraverso i percorsi lagunari.
Ricca di ristorantini e di  "bacari", di negozi e boutique artigianali sorge non lontano dal Ghetto ebraico, con la quiete delle sue calli e la sua inconfondibile impronta architettonica. Da qui si può facilmente raggiungere il resto della città a piedi o con il vaporetto; la fermata Le Guglie si trova proprio di fronte all’hotel. La stazione ferroviaria di Santa Lucia dista meno di 10 minuti a piedi. L'edificio che ospita l'hotel è un palazzo storico signorile del Cinquecento appartenuto all’antica famiglia Nani, attiva nella vita politica, sociale e culturale della Serenissima. Nel corso degli anni si sono succedute varie proprietà e il palazzo ha cambiato più volte destinazione d’uso. È stato residenza privata, caserma austriaca e, infine, scuola. Durante i lavori del cantiere sono stati rinvenuti oggetti e documenti che testimoniano le vite precedenti del palazzo. Alcuni dei reperti, recuperati e opportunamente trattati, sono andati ad arricchire l’arredo delle sale e del giardino. La facciata è scandita da un gioco di archi ed eleganti stemmi in pietra d’Istria che sembra siano dovuti all’intervento di Alessandro Vittoria, che ha contribuito a sottolineare e a valorizzare  la preziosità del palazzo. Brand prestigioso dell’ospitalità nel mondo, Radisson Group ha voluto trasformare questa dimora storica in un incantevole cinque stelle di 52 camere e suites e 3 appartamenti privati, inserendolo nella sua Collection, sinonimo di strutture di pregio capaci di rispecchiare il carattere affascinante del luogo con il comfort di un design di alto profilo. Per questo palazzo alberghiero, Concreta ha realizzato tutti gli spazi comuni su progetto dello Studio Marco Piva, che ha ideato un concept di arredo "box-in-the-box" teso a mantenerne intatta la forte identità storica della casa, arricchendola con un linguaggio di elegante contemporaneità. Gli spazi sono ampi e luminosi, alcuni hanno l’affaccio sul Canale di Cannaregio e propongono tonalità cromatiche che richiamano le nuances dei soffitti affrescati, in combinazione con sedute dai colori intensi che rimandano alle espressioni e ai valori del Territorio, alle cromie dell’acqua, ai riflessi del vetro, agli interni delle gondole.

La realizzazione delle aree comuni assume un significato del tutto particolare, in quanto l’hotel è stato concepito come un luogo di ospitalità non chiuso ed esclusivo ma, al contrario, aperto alla città e fruibile  da parte di coloro che desiderano godere del ristorante, dell’incantevole giardino "segreto" - come lo sono molti dei giardini veneziani - e del relax del lounge bar e delle lobby. Il dialogo continuo e la piena sintonia che ha caratterizzato la collaborazione tra i progettisti dello Studio Marco Piva e il team di Concreta - dalla scelta dei colori e dei materiali alla condivisione dei prototipi - ha consentito  di tradurre il concept ispiratore in una realizzazione di alto profilo, pienamente rispondente ai contenuti e alle esigenze del committente. In tutte le aree comuni si "legge" il segno di un equilibrio formale di decorativismo per lasciare la vista libera di fruire di questi spazi e di raccogliere le infinite suggestioni che provengono dalla città lagunare. L’ingresso principale dell’hotel, situato al piano terra, accoglie la consolle-reception e dà accesso ai due ristoranti e al lounge bar/breakfast room. Nel Private Restaurant è stata scelta una boiserie in vetro cannettato bianco latte per ritmare lo spazio fra le sedute, rivestimento impreziosito da una retroilluminazione integrata. Nel ristorante principale il focus point è costituito da uno scultoreo monolite-filtro, una grande panca in marmo con interno imbottito in un morbido velluto color ottanio. Un bancone bar curvilineo domina la scena e segue le isole a pavimento.

Il rivestimento è un tappeto materico di marmo bianco Venezia e marmo Paradigma che lo contrasta in una tonalità più scura. La dominante cromatica degli spazi è il verde laguna declinato nelle sue varie sfumature. Nel lounge bar, che è anche sala colazioni, si è optato per colori molto scuri che corrono da parete a soffitto per creare un’atmosfera avvolgente e per enfatizzare preziosi elementi custom in metallo - come la bottigliera a parete - con una boiserie in legno scuro cannettato che dà ritmo alla parete, il cui motivo viene ripreso dal rigato dell’imbottito color rubino che ricorda l’interno di una barca. Le due lobby nei saloni nobili al piano B e C si caratterizzano per essere spazi elegantemente affrescati, con marmorini, muse dipinte negli ovali sopra le porte del salone del secondo piano, soffitti con Apollo, Venere e Cupido ed Orfeo in Olimpo. Spazi che hanno richiesto particolare impegno per armonizzare l’intervento attuale con le esigenze di una dimora storica che esprime le sue bellezze e le sue fragilità. Così, al pavimento in seminato storico recuperato e ripulito si è affiancato un arredo mobile custom-made disegnato dallo Studio Marco Piva, della medesima tipologia ma in colori diversi in dialogo con i cromatismi degli affreschi, con sedute lounge realizzate in collaborazione con Natuzzi, affiancati da tavolini, tavoli da lavoro e da meeting sempre su disegno dello Studio milanese. La palestra, situata al piano C, è ricavata in una sala affrescata ripulita con l’intervento di una società specializzata in restauro di opere d’arte la quale ha seguito il ripristino di tutti gli apparati decorativi del palazzo. La particolarità di questo spazio consiste nella presenza di grandi cilindri self-standing, alti quasi a soffitto, realizzati artigianalmente in metallo curvato da Concreta e completamente attrezzabili, con una parte alta con funzione decorativa e di separazione e una base con funzione cabinet per contenere asciugamani, prodotti, piccoli attrezzi e accessori e con una originale maglia in metallo pensata per separare mantenendo la leggerezza di una superficie forata attraversata dalla luce.

In prospettiva l’area accoglierà  anche una sauna. Il progetto illuminotecnico comprende sia apparecchi custom e sia brandizzati. Le luci tecniche sono state realizzate ad hoc in collaborazione con Artemide e completate con grandi lampadari circolari e sculture luminose a led di brand di primo piano come Italamp, Flos e Vibia. L’illuminazione decorativa è stata curata da Concreta. Spicca il grande lampadario formato da sfere di vetro opalino disegnato specificamente per questo progetto. L’effetto opalescenza attraversa come un fil rouge le stanze e gli spazi comuni e sempre le luci rimandano alle trasparenze e ai riflessi del vetro, per sottolineare ancora una volta il legame forte con il territorio. Non sorprende che in un progetto ad alto contenuto di identità storica e territoriale come questo i tessuti giochino un ruolo di primaria importanza. La declinazione degli elementi tessili e le scelte cromatiche stanno in relazione diretta con il confort della seduta e la resa scenografica del contesto. La maggior parte dei tessuti che vestono gli spazi dell’hotel sono di produzione Rubelli, storico e prestigioso brand veneziano. Di Rada Tessuti sono i brillanti velluti e di Besana Carpet Lab i colorati tappeti che dialogano con le textures dei pavimenti e regalano contrasto e movimento. In prospettiva, anche il grande giardino di 350 metri quadri in dotazione all’hotel diventerà uno spazio, aperto alla città, tutto da godere con banco bar esterno. Nel verde sono posizionate sculture, statue, panche e divanetti e due grandi vasche da bagno in pietra recuperate durante i lavori - provenienti da una cava non più attiva - e oggi ritornate a nuova vita per raccontare di un lontano passato.

www.radissonhotels.com/it-it/marca/radisson-collection