Festival d'Aix-en-Provence nel segno di Kaija Saariaho

Kaija Saariaho (Photo Jean-Louis Fernandez)
Il virus globale ha colpito duramente la regione Provence-Alpes-Côte d'Azur, accanendosi, come a Parigi, contro questa splendida terra del Sud della Francia stretta tra montagne, colline e mare. Una delle sue "capitali" storiche e culturali - Aix-en-Provence - nel 2020 ha dovuto rinunciare alla sua manifestazione estiva più importante, il Festival International d’Art Lyrique, storico laboratorio di idee e palcoscenico mondiale per grandi compagini orchestrali, solisti affermati, registi e gruppi cameristici d'eccellenza. Qui la musica viene prodotta, eseguita e ascoltata.
London Symphony Orchestra (Photo Mark Allan)
Ma in questo 2021 - appuntamento dal 30 giugno al 25 luglio - le cose stanno migliorando. 
Il direttore generale della rassegna, Pierre Audi, ne è certo: "Il Festival raddoppia le sue ambizioni... perché  tutti abbiamo bisogno di riunirci attorno all'arte più bella, gustata insieme nel momento presente, anche se al momento non possiamo sapere cosa accadrà veramente. Vengono così proposte non meno di otto nuove produzioni e un'opera in versione concerto, coprendo una vasta gamma di epoche e stili, dalla musica barocca italiana con Monteverdi, Cavalli e Rossi alle creazioni contemporanee, tra cui le Nozze di Figaro di Mozart, due giganti della lirica del XIX °secolo (Tristano e Isotta di Wagner, presentato qui per la  prima volta, e I due Foscari e Falstaff di Verdi) senza dimenticare il XX ° secolo e il repertorio russo con il Gallo d'Oro di Rimsky-Korsakov. La musica contemporanea è in primo piano nell'ambito del ciclo 'Incises' con due anteprime mondiali: 'Innocence', un'opera corale dalle tinte thriller della compositrice finlandese Kaija Saariaho e l''Apocalypse arabe', un oratorio del compositore israelo-palestinese Samir Odeh-Tamimi, allegoria della terribile conflagrazione della guerra in Libano, una tragedia senza fine di portata globale". 


Patricia Kopatchinskaja (Photo Lukas Fierz)
Generi, titoli, maestri si sovrappongono in un cartellone ricchissimo e a tema: "Artisti e registi - continua Audi - ci danno speranza nell'avvento di una società più egualitaria, di una città futura più luminosa. Per presentare queste opere è stato necessario riunire compagni di viaggio del Festival come Sir Simon Rattle alla guida della London Symphony Orchestra o Daniele Rustioni con l'Opera Choir and Orchestra di Lione, ma anche esordienti dai nomi prestigiosi: Barrie Kosky, Simon Stone (ciascuno 'in residence' per due creazioni), Susanna Mälkki, Thomas Hengelbrock a capo del Balthasar Neumann Ensemble, Lotte de Beer o Silvia Costa e Sébastien Daucé con l'Ensemble Correspondences. Le donne sono al centro del programma 2021, dai compositori Kaija Saariaho e Bushra El-Turk ai registi Lotte de Beer e Silvia Costa, compresi i direttori Susanna Mälkki e Kanako Abe. Poi il giovane prodigio Klaus Mäkelä, alla guida dell'Orchestre de Paris, e ancora Duncan Ward, il nuovo direttore musicale della Mediterranean Youth Orchestra. Due artiste eccezionali beneficiano di ritratti ad hoc: Kaija Saariaho, la cui arte multiforme viene esplorata a tutto tondo, e la carismatica violinista Patricia Kopatchinskaja, impegnata nei generi più diversi. Alcune delle opere in programma rappresentano vette assolute nella storia del teatro musicale ed ecco perché in Provenza sbarcheranno, tra gli altri, Nina Stemme, Stéphane Degout, Magdalena Kožená, Barbara Hannigan e Jakub Józef Orliński...". Una cosa è certa: la stella di Aix-en-Provence 2021 sarà lei, Kaija Saariaho, Leone d'Oro alla Carriera della Biennale Musica di Venezia 2021 e assoluta protagonista della scena della musica contemporanea mondiale. Dall'incontro con un altro artista finlandese, il romanziere Sofi Oksanen, è nata 'Innocence', vasto dramma corale per solisti, coro e orchestra in prima mondiale ad Aix. E' una tragedia contemporanea resa incandescente dalla musica potente e dalle parole che mescolano le lingue del mondo. "Con questa anteprima assoluta, diretta dalla finlandese Susanna Mälkki e messa in scena dall'australiano Simon Stone, il Festival scrive una nuova pagina nella storia dell'opera".

Il Leone d'Oro veneziano le è stato attribuito con la seguente motivazione: "Nell'ambito della sua vasta produzione per voce, ensemble vocale e coro, Saariaho, fra i maggiori compositori viventi e uno dei più eseguiti al mondo, è premiata in particolare per 'Oltra mar', considerato un capolavoro assoluto. 'Oltra mar', che in francese antico significa 'attraverso il mare', presenta una scrittura armonica complessa ma trasparente e la sintesi di colori orchestrali inediti e metamorfici di ascendenza impressionista. La musica della compositrice finlandese ha il dono della potenza e dell'immediatezza e genera affreschi acustici inediti e narrazioni sonore originali". Saariaho (Helsinki, 1952) è fra i maggiori esponenti di una generazione di compositori finlandesi dall'influenza internazionale. Ha studiato composizione a Helsinki, Friburgo e Parigi, dove vive dal 1982. I suoi studi e le  sue ricerche all’IRCAM hanno influenzato molto la sua musica con una caratteristica tessitura rigogliosa e misteriosa, spesso creata combinando musica dal vivo ed elettronica.

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Anche se larga parte del suo catalogo abbraccia lavori da camera, dalla metà degli anni Novanta ha affrontato sempre più spesso organici allargati e ampie strutture come le opere 'L’Amour de Loin', 'Adriana Mater' ed 'Emilie'. È attorno alle opere che fiorisce la sua produzione vocale, in particolare l’affascinante 'Château de l’âme' (1996), 'Oltra mar' (1999), 'Quatre instants' (2002), 'True Fire' (2014). L’oratorio 'La  Passion de Simone', sulla vita e la morte della filosofa Simone Weil, faceva parte del festival internazionale di Sellars 'New Crowned Hope' nel 2006/07. La versione da camera dell’oratorio ha debuttato con La Chambre aux echos al Bratislava Melos Ethos Festival nel 2013. Saariaho ha ricevuto i maggiori premi in composizione: Grawemeyer Award, Wihuri Prize, Nemmers Prize, Sonning Prize, Polar Music Prize. Nel 2018 le è attrobuito il BBVA Foundation’s Frontiers of Knowledge Award. Nel  2015 fa parte della giuria del Toru Takemitsu Composition Award. Sempre dedita a programmi educativi intensivi, è stata Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative ed è stata in residenza all’U.C. Berkeley Music Department nel 2015. Saariaho continua a collaborare con il teatro. "Only The Sound Remains", il suo più recente lavoro operistico in collaborazione con Peter Sellars, ha debuttato ad Amsterdam nel 2016. Nel 2020, la sua prima opera l'"Amour de Loin" ha debuttato in un nuovo allestimento al Metropolitan Opera di New York con la regia di Robert Le Page. Il Park Avenue Armory e la New York Philharmonic hanno celebrato la sua partitura orchestrale accompagnata da interventi visivi. La sua nuova opera, "Innocence", debutta ora al Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence. L'estate della speranza. Di Aix che ritrova il suo mondo. Anche quello di Sir Simon Rattle e della London Symphony Orchestra che dedica il primo dei suoi concerti ai due più eminenti eredi di Wagner: Strauss e Mahler. Le sette note che entrano nella modernità.

                                                                                                           a cura di Daniele Vaninetti


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