Cantina San Michele Appiano, fare vino insieme vince


Da sempre i valori della cooperativa sociale, la notorietà del marchio sul mercato italiano e internazionale e il costante impegno ad innovarsi sono alla base del successo della Cantina San Michele Appiano.
Durante questa lunga stagione di pandemia, l’azienda è riuscita a contenere il calo di fatturato e, dunque, i danni economici derivanti dal crollo delle prenotazioni import ed export, in particolare durante il primo lockdown nel 2020. 
In che modo? Friedrich Wilhem Raiffeisen, il grande riformatore sociale del Diciannovesimo secolo ed inventore del sistema-cooperativa, lo riassume in una frase celebre: "Ciò che è precluso al singolo, può essere raggiunto da molti lavorando insieme". Principio ben chiaro alla Cantina San Michele Appiano che, con 330 soci viticoltori su 385 ettari di superficie di coltivazione e una produzione di oltre 2,5 milioni di bottiglie, ha proprio uno scopo mutualistico: non è il capitale a essere al centro dell’operato bensì l’uomo, insieme al suo benessere economico e al sostegno reciproco tra i soci. "Il lavoro di squadra è stato determinante, in azienda e fuori. Durante la prima fase dell'emergenza, e per tutto questo anno di Covid, abbiamo sempre cercato il dialogo con i nostri agenti e distributori, italiani e nel mondo, tramite frequenti telefonate e meeting sulle piattaforme digitali. Non ci siamo mai fermati", spiega l’amministratore  delegato della Cantina, Günther Neumair.


Gunther Neumair
Quello dell’Alto Adige, una regione prevalentemente legata all’andamento dei flussi turistici, si è rivelato il mercato più toccato dalla crisi: tutte le attività economiche della maggioranza dei clienti della Cantina sono rimaste, purtroppo, chiuse per tanto tempo. Ma a fianco dei valori della solidarietà e della professionalità, decisiva resta la forza del marchio San Michele Appiano e la notorietà del territorio altoatesino. Questi fattori hanno contribuito a dare stabilità alle vendite in Italia e all’estero, ma non si tratta di un successo regalato in quanto ad Appiano ci si è impegnati per decenni prima di poter raccogliere questi frutti dal duro lavoro svolto. In particolare, negli ultimi dieci anni, San Michele ha investito in attività di comunicazione e di relazione con i media. Sforzi che hanno consolidato il principio di marketing "Top of mind", ossia San Michele Appiano come brand che i consumatori ricordano tra i primi e a cui pensano immediatamente quando iniziano un processo di acquisto. Il successo dei vini della "Cantina d’Eccellenza" dell’Alto Adige si basa proprio sulla ricerca costante della qualità. I prodotti sono ripartiti sul mercato con un 20% di vendita in Alto Adige, il 50% nel resto d’Italia ed un 30% in oltre 40 Paesi nel mondo, in particolare in Germania, negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna (mercato, quest'ultimo, che ha sofferto di più negli ultimi mesi). "Non ci siamo mai fermati, restando sempre trasparenti con agenti e clienti - ribadisce Neumair -. Questi ultimi, quando aperti, hanno  preferito non sperimentare e sentirsi al sicuro acquistando la qualità garantita dal nostro marchio. Il 2020 ci ha dato la possibilità di far uscire più tardi le nuove annate, per dare il tempo ai vini di maturare ulteriormente". Ora l’obiettivo 2021 di San Michele Appiano è quello di raggiungere il fatturato dell’anno 2019 e per farlo ha bisogno di unire tutte le forze: dai collaboratori agli agenti.

"Resto comunque ottimista  - conclude Neumair -. Sono da 25 anni a San Michele Appiano e posso testimoniare che bisogna essere sempre pronti ad  affrontare dure sfide. La Cantina ha 115 anni di età e ne ha superate di crisi... Siamo sempre riusciti a uscire più forti di prima dalle difficoltà che ci si sono presentate davanti. E nei periodi migliori abbiamo cercato di accantonare dei fondi da utilizzare nell'evenienza di momenti più difficili". L’impegno a migliorarsi costantemente ha portato la Cantina a creare il suo shop online (shop.stmichael.it) che, ora, si presenta come una vetrina ricca di proposte e con la disponibilità di tutta la gamma di vini di St. Michael-Eppan, comprensiva delle annate storiche. Inoltre, sempre sul sito ufficiale, è stato introdotto il virtual tour per visitare la centenaria cantina con o senza l’ausilio degli occhiali VR.

Anche la comunicazione tra il winemaker, l’agronomo e i conferitori si snellisce grazie all’innovazione: l’introduzione di app che informano sullo stato dei singoli vigneti e sulla qualità delle uve facilitano i processi di valutazione e velocizzano lo scambio di informazioni dalla vigna alla cantina. Sono state adottate altre applicazioni per semplificare il lavoro degli agenti e la condivisione di dati, schede tecniche e aggiornamenti, con la possibilità di inserimento autonomo degli ordini. Con il premio "Cantina Cooperativa dell’Anno" nella guida Vini d’Italia 2021, il Gambero Rosso ha riconosciuto a San Michele Appiano un ruolo decisivo nello sviluppo del sistema cooperativistico altoatesino e nella conseguente affermazione di questa Regione tra i marchi più forti della viticoltura italiana.