Alighiero e Boetti, omaggio in Museovisione. Sky Arte


In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti (Torino, 1940-1994) Sky Arte rende omaggio a uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale del Novecento con un documentario sulla vita dell’artista: "Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman", una produzione Sky Arte e Tiwi per la regia di Amedeo Perri e Luca Pivetti, in onda il 16 dicembre alle 21,15 e disponibile on demand e in streaming su NOW TV.
Alighiero Boetti, Mappa, 1979-83. Ricamo su tessuto 
Il 16 dicembre 2020 l'artista avrebbe compiuto 80 anni e dalle 10 alle 18 il film verrà lanciato in anteprima assoluta in Museovisione sui siti Internet di sei tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Torino), Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato), Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC di Bergamo), Madre-museo d’arte contemporanea Donnaregina (Napoli),  MAMbo - Museo d’Arte Moderna (Bologna), MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma). Il documentario sarà preceduto da una tavola rotonda virtuale in cui il direttore di Sky Arte, Roberto Pisoni, converserà con i responsabili delle sei istituzioni coinvolte  - Carolyn Christov-Bakargiev, Cristiana Perrella, Lorenzo Giusti, Kathryn Weir, Lorenzo Balbi, Bartolomeo Pietromarchi - ricordando gli avvenimenti che legano l’artista ai musei e ai loro territori. Fin dal nome, che l’artista cambia agli inizi degli anni Settanta in Alighiero e Boetti, la ricerca si muove sempre per specchiamenti. Il gioco della congiunzione include uomo e artista, Sud e Nord, ordine e disordine, necessità e caso, spirito e materia. Alighiero e Boetti realizza i suoi capolavori con l’intento di mettere "al mondo il mondo" e ci riesce grazie al fatto di essere al contempo sciamano e showman.

Alighiero Boetti. Photo Giorgio Colombo
Muovendosi tra testimonianze di famigliari - i figli Agata e Matteo e la vedova Caterina Raganelli Boetti - amici, storici dell’arte e gli artisti Salman Alì, Stefano Arienti, Stefano Bartezzaghi, Alessandra Bonomo, Giorgio Colombo, Flavio Favelli, Tommaso Pincio, Sissi e Angela Vettese, immagini di repertorio e opere coloratissime ed enigmatiche, il film ripercorre la breve e folgorante parabola artistica di Boetti. Nell'ordine: gli inizi contrassegnati dall’adesione al movimento dell’Arte Povera, il grande fermento creativo degli anni Settanta, in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, la postuma consacrazione tra i grandi. Il documentario riprende uno dei suoi procedimenti più iconici: la quadratura utilizzata nei suoi famosi arazzi. Grazie alla grafica animata, le 16 lettere del nome Alighiero e Boetti diventano 16 parole chiave – Afghanistan, bellezza, bic, gemelli, Giappone, mani, manifesto, mondo, numeri, Parigi, regole, ricami, ritmo, tempo, tutto, viaggio – che scandiscono i capitoli del film. A più di 25 anni dalla morte, "Alighiero e Boetti. Sciamano e showman" prova a rendere la vitalità del pensiero, l’intelligenza velocissima e la grandezza dell’opera di un maestro che ha saputo rendere il quotidiano oggetto dell’arte e veicolo di bellezza. La Museovisione è un’altra importante iniziativa di Sky Arte che si aggiunge alle già numerose messe in campo nelle ultime settimane per supportare il mondo dell’arte e della cultura in generale. Tutti ricordano ancora "PERFILOEPERSEGNO", la personale dedicata a Boetti allestita nelle sale di Palazzo Mazzetti di Asti dal 17 marzo al 15 luglio 2018.

 
Alighiero Boetti, Aerei Rossi 1983. Biro rossa su carta
La mostra, nata da un’idea di Maria Federica Chiola e curata dalla storica dell’arte Laura Cherubini in collaborazione con Maria Federica Chiola, si inseriva in un percorso intrapreso nel 2015 con il progetto "Asti Contemporanea, collezioni private" e coglieva l’obbiettivo di approfondire la cultura del contemporaneo nella città di Asti attraverso il dialogo con i collezionisti privati, le fondazioni e i musei. Il tutto - 65 opere tra arazzi, mappe, arazzetti, ricami e cartoncini a biro - attraverso la lente del profondo legame che unisce Boetti e la sua produzione all’importante tradizione storico-artistica del territorio che gli ha dato i natali. Il tema della mostra traeva origine da una profonda riflessione di Alighiero Boetti ripresa da Jean C. Amman nel saggio "Dare tempo al tempo".